Garda (VR): Il campione finlandese Jukka Vastaranta, questa mattina aveva fatto la danza della pioggia, e la pioggia è scesa per tutta la durata della Granfondo Città di Garda - Paola Pezzo. Il corridore di Tampere, che corre da quest'anno per il team Trek Cingolani, aveva anche chiesto un favore alla Dea bendata, e oggi è stato accontentato. Ha messo la sua firma sulla terza tappa del Trek Zerowind Off Road Challenge nonchè seconda prova della Coppa Veneto Zerowind, tagliando il traguardo un'pò tra lo stupore dei presenti, vincendo così la sua prima gara in Italia. E' successo che Hofer e Ragnoli dopo aver raggiunto e sorpassato Vastaranta a pochi chilometri dal traguardo, si sono trovati a brevissima distanza dal loro compagno di squadra (Scott) Mensi che era al comando con Spadi (Focus).
A un bivio frecciato, i due battistrada si sono buttati ia capofitto dalla parte sbagliata, i due che li stavano riprendendo li hanno visti girare da quella parte e li hanno seguiti. Da dietro Vastaranta che ieri aveva provato il percorso, ha capito al volo che avevano sbagliato strada e allora si è messo a spingere a tutta, involandosi verso il successo e tagliando il traguardo dopo 1 ora 43' 03''. I quattro hanno capito quasi subito di aver sbagliato, ad un certo punto infatti sono finiti dove c'era una casa.
Adrenalina a 1000, occhiali sporchi di fango e pioggia, sicuramente errore fatale che è costato loro la possibilità di giocarsi la vittoria. Tredici secondi dopo il finlandese, tagliava il traguardo in seconda posizione l'altoatesino Franz Hofer (Scott), e dopo qualche istante completava il podio l'ex professionista della Focus Manuele Spadi. Seguivano i due bresciani della Scott Juri Ragnoli (25'') e Daniele Mensi (38'').
Il finlandese a fine corsa, con a fianco un entusiasta Joshua Riddle di Trek Italia: "Vittoria fortunata ma importante. In queste condizioni non era facile fare la differenza ed ovviamente gli specialisti delle gare più nervose, corte e bagnate hanno fatto una selezione incredibile. Ci sono stati continui ribaltamenti di fronte ma mai mi sarei aspettato un epilogo simile. Quando ho visto che avevano sbagliato percorso, ho dato gas...e mi sono lanciato verso il traguardo".
In campo femminile dopo una gara molto intensa, a spuntarla era la bergamasca Simona Mazzucotelli (Supermercati Massì). Partiva forte la Veronesi che si portava al comando inseguita dalla Gaddoni, con dietro la Mazzuccotelli, la Ghezzo e la Pezzo. La battistrada forava e veniva così sorpassata, a quel punto era la Gaddoni al comando, con però la Mazzucotelli seconda e la Pezzo terzo. Nel frattempo, prima del secondo rifornimento si faceva male ad una spalla la Ghezzo che si ritirava. La corsa si decideva in discesa dove la bergamasca Simona Mazzucotelli sorpassava la Gaddoni andando a vincere in 2:13:02, dopo una cinquantina di secondi arrivava la romagnola Elena Gaddoni (FRM Factory) ed a completare il podio era Daniela Veronesi (Torpado Surfing Shop). La vincitrice a fine corsa :"Sono felicissima anche perché non pensavo proprio di riuscire a fare la differenza. Il percorso mi è piaciuto tantissimo e correre in queste condizioni mi piace e mi diverte moltissimo"
La gara era stata un successo ancora prima di partire perchè le iscrizioni erano state chiuse con diversi giorni di anticipo, alla fine si sono registrati in segreteria 2.150 corridori. Per questione di sicurezza per gli stessi corridori e di gestione della gara, era stato deciso di chiudere le iscrizioni al superamento dei 2.000 iscritti, poi sapendo che c'è sempre un certo numero di corridori che non si presentano alle corse si è arrivati al numero di 2.150.
