CX: Roberto Slanzi fulmina tutti a Comazzo (LO)

Comazzo (LO) - Non avrebbe mai pensato Francesco Croce, l’architetto della famosa  Fontana Pertusati, che attorno alla sua creatura si potessero organizzare delle belle gare di ciclocross. Quando cinquecento anni fa fu costruita, pensò sicuramente ai romantici innamorati che venivano qui a Comazzo ad amoreggiare al suono delle sette note che l’acqua produceva a cascata nelle sette sottostanti vasche. Ora, tutt’attorno alle rovine della fontana si "amoreggia" con le biciclette del criterium Palzola, sempre più vanitose e in carbonio, colorate, lucidate, truccate da star, che si esibiscono in un melodico concerto.

 

Oltre cento musicisti formano l’orchestra dell’ottava prova, ragazzi unici, che corrono col cuore e fanno gruppo, esattamente come vogliano i responsabili del criterium sponsorizzato dal sciur Poletti. Il primo pezzo lo suona il gentleman Roberto Slanzi che si  esibisce in un virtuosismo da Scala, una di quelle esibizioni che fa scattare in piedi gli spettatori che alla fine si spellano le mani. Il battuto è un corridore illustre, l’ex pro Angelo Tosi, incappato in una giornata nera che neanche lui sa spiegare e ora la domanda è: ”ma Slanzi si ispira a Paganini che non ripeteva mai, oppure a Bheethoven  e  allora ci aspettiamo delle repilche?”.

 

Nei Super “A” , Pirozzini e Sommaruga, due eterni ragazzi della via Gluch, quelli degli anni cinquanta  e del cielo in una stanza ma che ormai hanno un tot di anni sulle spalle. Si, proprio loro, sono rimasti iperattivi  e pieni di vita  come ai tempi di Celentano e Rita Pavone. A vederli ancora oggi, correre "cheek  to cheek"  sulla stessa mattonella finchè non finisce il disco in vinile, o se preferite, finchè non si arriva sul traguardo che stavolta premia Flavietto Sommaruga, il più  forte, o forse no, forse il più furbo. Bene anche Allegranza, Buttò e Ghidoni arrivati nell’ordine. Lo conosciamo bene il super “B” Claudio Guarnieri. E’ uno di quelli che prima ti regala l’illusione di potercela fare, poi, quando meno te lo aspetti, ti spara in faccia un allungo che ti lascia tramortito e allora ti consoli col podio, come hanno fatto Vincenzo Vezzoli e Rino Tavani che attendono la “stecca” di Guarnieri che non arriva mai. A proposito di forti, per gli appassionati che seguono da tempo il ciclocross, il suo non è un viso ignoto.

                    

Francesco Corradini, tesserino da senior timbrato dalla corazzata Pengo, è un icona del ciclismo amatoriale e per carattere è un mastino: docile giù dalla bici, aggressivo e grintoso quando ha il numero spillato sulla schiena. Oggi era loquace come un agnellino, sia prima che dopo la gara e non perché ci avviciniamo al Natale, ma perché ha vinto abbastanza nettamente su Marco Colombo, Claudio Pivotto e Graziano Bonalda e soprattutto perché sa di poter difendere degnamente la sua maglia tricolore a casa Riconda. La gara dei cadetti  è stata dominata da un atleta forte, Andrea Bonollo, che ha in mano tutte le carte della scala reale ed è anche capace di cambiare tattica di gara in corsa, un atteggiamento in corso d’opera che ha scompigliato i piani di un attaccante di razza come Angelo Pederzoli; ma chi ci sta entusiasmando è il nuovo Francesco Barbazza, uno junior arrivato da poco nel ciclismo amatoriale ma già in corsa per le vittorie e per la generale.

 

Strappa applausi a scena aperta anche il veterano  Angelo Borini che schianta la concorrenza e ad un certo punto, non più contrastato da Edoardo Romanò e Luca Luraghi , si concede una passeggiata della salute. Il derby dei debuttanti è stato vinto da Edoardo Rimoldi sul fratello più giovane Richi mentre fra i primavera è ancora Biagio Borella a primeggiare sul compagno di squadra Luca Bergamelli. Il più “fisicato” Thomas Beltrami (primavera 2) ha la meglio sul capitano Jacopo Barbotti. La donna “A”Samantha Profumo voleva vincerla e alla fine l’ha vinta questa gara, con quel pizzico di spregiudicatezza che serve per le mission impossible. Davanti aveva la campionessa Cristina Cortinovis (anche se, bisogna dirlo, non è al massimo della condizione) e Patty Caimi; ma oggi Samantha era davvero super. Quarta Silvia Bertocco, felice di aver trovato nel nostro gruppo il suo habitat naturale e una famiglia davvero aperta.

 

Chiude la saga delle vittorie, Barbara Fanchini, il miglior prodotto amatoriale degli ultimi anni, campionessa italiana in carica che si libera davvero facilmente di Sabrina Bellatti, Clara Perletti e Roberta Nicolini. Bellissima la premiazione che sancisce un altro clamoroso successo del criterium Palzola che ci ha garantito ancora un gorgonzola - party, mentre Angelo Bonalumi ha avuto parole di elogio per chi come Pederzolli, Corradini, Borella, sono arrivati a Comazzo cuccandosi centinaia di chilometri,  per Fabrizio Scaramuzzi per quanto fa in un comitato così importante come quello di Milano e per Bruno Agostino, titolare dell’Autiliscate.

 

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