Borsano (VA) - In una splendida giornata di sole, anche se le temperature ci ricordano che siamo alla metà del mese di dicembre, và in scena il 21° trofeo Ghidoni, pavimenti in legni, manifestazione di ciclocross che è una vera classica del fuori strada Varesino. Sono in molti, a rispondere all’appello del G.S.C. Borsano, e subito la gara s’infiamma con i giovani che partono ventre a terra sul tracciato pianeggiante che consente il formarsi di vari “trenini”.
Cadetti e junior partono assieme e subito dietro i senior, categoria che per gioia dello spettacolo non ha un leader, mentre ad un minuto di distanza prendono il via i veterani che hanno come idolo e dominatore stagionale nel furetto di Arluno, il tricolore Emilio Caroni, che però a Borsano non riesce nel difficile compito di agguantare la testa della corsa, perchè davanti due senior, il regionale Marco Colombo ed Edoardo Romanò, si danno battaglia vera, con il tricolore cadetti Gianluca Pivotto nel ruolo di spettatore protagonista.
Ed è proprio un'attacco del tricolore Gianluca Pivotto a creare un “buco” tra i due senior al comando, Gabriele Guidali e Claudio Pivotto, che, perso il trenino giusto non riescono più a rientrare. Davanti per contro non si accenna ad un attimo di pausa, e chi ci guadagna è lo spettacolo per il folto pubblico che ha modo di vedere una gara veramente combattuta.
Si arriva così alle fasi finali: il cadetto Gianluca Pivotto, che ha corso controllando i due avversari, sferra l’attacco decisivo, guadagna una ventina di metri sui due avversari che nel tentativo di tenere il suo ritmo di disuniscono, con Edoardo Romanò avanti una ventina di metri sul diretto avversario Marco Colombo. Ed è così che arrivano sotto lo striscione d’arrivo con Gianluca Pivotto vincitore assoluto, con alle spalle Edoardo Romanò, primo dei senior, e subito dietro Marco Colombo, forse il più generoso un corsa secondo classificato.
Basta attendere pochi secondi per vedere la sagoma inconfondibile del tricolore veterani Emilio Caroni esultare per la vittoria tra i veterani, davanti all’irriducibile Massimiliano Monetta e all’eterno piazzato Antonello Toniolo. Classifica unica per cadetti-junior, ma comunque con un riconoscimento per il primo junior che risulterà essere Massimo Pagani, che ha fatti quasi tutta la corsa da solo.
La seconda gara vede alla partenza i giovanissimi primavera, dominati dal vercellese Michele Gelli che ha raggiunto una maturità dopo anni di gavetta. Per lui l’ennesima vittoria davanti al Varesino Riccardo Rimoldi ed al verbanese Alessandro Viaretti, mentre tra i debuttanti Edoardo Beltrami prevale su Edoardo Rimoldi. Peccato che il totale dei partenti (solo sette) non sia proporzionato al numero delle categorie che si instaureranno dal prossimo 1° gennaio, che saranno sei; fatto non trascurabile che mette molte società nella condizione di non poter garantire premi per le quindici categorie che si andranno a formare, pur senza la speranza di aver un numero adeguato di partecipanti.
Categoria unica anche per le donne, e Barbara Fanchini si prende la rivincita su Simona Etossi, che ventiquattro ore prima l’aveva superata. Si inverte quindi la classifica del sabato, e sul terzo gradino del podio sale Sabrina Bellati, un’altra donna “B”, mentre bisogna scendere sino al quarto posto per trovare la prima “A”, la Novarese Silvia Barbero.
Gentlemen e super “A” nel segno di Massimo Valsesia e Lucio Pirozzini. I due piemontesi non lasciano spazio a nessuno, ed alle spalle di Valsesia si assiste al bel duello tra Roberto Stagnoli e il regionale Antonio Savio giunti nell’ordine, con Silvano Migliorin e Marco Ciccardi a inseguire. Tra i super “A” è Aldo Allegranza che sale sul secondo gradino del podio con Francesco Buttò sul terzo, mentre lo sponsor della manifestazione, Giuseppe Ghidoni, si accontenta della medaglia di legno. Un po’ di spettacolo tra i super “B” con sei protagonisti come non si vedeva da tempo. Il ruolo di capitani spetta però a Claudio Guarnieri e a Vincenzo Vezzoli, il più generoso, che per tutta la gara cerca una soluzione di forza, ma il suo avversario, conscio di essere dotato di uno spunto più veloce, lo aspetta al varco e lo castiga nella fase finale, con un finale che non lascia scampo, portandosi al comando nell’ultimo tratto ed imponendo un ritmo così elevato che sorpassarlo è quasi impossibile.
Premiazioni con il presidente Alberto Rogora che approfitta delle imminenti festività per porgere a tutti i convenuti gli auguri di buone feste, poi si inizia con le premiazioni che hanno coinvolto quasi tutti i partecipanti, con le miss Magda e Margherita che dispensano baci e fiori ai vincitori. Il Trofeo Ghidoni è andato alla Clamas Team di Varese che precede il G.S. Garbagnatese di Milano e la fratelli Rizzotto di Lodi.