Cape Epic: Colpo di scena, i Cannondale tolgono la maglia agli Scott SRAM. Podio per Porro e Ferraro.

Scendendo dal Die Nek, quando avevano pedato già per una cinquantina di chilometri, ma ne mancavano ancora 57 al traguardo, si sono dovuti fermare perchè Forster ha bucato al posteriore e la riparazione è stata problematica. A quel punto i Cannondale hanno aperto il gas.

Elgin (Sudafrica): La Cape Epic è la gara più bella del mondo da seguire, i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo, non si è mai sicuri di niente. Tutto può succedere e le certezze di un giorno possono svanire la mattina dopo. E' successo oggi ai leader Nino Schurter e Lars Forster, dominatori assoluti nelle prime tre giornate.

 

La carovana della Cape Epic ieri sera è rimasta all'interno della Oak (quercia) Valley Estate, questa mattina c'era in programma un altro tappone di 107 km e con 2.800 metri di dislivello positivo, una tappa tosta visto che la corsa saliva sul temuto Groenlandberg.

 

 

Gli Scott SRAM sono partiti con la consapevolezza di aver accumulato un vantaggio importante, 4 minuti sui Cannondale e 8 sul team Trek Selle San Marco mentre dopo il disastro di ieri il team Specialized ha già finito la corsa. Sam Gaze che soffriva per la caduta di lunedì, dopo pochi chilometri si è dovuto ritirare. Un brutto colpo per il suo compagno Jaroslav Kulhavy che sperava di vincere la corsa per la quarta volta nella sua carriera.

 

Ma torniamo alla gara, dopo 30 km, in cima al Groenlandberg sono passate quattro squadre. Scott SRAM, Cannondale, Bulls Heroes (Huber, Stiebjahn) e gli spagnoli del Tbelles - ProtourBCN (Losada e Martin). A una trentina di secondi li inseguivano Samuele Porro e Damiano Ferraro (Trek Selle San Marco).

 

 

Dopo essere scesi i concorrenti hanno ricominciato a salire sul Die Nek dove c'era il tratto tecnico (Land Rover Technical Terrain), nella successiva discesa c'è stato il colpo di scena. I commentatori della corsa hanno usano il termine "drama" che però ha un significato diverso dal nostro. Cosa è successo?

 

 

Lars Forster ha bucato sul posteriore e le due maglie gialle si sono fermate. N1NO con calma lo ha aiutato ma hanno perso parecchio tempo. Quando sono ripartiti però la gomma posteriore era ancora a terra, pochi istanti dopo per fortuna è passata la loro squadra B e Andri Frischneckt ha subito passato la sua ruota a Forster. A quel punto lui e N1NO sono rientrati in gara ma hanno perso diversi minuti.

 

 

I Cannondale Avancini e Fumic appena hanno capito cosa era successo hanno aperto il gas, era una occasione unica da non perdere, doveva cercare di accumulare il più alto vantaggio possibile. In ballo c'erano l'orgoglio e la maglia gialla. Nel frattempo è circolata la voce che avessero un vantaggio di ben 9 minuti.

 

 

In una giornata con nuvole basse, dietro ai due fuggitivi c'erano a 1 minuto e mezzo i Bulls Heroes e i Trek Selle San Marco, due squadre che nella generale erano molto vicine. Terzi gli italiani con un vantaggio di solo un minuto e 8 secondi sulla coppia svizzero - tedesca.

 

Per questo motivo Huber e Stiebjahn erano molto motivati infatti sono riusciti a portarsi da soli in seconda posizione mentre Porro e Ferraro hanno proseguito con il loro passo, per non andare fuori giri. Da dietro arrivava la voce che le maglie gialle come due furie stavano iniziando a recuperare minuti. 

 

 

Davanti Henrique Avancini e Manuel Fumic hanno proseguito da soli, abbandonate le montagne sono rientrati nella vallata e si sono presentati da trionfatori all'interno della Oak Valley Estate. Hanno completato i 107 km in 4:30:00, secondi a 2' 24'' i Bulls Heroes e per la prima volta Porro e Ferraro sono saliti sul podio, tagliando il traguardo dopo 3' 43''. "Siamo contentissimi perchè salire sul podio alla Cape Epic è sempre una gran bella soddisfazione. Anche oggi devo ringraziare Damiano che mi ha aiutato, giornataccia per me e per di più sono anche caduto." 

 

 

Peccato per la generale, per 11 secondi hanno perso il terzo posto, per questo i Bulls Heroes hanno spinto fino all'ultimo metro. "Tappa lunga, difficile e insidiosa. Io stavo molto bene, abbiamo fatto una gara regolare, poi c'è stata quella piccola caduta di Samuele. - dice Ferraro - Abbiamo perso si la generale per pochi secondi ma sappiamo che da domani a domenica la strada è ancora lunga e piena di insidie."

 

Nino e Forster sono arrivati in quarta posizione con un gap di 6' e 45'' perdendo la maglia, alle loro spalle i due Centurion. Ora gli Scott SRAM sono secondi a 2' 41'' dai Cannondale.

 

 

Finalmente i Wilier 7C Force Tony Longo e Gregory Brenes hanno centrato la top ten, noni a 9' 28'' dai vincitori. "Oggi siamo stati nel gruppo di testa con altre 3/4 coppie le prime 2 ore, poi ci siamo staccati cercando di andare sempre regolari sapendo che la tappa era dura e lunga. Fino a 15km dall'arrivo eravamo ancora nel gruppo che si giocava il quarto posto, poi il mio compagno é andato in crisi e abbiamo pagato un po'. Comunque abbiamo fatto una bella tappa e siamo risaliti nella generale."

 

Undicesimo posto per il suo compagno di squadra Johnny Cattaneo che insieme al colombiano Luis Mejia è arrivato a Elgin insieme ai Trek Selle San Marco 2, Michele Casagrande e Samuele Porro.

 

Infine tra i Master abbiamo registrato il quarto successo consecutivo della coppia spagnola formata dal "pistolero" Josè Antonio Hermida e dall'ex pro Purito Rodriguez. Debertolis e Dax Jaikel (Wilier 7C Force) mantengono la quarta posizione nella generale nonostante il quinto posto odierno. Oggi sono stati rallentati da una doppia foratura.

 

 

Dopo due giornate tiratissime domani i concorrenti potranno tirare un attimo di respiro, questa notte dormiranno per la seconda notte consecutiva a Elgin e pedaleranno solo per 43km (1.000 D+) in una cronometro.

 

Photo ©Dwayne Senior | Greg Beadle | Justin Coomber | Shaun Roy | Xavier Briel | Nick Muzik | Sam Clark | ©Jeffay Liffe | Absa Cape Epic | ©Josue Fernandez | ©Michele Mondini

 

 

 

 

 

 

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