Ciclocross, i fratelli Pivotto in vetrina a Garbagnate

Una volta lasciato alle spalle il baccano assordante del traffico di Garbagnate Milanese (MI), all'altezza del Mc Donald giriamo alle sue spalle e ci troviamo in un parco delle meraviglie detto "dei bambini" dove alcuni anni fa fu organizzato un campionato italiano di ciclocross fantastico che fece storia. Nella stessa location e con il percorso leggermente "addolcito" per via delle abbondanti piogge degli ultimi giorni, s'è dato vita all'ennesima gara del Master Palzola che tutti gli uomini del Presidente Achille Bernareggi, famosi per la loro simpatia e laboriosità, hanno allestito curando anche i più piccoli particolari.

Cambiano i percorsi e le località ma il copione è sempre lo stesso, con i big che si riconfermano e certificano che nel cross esiste una gerarchia che raramente viene sconvolta. Oggi però, fra i super gentleman "A", la supremazia di Lucio Pirozzini è stata violata dal furbo e preparato Flavio Sommaruga che ha vissuto per tutta la gara sulla sua ruota per poi saltarlo nelle ultime curve e guadagnare quel sospiro di vantaggio che gli consente di realizzare il sogno. Fra i gentleman, il leader maximo Angelo Tosi si riconferma forte, spietato, implacabile e perfetto. Hanno fatto quello che hanno potuto i vari Roberto Stagnoli, Silvano Migliorini e Marco Ciccardi, ma per battere un Tosi così ci vorrebbe il miglior Massimo Valsesia, oggi presente in veste di fotografo perché convalescente.

 

Chi sta benissimo e continua a banchettare nella mensa dei super "B" è lo squalo di Mornago, vorace e micidiale non si fa scrupoli ad azzannare Rino Tavani, Mario Cerri e Antonio Garbo. Un delirio per la beniamina di casa Barbara Fanchini che ha corso da par suo la gara delle donne "B", osannata e applaudita in ogni angolo dello spettacolare percorso, ed ha dominato su Daniela Diprima e Sabrina Bellatti. Ribalta anche per la ciclo girls "A" Cristina Cortinovis al termine di un match nel quale la forte comasca mette a frutto la sua energia producendo un fatturato di qualità e resistendo alle pedalate felpate di Patty Caimi e Samantha Profumo, più adrenaliniche che mai. Se il derby fra i debuttanti è andato a Edoardo Rimoldi, che batte il fratello minore Riccardo, la battaglia dei Primavera ha registrato la supremazia del longilineo Federico Stani che semina fin da subito sia Luca Bergamelli che Biagio Borella, ma Jacopo Barbotti (prim.1) oggi è stato superlativo e ha guidato la sua bici divinamente fra pozzanghere e paletti .

Un'altra vittoria esaltante per il veterano Gianluca Longoni che basta e avanza per incorniciare un inizio di stagione a dir poco trionfale. Troppa grazia? Si, perché Alex Monetta, Luca Luraghi ed Edoardo Romanò si sono arresi solo nel finale ma, con un pizzico di convinzione in più avrebbero potuto contrastarlo più efficacemente e magari fargli lo sgambetto; cosa che per il momento non possono fare i cadetti Mattia Lunardi e Manuel Ballini che devono necessariamente lottare con un immenso Andrea Bonollo, una sorta di macchina da guerra buona per ogni battaglia. Stesso identico discorso per gli junior dove il campione italiano Gianluca Pivotto impone un ritmo troppo elevato anche per due big del calibro di Luca Testa e Mamo Pagani. Che bella la gara dei senior, quella che ha visto battagliare ad armi pari tre vincenti nel dna come Claudio Pivotto, Marchino Colombo e il samurai Emiliano Paiato. Oggi ha vinto l'educatissimo Claudio Pivotto ma questi tre ragazzi, ne siamo convinti, ci regaleranno forti emozioni.

 

Nell'ampia palestra si celebrano le signorili premiazioni con medaglie d'oro ai vincitori e ristoro a base di Palzola per atleti e accompagnatori, e la Garbagnatese, soddisfatta per la dimostrazione di serietà e professionalità dei propri volontari, ringraziano anche chi, con le torte fatte in casa, ha consentito di ricavare quasi quattrocento euro che Nonno Arnaldo e Gregorio Sottocorna useranno nei prossimi giorni per rinnovare le adozioni a distanza, una tradizione che dura da molti anni. Di fronte ad una società così prestigiosa come la Garbagnatese, non possiamo che toglierci il cappello e archiviare la gara come un successo annunciato.

 

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