Starke (Queensland - Australia): La parola "the end" sull' edizione 2011 del Crocodile Trophy, anche se manca ancora una tappa, l' ha scritta oggi il leader, l'olandese Jeroem Boelen, che nella tappa non certamente più lunga, ma molto tecnica ha messo k.o. tutti gli avversari in primis quel Urs Hüber arrivato in Australia per concedere il tris, e che invece si è dovuto ritirare. Questa mattina alle 5 si è svegliato con la febbre e non ha potuto partire. Per la verità ieri aveva corso come un forsennato sotto il sole, perdendo sangue dalla bocca e soffrendo molto.
Il percorso di oggi era un saliscendi in mezzo a tanta, tantissima sabbia. Moltissime le cadute. Dopo l' attraversamento del fiume Normanby c'è stato l' attacco dell' austriaco René Haselbacher e prontamente si sono messi alla sua ruota il belga Kevin Hulsmans e gli australiani Brad Davies e Ashley Hayat. I quattro sono riusciti ad avere un vantaggio di ben sette minuti. In mezzo al terreno sabbioso, sotto certi aspetti simile a quello che Boelen trova nella sua Olanda, il leader del Crocodile chilometro dopo chilometro si è avvicinato ai quattro e uno alla volta li ha sorpassati. L' ultimo a resistere fino al secondo dei quattro punti di ristoro è stato Hulsmans che però a capito che non c'era niente da fare ed ha lasciato andare l' olandese volante che ha chiuso trionfalmente in 5:25:43, secondo a 7'10'' l' australiano Graeme Arnott e terzo il coreano Yong Choi Geeni (7' 30'').
I cinque italiani non mollano, Pio Tomasetig (Danieli team) oggi è arrivato 35° e la maglia di vincitore tra gli M3 è praticamente sua, 51esimi con il loro tandem Sebastian Favaro e Daniele Modolo, quindi 54 e 55° Gianni Banterla e Nicola Gianfranceschi tagliavano il traguardo insieme.
Domani l' epilogo con l' arrivo a Cooktown, la città dove nel 1777 approdò il capitano inglese Cook.