E’ una splendida ricorrenza che dura da una vita, quella di trovarsi ad Auzate (NO) dal patron Giulio Moretti che si cala nei panni dell’organizzatore e chiama a raccolta i seguaci del ciclocross targato Garbo / GM Ceramiche per la festa finale, e poco importa se ci sono trenta centimetri di neve, perché quando c’è la passione ti armi di pazienza, badile e dieci quintali di sale e si corre “istess” (traduzione: “lo stesso”), perché una gara di cross non si annulla mai. Partono i giovani e dopo duecento metri ad Andrea Bonollo si rompe la catena, perde secondi preziosi e posizioni ma non si scompone, e con la calma dei forti insegue le lepri, Mamo Pagani e Luca Camarella, le raggiunge per poi staccarle inesorabilmente e trionfa ancora una volta. Il senior campione italiano su strada Gabriele Guidali, dopo aver recitato il santo rosario dal suo dentista, incastona la quarta perla nel suo già prezioso cadeaux battendo Edo Romanò e Massimo Rovari, e può volare tre metri sopra il cielo in virtù del fatto che sa plasmare il suo destino che è quello di primeggiare.
Gara vietata ai cardiopatici quella dei veterani. Parte fortissimo Angelo Borini sospinto dal tifo infernale dei suoi splendidi bambini, stordisce tutta la categoria ma non la furia rossa Alex Monetta, che centellina ogni stilla di energia e si lancia ad un lungo ed estenuante inseguimento, ed al suono della campana solo sette secondi lo separano dall’aggancio; aggancio che avviene a cento metri dal traguardo, e prima dell’ultima curva avviene il sorpasso pulito e chirurgico per guadagnare solo due / tre metri e si sa, chi esce dall’ultima curva va in trionfo. Perfetto! Terzo Manule Rogora che anticipa l’ottimo blogger Marco Locatelli. In ogni gara del master, quando spilla il numero Massimo Valsesia, tesserino da gentleman e cadetto nel dna, tutti gli altri devono inevitabilmente lottare per le posizioni di rincalzo, ed anche Auzate non sfugge alla regola. Parte forte Licio Gelli che sulla neve ha la trazione integrale ma Massimo ha le gomme da neve e cento cavalli extra nel motore che gli consentono di fare un po quello che vuole. Dietro ai già citati Valsesia e Gelli si fanno largo Roberto Stagnoli e Silvano Migliorin.
La missione casalinga del Super “A” Lucio Pirozzini è stata portata a termine senza sbavature, con la sicurezza di chi sa di avere mezzi e nervi saldi che ti consentono di scrivere la storia e restarci per sempre, con buona pace degli inseguitori, che oggi sono stati l’ottimo Mario Cerri, il tricolore a staffetta Aldo Allegranza e Paolo Carozzi. La resurrezione di Antonio Garbo incanta tutti, e quando un giorno smetterà di correre (è un super “B”), non smetterà di stare a bordo campo a respirare l’ambiente amatoriale che sponsorizza; ma oggi, assente Vezzoli per malattia, è il famelico Angelo Gattoni a prendere in mano il comando e fa vedere i sorci verdi proprio ad Antonio Garbo, che si consola con la leadership nel Trofeo GM Ceramiche, ed Ambrogio Temporiti, che già pensa alla mountain bike.
Anche i piccoli primavera impongono il loro cocktail di atletismo e spericolatezza e si ritrovano in dieci a giocarsela, ma alla fine è l’ometto Alessandro Viaretti a brindare al successo con una gara perfetta e il numeroso pubblico, in un’atmosfera di festa generale, applaude anche a Simone Rainoldi ed alla tricolore Gloria Manzoni, ma anche ai piccolissimi Thomas Beltrami, Miazza Gabriele, Luca Ottoni e al più tenero di tutti, Jacopo Barbotti. La donna di cuori “B” Sabrina Bellatti non si ferma più: “era da molto tempo che non mi sentivo così bene, le gambe girano leggere, sono in piena forma e questo è un bel segnale”. Con il campionato europeo e la staffetta tricolore in bacheca, vincere ad Auzate ai danni di Magda Micheletti e Clara Perletti è stato un gioco da ragazze.
Patrizia Caimi sugli scudi nelle donne “A”. I giovani debuttanti scoprono il mondo Udace, carico di aspettative e si aggrappano agli idoli carismatici che infiammano i loro sogni e cercano di imitarli, esattamente come ha fatto Alessio Morrey Ferraro che batte l’astro nascente Edoardo Beltrami ed entrambi faranno parlare di sé. Termina fra torte e brindisi la festa di chiusura e dopo la vestizione dei campioni provinciali G. Cavalieri, P. Bravivi, M. Rovari, A. Borini, A. Montagner, A. Gattoni, M. Cerri, B. Borella e P. Caimi ad opera del primo cittadino Paolo Zucchetti e del Pres. Prov. Alberto Filippini si sentono solo applausi.
Termina anche questa edizione esaltante del Master Garbo / GM Ceramiche e possiamo archiviarla con l’etichetta “successo” perché ha saputo sdoganare quel senso di calore che è il marchio di fabbrica di tutta l’Udace e ora, dopo le corpose premiazioni ci si tufferà a bomba nel master di Mountain Bike Sport & Sports. Grazie a tutti coloro che avario titolo hanno contribuito a farci respirare ottimismo.