Alta Valtellina Bike Marathon, sabato l'allerta meteo ha scompaginato i piani di tutti

La gara è stata annullata in seguito ad una decisione presa di comune accordo tra organizzatori e amministrazione comunale, dopo l'allerta meteo e in seguito ai sopralluoghi sul tracciato.

Venerdì pomeriggio, come tantissimi biker, anche noi abbiamo lasciato la nostra caldissima città e ci siamo diretti verso Valdidentro (SO) per seguire l'Alta Valtellina Bike Marathon. La sera, mentre eravamo in albergo davanti al nostro portatile, c'è arrivato un messaggio via Whatsapp. Una persona ben informata ci aveva anticipato che la gara era stata annullata e dopo pochi istanti era stata la stessa organizzazione ad avvertirci, confermando l'indiscrezione.

 

 

E' stato uno shock per tutti anche se obiettivamente bisogna dirlo, in televisione era da diversi giorni che veniva annunciato un repentino cambio delle condizioni meteo per le giornate di sabato e domenica. Inoltre quest'anno il meteo ne ha combinate di cotte e di crude, basta vedere quanti eventi sono stati annullati in maggio. 

 

Diversamente dalla maggior parte delle gare organizzate in Italia, l'Alta Valtellina Bike Marathon, grazie al buon lavoro fatto fin dalla prima edizione, nel giro di poco tempo è riuscita a diventare uno degli eventi più seguiti in Italia. 

 

 

E parliamo di evento, visto che alla gara di Rasin di Valdidentro arrivano biker da tutta la penisola. Gente che ha preso il traghetto dalla Sardegna e altri che sono saliti da Sicilia, Calabria e Campania, solo per citare alcune regioni. Una lunga trasferta organizzata insieme agli amici, per passare alcuni giorni in una rinomata località di montagna, con la giornata di sabato sognata tutto l'anno. Non vedevano l'ora di gareggiare pedalando negli incantevoli scenari proposti dal percorso dell'Alta Valtellina Bike Marathon.

 

La decisione presa dagli organizzatori, come è normale in questi casi, ha scatenato su Facebook tantissime reazioni da parte dei partecipanti. 

 

 

Dal nostro punto di vista, considerati l'allerta meteo e la morfologia del territorio sul quale passa la corsa, gli organizzatori hanno preso la decisione corretta. Loro dovevano pensare all'incolumità di più di 2.500 corridori, pensando alla sicurezza di tutti i concorrenti, dal primo fino all'ultimo arrivato ma anche a quella di tutti i volontari che dovevano presidiare il tracciato. 

 

Il rischio (forti temporali) era annunciato dalle 12 in poi, più o meno l'orario previsto per l'arrivo del primo èlite del marathon ma chi ben conosce il mondo delle granfondo e delle marathon, sa  che queste situazioni bisogna concentrarsi sulla massa dei concorrenti. Sapete che l'anno scorso gli ultimi classificati del marathon sono rimasti in sella per più di 10 ore? Vuol dire che alle 17:30 c'era ancora gente che stava arrivando al traguardo.

 

 

Quando si pedala in una granfondo di alta montagna come la Alta Valtellina Bike Marathon, restando in quota per quasi tutta la gara a circa 2.000 metri di altitudine, già in una giornata normale c'è sempre il rischio di imbattersi in temporali improvvisi, se poi le previsioni sono talmente negative da allertare la Protezione Civile, i rischi aumentano in maniera esponenziale. 

 

RISCHIO IPOTERMIA, FULMINI, ASSENZA SOCCORSI

A quella quota in caso di pioggia c'è il rischio di ipotermia, ma anche quello dei fulmini. Proprio sabato in Alto Adige in una gara di corsa in montagna un fulmine ha colpito mortalmente un'atleta norvegese mentre in Val di Susa, uno skyrunner spagnolo, miracolato, per lo stesso motivo ne è uscito incolume. Un terzo elemento da considerare è la Protezione Civile, presente in forze appositamente per la gara. In caso di allerta meteo, quest'ultima può essere chiamata in qualsiasi momento per intervenire in casi di criticità, lasciando scoperta la gara. Questo, dal punto di vista degli organizzatori, vuol dire non poter garantire l'incolumità dei concorrenti.

 

 

Purtroppo per gli organizzatori (ma loro non potevano saperlo), il sabato le condizioni meteo che si sono registrate non sono state quelle previste il giorno prima (azzeccare le previsioni in una zona di montagna con tante vallate, non è facile), questo ha ulteriormente accesso i commenti dei tantissimi biker che erano a Valdidentro. In particolare quelli che hanno speso parecchi soldi per una trasferta impegnativa come quella in Valtellina. In alcuni di loro, l'animo si è scaldato e non tutti hanno accettato serenamente la decisione. 

 

Una cosa è certa, quello che è successo sabato ha lasciato delusi tutti, sia gli organizzatori che lavorano un anno per allestire al meglio il loro evento e che vorrebbero coccolare i corridori, che questi ultimi i quali si sono sentiti presi in giro dalle bizze del meteo.

 

E SE...

Concludiamo questa analisi con un interrogativo e una risposta. Cosa sarebbe successo se il Comitato organizzatore avesse preso la decisione di far partire regolarmente la corsa, e nel primo pomeriggio il maltempo si fosse abbattuto sui partecipanti, come previsto dalla Protezione Civile? Sarebbe stato detto che gli organizzatori erano stati degli irresponsabili.

 

 

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