Lamosano di Chies d'Alpago (BL): Erano 80 i biker della categoria Open maschile (elite ed under23) nell'ultima prova della nostra meravigliosa (... e purtroppo eccessivamente piovosa) due giorni di Chies d'Alpago: si tratta comunque di un buon numero, nonostante che diversi corridori, italiani e stranieri, per lo più appartenenti alle cosiddette "seconde linee", visto il pesantissimo maltempo, pur se iscritti (...ed alcuni addirittura anche presenti da noi a Lamosano), hanno preferito non presentarsi sulla linea di partenza al momento dell'appello.
Ottanta biker è in ogni caso un buon numero, nella gara "più internazionale" della nostra MTB Alpago Trophy, visto che erano presenti atleti in rappresentanza di ben undici Paesi, Italia compresa. Ottanta biker tutti pronti a battersi al massimo delle possibilità, non solo contro i propri avversari ma contro una condizione climatica davvero al limite dell'accettabile.
Anche se poi si sono ritirati ben ventitré corridori, guardando a quello che è successo "davanti", possiamo confermare che è stata una gara davvero molto bella e molto entusiasmante, concentrata soprattutto nel duello tra i due big del fuoristrada azzurro, l'elite Marco Aurelio Fontana della Cannondale Factory Racing, campione italiano in carica del cross country (ma anche del ciclocross) e l'under23, ex iridato juniores 2010, campione europeo in carica e vincitore della Coppa del Mondo 2011, l'altoatesino Gerhard Kerschbaumer, della TX Active Bianchi.
Già dal via la tensione si è dimostrata abbastanza alta: durante il primo dei cinque giri Marco Aurelio Fontana si è accorto che doveva tenere a bada un terzetto composto da Daniele e Luca Braidot (ambedue del GS Forestale) ed appunto da Gerhard Keschbaumer.
Ed all'atleta della Cannondale Factory Racing non è rimasto che lavorare d'astuzia, lasciando dapprima sfogare "le voglie" dei tre contendenti, per poi, circa a metà della seconda tornata, prendere decisamente la testa della corsa. I due Braidot sono stati i primi a mollare, e quindi a Fontana non è rimasto che tener sempre a debita distanza il tenace Kerschbaumer (che specie nei tratti più difficili sembrava rimontare l'avversario). In questo modo, senza mollare mai il ritmo di corsa, si è presentato solitario al traguardo con un distacco appunto di 39" sul giovane ma bravissimo altoatesino.
Con la vittoria di oggi Fontana iscrive finalmente il suo nome nell'albo d'oro della gara di Chies d'Alpago e "fa il terno" nell'edizione 2012 degli Internazionali d'Italia, di cui oggi la nostra gara rappresentava il terzo e penultimo appuntamento. Anfatti l'eroe di giornata ha fatto sue anche le prime due gare del Circuito Federale, quelle disputate a Nalles e a Montichiari. Per Kerschbaumer, che ricordiamo fu primo lo scorso anno, il piacere della "piazza d'onore" nella classifica assoluta, ma anche il successo tra gli Under 23.
Per quanto riguarda gli altri corridori, terzo sul podio troviamo Franz Hofer della Scott Racing team, che con molta regolarità ha affrontato le asperità e di pericoli del circuito di gara, presentandosi dietro i due con uno svantaggio di 2' 31" 6/10. Viste inoltre le situazioni ambientali pesanti questa giornata, e con uno sguardo alla classifica finale degli OPEN, siamo del parere che vanno menzionati con un sincero plauso anche tutti gli altri corridori, in particolare Carlo Umberto Corti della CBE Merida , quarto a 2' 50" 6/10; lo spagnolo Ivan Alvarez Gutierrez della Elettroveneta Corratec, quinto a 3' 47" 2/10; Tony Longo, della TX Active Bianchi, sesto a 3' 55" 8/10; Andrea Tiberi della Torpado Surfing Shop, settimo a 4' 55" 7/10; Martino Fruet, della Carraro team Trentino, ottavo in classifica finale a 5' 13" ed 8/10 da Marco Aurelio Fontana.
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Anche le prime tre prove internazionali della MTB Alpago Trophy (junior maschile e femminile ed open femminile) iniziate subito dopo la premiazione delle gare di Coppa Italia Giovanile sono caratterizzate da un "ambiente impossibile", dovuto alla diluvio perenne che sembra caratterizzare questa edizione 2012 sin dalle prime pedalate. Gli atleti sono tutti delle autentiche maschere di fango, gli addetti all'organizzazione sobbarcati da un lavoro più che straordinario, e fa anche freddo! Nonostante tutto il percorso sembra tenere, e c'è da benedire la scelta di aver modificato la parte bassa del tracciato di Lamosano che fino allo scorso anno, quando faceva un tempo del genere, rendeva praticamente disumana ogni performance.