Le previsione meteo parlavano di pioggia su Garda e questa volta i metereologi hanno fatto bene il loro lavoro, la pioggia è scesa per tutta la gara. Una pioggia leggera ma persistente. Un vero e proprio peccato perchè il lungolago di Garda probabilmente è uno dei posti più belli dove organizzare una gara di mountain bike. Location bellissima, perfetta per chi accompagna i corridori alla gara e poi Area Expo molto bella e con tante aziende.
Le partenze come sempre erano programmate in blocchi con partenze distanziate nel tempo, pensate che il via era previsto per le 9:30 e mezz'ora prima le griglie erano ancora vuote, cosa insolita, perchè se è vero che i big si presentano all'ultimo secondo, la massa dei bikers di solito è già allineata. Però oggi pioveva e tutti cercavano di stare al coperto, evitando di prendere freddo. Per questo motivo hanno aspettato fino all'ultimo, prima di entrare in griglia, usando mantelline e i più fortunati avevano qualcuno che li proteggeva dalla pioggia con l'ombrello.
La gara è partita subito fortissimo, sulla salita asfaltata sono rimasti davanti tutti i migliori, comprese alcune sorprese come ad esempio il pro della Androni Riccardo Chiarini (che finirà 12°), poi ad uncerto punto i biker hanno girato a destra e sono entrati nello sterrato. Dopo otto/nove chilometri nella discesa che portava verso la località "Pineta morta", la corsa era condotta da un terzetto, davanti il bresciano della Scott Daniele Mensi, inseguito a brevissima distanza dal finlandese Jukka Vastaranta (Trek Cingolani) e dal toscano della Focus Manuele Spadi. Dietro c'era un terzetto fomato da Franz Hofer (Scott), da Alexey Medvedev (Elettroveneta Corratec) e dall'altro Scott, il bresciano Juri Ragnoli. Seguivano Oscar Lazzaroni (WR Compositi) e il danese Soren Nissen (Elettroveneta Corratec).
Dopo essere saliti fino alla Valle di Mulini i corridori si sono lanciati in discesa verso la parte alta di Garda, da dove poi andavano a prendere l'ultima salita quella della Rocca, prima dell'arrivo sul lungolago. Proprio nella parte finale della Valle sbucava per primo Vastaranta con a ruota Mensi e Spadi. Mancavano pochi chilometri al traguardo e il bello doveva ancora arrivare.
Da dietro Hofer e Ragnoli, prima staccavano Medvedev poi riprendevano anche Vastaranta. A quel punto vedevano avvicinarsi i due battistrada, uno dei quali era il loro compagno Mensi, l'altro era Spadi. Come detto all'inizio, ad un bivio, questi due hanno sbagliato strada, i due che inseguivano li hanno seguiti sbagliando clamorosamente. Vastaranta che ha visto la scena e sapeva che bisognava girare dall'altra parte, ne ha approfittato andando a vincere la corsa. Dei quattro il primo a ritornare sul percorso è stato Hofer che poi come detto ha chiuso in seconda posizione. Terzo Spadi.
Via via hanno poi arrivare tutti gli altri, prima i big, poi i più forti amatori e quindi tutti gli altri, tutti con il viso sporco di fango e infreddoliti, ma contenti di aver portato a termine la loro gara.
Come detto all'inizio ovviamente oggi c'era anche Paola Pezzo che partecipando alla sua gara ha voluto persino rendere omaggio ad un personaggio indimenticabile dello sport italiano, in Italia e nel mondo: Marco Simoncelli. "Questa mattina ho finalmente realizzato un piccolo desiderio che avevo nel cuore da tempo - commenta Paola - ho voluto partecipare con un pettorale speciale dedicato ad un campione che ormai da sei mesi ci ha lasciati prematuramente. Per far questo ho aspettato la mia gara, proprio per dare maggior significato a questo mio piccolo pensiero."
Il prossimo appuntamento per il Trek Zerowind è fissato ancora in provincia di Verona, a Monteforte d' Alpone dove il 20 maggio si correrà la Divinus Bike Clivus mentre la Coppa Veneto Zerowind torna già domenica a Miane (TV) con la Prosecchissima.