Mathieu Van der Poel a Gavere le prende da Tom Pidcock

Mathieu Van der Poel sabato 12 dicembre ha esordito nel ciclocross vincendo a Anversa lo Scheldencross e dimostrando di avere già la gamba per fare la differenza. Quando apre il gas nessuno riesce a tenere il suo passo ma ha anche commesso un errore (si è cappottato) che lo ha scosso per un paio di giri, nemmeno lui che è il DIO del ciclocross è infallibile.

 

Mathieu Van der Poel - ciclocross Gavere - Superprestige

 

Oggi si è spostato nelle Fiandre orientali a Gavere dove era in programma la sesta tappa del Superprestige. Dopo aver visto la gara femminile vinta da Lucinda Brand davanti a Betsema e Alvarado e con 10ª Eva Lechner, 14ª Evie Richards, 17ª Maria Alice Arzuffi, abbiamo visionato il tracciato. Completamente diverso da quello piatto di Anversa, a Gavere c'era in fango e si correva anche in mezzo al bosco dove c'erano dei passaggi tecnici sia in discesa che in salita.

 

 

All'inizio visto il fondo era importantissimo partire davanti, MVDP è sempre stato nelle prime posizioni molto guardingo mentre Iserbyt, il suo rivale di sabato, è partito male. Negli strappi in mezzo al bosco è emerso il talento inglese Tom Pidcock che è riuscito a portarsi al comando concludendo il primo giro in prima posizioni, da notare che Van der Poel si è fermato tutte e due le volte ai box a cambiare la bici.

 

 

Il britannico insieme a MVDP e al belga Toon Aerts ha formato un terzetto che è riuscito a staccare il gruppetto inseguitore grazie al forcing del fiammingo. Quest'ultimo è riuscito a tenere il passo degli altri due fino all'inizio del quinto giro quando gli strappi di Pidcock e Van der Poel l'hanno messo al tappeto.

 

 

 

Un piccolo errore di Van der Poel ha dato semaforo verde al tentativo di fuga di Pidcock che oggi aveva la gamba caldissima e che girava a 1000 all'ora. Tutto gli riusciva alla perfezione, sembrava in giornata di grazia.

 

 

A 2 giri dalla fine a testa bassa MVDP doveva recuperare 14 secondi al piccoletto britannico. Non c'è stato niente da fare oggi Tom aveva una marcia in più e a soli 21 anni, in sella ad una Specialized CruX ha vinto (58' 11'') una importante corsa nel ciclocross che conta. Mathieu è arrivato al traguardo con un gap di 25 secondi, terzo a 44'' Toon Aerts.

 

 

Se la Ineos Grenadier l'ha preso c'è un motivo e noi della mountain bike lo sappiamo quale è, Tom è un fenomeno come Mathieu che oggi ha dovuto inchinarsi di fronte al ragazzino che ha 4 anni meno di lui.

 

 

"Non so cosa dire, credo che oggi sia il giorno in cui sono maturato davvero nel ciclocross, in cui sono diventato adulto. Negli anni passati ho lavorato per cercare di migliorare nelle partenze per non andare in riserva subito. Mi sono allenato molto e ora inizio a raccogliere i frutti. - ha raccontato Pidcock a fine corsa - "Ad ogni gara miglioro, e dopo Tabor mi sono detto che dovevo cercare di portare a casa una vittoria. Oggi ero molto forte nella sezione tecnica e nella seconda parte della salita. La prima parte, nel fango la soffrivo un po', ma nella seconda quando spianava leggermente mi sentivo più forte e li ho attaccato. Ora mi sto allenando molto sulle salite per essere pronto a gare come quella di oggi o di settimana prossima a Namur".

 

Namur è il programma il 20 dicembre, è la seconda tappa della Coppa del Mondo di ciclocross.

Altre News