Ma entriamo nella cronaca delle gare, iniziando dalla prova degli juniores uomini. Si sono presentati in settanta sui nastri di partenza, agli ordini del presidente di giuria, il croato Robert Gelo (ndr: certo, non poteva esserci cognome più adatto in una situazione climatica tanto anomala...) e del giudice di arrivo Giuseppe Canazza (favolosa mente coadiuvato dagli altri giudici Vittorio Oldani, Giovannina Collanega e Michela Vidori). Tra i concorrenti anche biker francesi, ucraini e della Repubblica di San Marino. La distanza di gara è stata sui tre giri. Ha vinto l'altoatesino Beltain Schmid della A.B.C. Egna Neumarkt, che ha concluso la sua corsa nell'ottimo tempo di 1 h 1' 4" e 2/10.
Il giovane ha dimostrato di trovarsi a suo agio su un tracciato reso appunto difficile dal perenne temporale, e ne è testimonianza il vantaggio accumulato sul secondo arrivato, Gioele Bertolini della CBE Merida ASD: ben 2' 48" ed 8/10. Al terzo posto il bravo Denis Fumarola, a 3' 7" e 6/10 dal vincitore. Da menzionare ed applaudire tutti gli altri sessanta atleti che hanno concluso la corsa (ndr: in dieci infatti si sono ritirati), in particolare Stefano Valdrighi, della Hard Rock Merida , quarto con un ritardo di 3' 15" ed 8/10m, Massimo Rosa, quinto, della STACPLASTIC GT (a 3'39" 7/10), il francese Theo Portal, della VTT Levens, classificatosi sesto a 4' 23" 5/10 ed il settimo classificato, Jacopo Billi della Silmax Cannondale, giunto al traguardo dopo 4' 31" e 6/10. Beltain Schmid, a dimostrazione della sua superiorità, ha fatto anche segnare il miglior tempo sul giro con 17' 29" 1/10.
All'arrivo il ragazzo ha rilasciato la seguente dichiarazione: ""Al giro di lancio sono stato chiuso da alcuni biker e così mi sono ritrovato a iniziare il primo giro non prima della quindicesima posizione. Ma mi sentivo bene, anche perché col maltempo so esprimermi al meglio, e così sono riuscito a fare una gara in progressione e a conquistare il successo. La mia soddisfazione è davvero tanta, perché quella di Lamosano è una pista tecnica e selettiva".
Passando alla gara delle juniores, in questa corsa si sono presentate al via solamente diciotto ragazze, tutte italiane tranne l'ucraina Dina Hordiyuk (...giunta quattordicesima con un ritardo abissale di oltre ventinove minuti). La gara è stata dominata dalla valdostana Emilie Collomb, della Pila Bike Planet che ha compiuto i due giri del percorso nel tempo di 56' 51" e 6/10 (ndr: la Collomb ha fatto anche registrare il miglior giro con 24' 5" 5/10). Al secondo posto Sara De Leo della Cicli Lucchini.com, arrivata con il ritardo di 2' 16" 3/10. Terza Giulia Gaspardino della DytechH a 3' 4" e 6/10 dalla vincitrice. Brave da applaudire anche la quarta classificata Alessandra Bianchetta della CARRARO TEAM - TRENTINO giunta dopo 3' 8" ed 1/10 e Serena Tasca della FM Bike Factory team, quinta a 3' 48" 2/10.
Infine la prova open femminile, con quattro atlete straniere alla partenza su diciotto concorrenti, e con ben due di esse al primo e dal secondo posto. Ha vinto infatti l'ucraina Yana Belomoina, della BI&Esse Infotre Protek, che ha fatto fermare i cronometri dopo i tre giri del percorso col tempo di 1h 12' 50" e 4/10, mentre al secondo posto si è classificata l'americana Mary Mc Conneloug del TEAM KENDA/SEVEN/NOTUBES ad 1' 6" e 6/10 dalla vincitrice. C'è da evidenziare però che essendo l'ucraina una Under23, mentre l'americana una elite, la rider yankee è da considerare anche prima classificata della sua specifica categoria (ndr: questa precisazione ai fini della classifica generale degli Internazionali d'Italia). Terza arrivata assoluta finalmente una italiana, l'under Serena Calvetti della Torpado Surfing Shop giunta al traguardo con 4'32" ed 8/10 dalla biker ucraina, la quale tra l'altro, ed ovviamente stante quanto accaduto nelle gare precedenti, ha fatto proprio il miglior tempo dello Speedy Round con 21' 3" e 9/10.
Tornando alle classifiche degli Internazionali d'Italia, i risultati di oggi hanno rimodulato il ranking, ad una gara dalla finale in programma il 2 Giugno a Vermiglio in provincia di Trento: i leader delle quattro categorie sopra citate sono Daniela Veronesi (DE), Serena Calvetti (DU), Emilie Collomb (DJ) e Beltain Schmid (JU).
Ed a proposito di Serena Calvetti, all'arrivo ci ha rilasciato la seguente dichiarazione "A correre nel fango sono davvero impedita e quindi oggi per me non è stato facile. Ma devo dire che mi sono anche divertita, e senza divertimento sono convinta che non c'è motivo di fare questo sport. Che cosa mi auguro per l'ultimo appuntamento degli Internazionali a Vermiglio? Che ci sia il sole"!
Fonte: SC Chies Alpago
Fotografie Alessandro Billiani (quì troverete una bella ed amplia fotogallery www.trevisomtb.it)
Potete scaricare le classifiche complete che sono in formato PDF.