Gli Stati Uniti spadroneggiano nei Cyclocross Masters World Championships

Sui prati di casa, che nel 2013 ospiteranno i Mondiali, gli amatori statunitensi vincono 14 titoli iridati, lasciando agli europei le briciole. La nostra Lucia Pizzolotto, unica italiana in gara, conclude i mondiali master con un sesto posto.

Per quattro giornate l'Eva Banman Park di Louisville (Kentucky) è stato un susseguirsi di gare, quelle che hanno assegnato i titoli masters del ciclocross che hanno visto coinvolti oltre 500 amatori provenienti da 11 paesi.  Per la prima volta, nella storia del ciclocross, i titoli amatoriali sono stati asegnati fuori dall'Europa e questo lungo week-end si ripeterà per le categorie amatoriali anche nel 2013, ma l'evento del prossimo anno sarà una parentesi per quello che il pubblico americano vedrà due settimane dopo sullo stesso tracciato, le gare UCI Cyclocross World Championships 2013, che assegneranno i titoli iridati del ciclocross per le categorie Elite, Under 23 e Junior.
Lo scorso anno in Belgio, a Zilvermeer Mol, ai corridori statunitensi rimasero le briciole, un misero titolo conquistato nella fascia 50-59 da Marilyn Rusesckas davanti alla nostra Lucia Pizzolotto, dodici mesi dopo il fattore campo e la lunga trasferta che ha scoraggiato gli europei hanno determinato un dominio assoluto dei crossisti stelle e striscie.

La giornata di apertura in cui si sono disputate le batterie eliminatorie per le categorie più numerose, a causa del deterioramento meteo ha costretto gli atleti a gareggiare in condizioni epiche, pioggia, fango pesante, vento e nevischio hanno costretto gli organizzatori a ridurre le distanze delle batterie.  Sui gradini più alti dei podi delle sei manche che hanno interessato Men 40-44, 45-49 e 50-54 si sono visti i tre futuri vincitori delle medaglie d'oro, tre americani, ma queste pre-races hanno indicato chiaramente anche chi avrebbe conquistato sabato le medaglie d'argento, infatti le seconde posizioni delle tre categorie sono andate agli altri tre vincitori, tra cui un belga, Erik Teck, che già lo scorso anno a Zilvermeer Mol, era stato secondo nella 45-49.

Anche la prima vera gara per la maglia iridata che ha aperto la giornata di venerdì è stata complicata dal terreno ghiacciato, dal vento e dalle temperature glaciali, ma il brivido più grande agli spettatori americani l'ha dato il belga Sven Van Eyndt che ha dominato la gara Men 30-34 vincendo la maglia arcobaleno con tre secondi di vantaggio sullo statunitense Thomas Turner.  L'amara sorpresa è stata poi in parte mitigata da altre due vittorie degli amatori statunitensi nelle manche eliminatorie della categoria 55-59, ma ormai le attese erano tutte per il sabato, quando le donne avrebbero fatto la loro prima apparizione in questi Campionati del Mondo.

L'intenso freddo della notte di venerdì ha ulteriormente ghiacciato il tracciato e tutte le gare sono state incredibilmente simili, i primi cinque corridori che sono usciti indenni dalla prima curva hanno lottato per il podio, dietro di loro è stato il coas a causa anche dal forte vento.
La prima gara, quella Men 50-54, è stata vinta da Stephen Tilford, poi per gli Stati Uniti è arrivata un'altra medaglia d'oro grazie a Rebecca Gross, vincitrice della gara Women 30-34.

L'ultima giornata dei Campionati del Mondo Master di Ciclocross 2012 si è conclusa con sei americani sul gradino più alto del podio e due corridori britannici con al collo le altre due medaglie d'oro.  Ad accogliere gli atleti il cielo azzurro e temperature più calde, nonostante nella notte fosse caduto un sottile strato di neve, in queste condizioni, nella prima gara della giornata, l'ex olimpionica e Campionessa del Mondo Cronometro, Karen Brems (USA) si è affermata come la donna da battere e ha vinto il titolo Women 50-54 precedendo altre due connazionali in una classifica che ha visto ai primi cinque posti atlete degli Stati Uniti e sesta, a 2' 57" dalla vincitrice, la ligure Lucia Pizzolotto (S.C.D. Dopla Treviso), Campionessa Italiana Master Woman, che nelle due stagioni precedenti era stata vice campionessa della categoria.  Nella categoria Women 40-44 altro filotto americano con Katrina Dowdichuk, il risultato di questa gara è stato simile a quella del campionato nazionale corso la scorsa settimana, con la Dowdichuck ancora davanti a Kimberly Flynn. Altre quattro medaglie con Shannon Gibson (45-49), Kathy Sarvary (55-59), Karen Wells-Hamilton (60-64) e Julie Lockhart (65+) per gli Stati Uniti che hanno lasciato ad una straniera, la canadese Lybe Besset il titolo della categoria Women 35-39.

Anche le gare maschili sono state terreno di trionfo per gli atleti di casa: Scott Frederick ha vinto la categoria 35-39 con tre secondi di vantaggio su Christopher Case, Peter Webber della Boulder Cycle Sport ha conquistato allo sprint il titolo 40-44 battendo il suo compagno di squadra Brandon Dwight, Don Myrah con poche difficoltà ha avuto la meglio sul belga Erik Teck nella fascia 45-49, la leggenda Ned Overend, vincitore del primo mondiale di mountain bike nel 1990 a Durango,  ha dominato la gara 55-59 aggiungendo un'altra maglia iridata al suo palmares, John Ginley ha conquistato il suo primo oro nella fascia 60-64 e infine un'arzillo vecchieeto, Ronald Riley ha assicurato agli Stati Uniti la 14ª medaglia d'oro con la vittoria nella fascia 75+.
A bloccare la processione degli amatori americani verso il gradino più alto del podio sono stati due britannici, Victor Barnett che ha fatto irruzione nella categoria 65-69 e John Ginley che nella categoria 70-74 ha costretto insieme al connazionale Michael Ives, secondo, gli avversari americani alla resa.

© Pianeta Mtb di Alexis di Bertoni Aldo Tutti i diritti riservati. Questo articolo non può essere copiato o riprodotto con altri mezzi senza una licenza concessa dall'autore. La riproduzione pubblica di questo articolo, in tutto o in parte, con qualsiasi mezzo, senza l'espressa autorizzazione scritta dall'autore, è vietata.

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