Il master sport&sport ha fatto tappa a Fontaneto d'Agogna

Fontaneto d’Agogna  (NO) - Non trema Simona Bona al cospetto delle difficoltà e con la tranquillità dei forti e la tenuta mentale dei grandi, s’affida alla tenacia della sua famiglia e del suo compagno Marco e non trovando collaborazione alcuna , se non nelle forze vive dell’Udace, predispone una location da favola a casa sua! Rimangono tutti entusiasti dall’accoglienza e la simpatia dei Bona Family che non fanno mancare nulla, ma proprio nulla ai centoventi amatori che hanno risposto presente alla loro chiamata.

 

In un’atmosfera di sincera amicizia parte la gara agli ordini di Mario Belloni e subito i Senior Marco Colombo e Luca Finotti danno spettacolo ma dopo un giro di studio è il più rodato Marco Colombo che rompe gli indugi e quella che sembrava una vittoria interlocutoria si trasforma in una vittoria di spessore. Vuoi perché ha battuto un grande come L. Finotti, vuoi perché ha messo in quelle possenti pedalate tutta la rabbia agonistica di cui dispone e che scarica sui pedali della sua monoscocca in carbonio. Anche la categoria veterani  ha visto all’opera un grande e non solo fisicamente, Domenico Agostinone , capace di distanziare inesorabilmente un abbacchiato Carmelo Cerruto al quale  hanno rubato tre biciclette alcuni giorni fa e un ritrovato e generosissimo Loris Saporiti, magro più che mai e alla fine del suo calvario ad una caviglia durato quasi un anno.

 

Il volto sereno  e disteso del Gentleman Roberto Gallone  è l’immagine della soddisfazione dopo i successo conseguito ai danni di  Luciano Pomella, Stefano Cavallin e Silvano Iseppato, forse perché è stato capace ancora una volta di mostrare il suo talento forgiato da lunghi, interminabili allenamenti anche di cinque/sei ore  he lo portano ora a vincere in ogni luogo e su ogni tipo di percorso; più o meno quello che succede al Super “A” Lucio Pirozzini, che con una grande costanza negli allenamenti cementifica le sue gare da urlo, dominando dal primo all’ultimo metro dimostrando che Lucio è Lucio. Lo sanno bene Giuliano Garlaschè (ottima la sua gara), Giuseppe Basso e Aldo Allegranza arrivati nell’ordine. Il Super “B” Ambrogio Temporiti? Lo riconosci dal copricapo arancione fatto all’uncinetto  dalla perpetua di Mesero e che non lo leva neanche quando va a dormire, in compenso in gara è sveglio come un galletto amburghese  e che possono fare Gregorio Sottocorna e Paolo Pisoni se non domandarsi  quante volte ha cantato il gallo? Cinque volte, certificano i microchip di Renato Poletti, uno per ogni minuto di ritardo ma non per questo lo rinnegano.

 

Anche la vittoria del Cadetto Alex Fumagalli va archiviata come gara da incorniciare e le immagini che ci rimangono impresse nelle card digitali e nelle nostre memorie ci confermano che ogni volta che questo granatiere scattava faceva male, peccato che una foratura ha tolto di mezzo Luca Camarella, sarebbe stato bello vederli lottare ma anche Vasile Morari e Alex Tacchini si sono impegnati. Che gara quella dei Junior, ha lottato per un’ora e mezza il trio delle meraviglie, con scatti, allunghi, trenate e rientri e alla fine è Diego Salmoiraghi a vincere per un amen su Antonino Lumia e Andrea Perini che avranno modo di rifarsi e lo faranno presto. E’ il campione Italiano di ciclocross Alberto Barengo a vincere nella categoria Primavera, ma Simone Rainoldi sta crescendo ed è pronto per la vittoria, lo sa bene il suo capitano Alex Viaretti, oggi terzo mentre i fratelli maggiori Debuttanti salutano la vittoria di Alessandro Venegoni, alla sua prima in assoluto e batte uno sfortunatissimo Giacomo Cavalieri che termina la gara a piedi per noie meccaniche.

 

Sempre brava la Primavera Gloria Manzoni.  Silvia Barbero, un’icona dell’Udace, cinquanta chili di eleganza, unisce la leggerezza della libellula alla forza della pantera, parte col chiodo fisso in testa della vittoria da dedicare al suo papà deceduto da poco. Missione compiuta ai danni di Marika Paoletti, Janine Jackson, Stefania Trezzi ed Elisa Chinaglia mentre nelle donne “B” è sempre Monica Grendene a menar la danza ai danni della matriarca del nostro movimento. Se sei una squadra di valore, il tuo compito è quello di dimostrarlo sempre. L’HR team Bortolami lo è e conquista il trofeo della prima della classe ai danni dell’Albertoni Far e la  giovane Iride Ciclyng Team. Termina con un mega ristoro e premi per tutti,  la gara di Fontaneto d’Agogna e finalmente Simona Bona e la sua splendida famiglia possono liberare il tornado di passioni che custodiscono in cuore, anche se la moderazione è il loro verbo. 

 

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