Al campionato del mondo di ciclocross hanno suonato 2 volte Good Save the Queen

Come l'anno scorso a Valkenburg, la Gran Bretagna si porta a casa le prime due medaglie. Ben Tulett concede il bis tra gli juniores mentre Thomas Pidcock detta legge tra gli under 23. Quinto Jacob Dorigoni.

La Danimarca l'anno scorso era entrata nella Coppa del Mondo di ciclocross con la tappa di Bogense, un'anno dopo l'isola di Fyn ospita il campionato del mondo. Un bello spot per la più piccola delle nazioni vichinghe. Ci troviamo a 200 chilometri dalla capitale Copenhagen, in un contesto unico per il ciclocross, il percorso è fianco del mare e i corridori passano vicino al porticciolo.

 

Campionato del mondo ciclocross Bogense 2019 - gara junior maschile

 

In una giornata con cielo grigio, il mondiale lo hanno aperto prima i 71 ragazzi juniores che sono scattati alle 11:00, quando il termometro indicava che c'erano due gradi. A parte un tentativo d'attacco dei belgi Witse Meeussen e Ryan Cortjens durante il secondo giro, la gara è diventata un monologo dalla terzo giro quando si è portato al comando il britannico Ben Tulett, non un corridore qualsiasi, ma il vincitore di Valkenburg 2018.

 

 

Le posizioni sono rimaste invariate fino alla fine quando Tulett per il secondo anno consecutivo ha sentito God save the Queen mentre nell'ultimo giro di due fiamminghi si sono giocati argento (Meeussen) e bronzo (Cortjens). Dietro di loro, dopo una bella rimonta è arrivato un altro belga, il figlio d'arte Thibau Nys.

 

 

A soli 4 secondi dalla top ten il campione d'Italia Samuele Leone, undicesimo dopo una gara molto regolare, la stessa costanza giro dopo giro l'ha avuta Tommaso Bergagna che ha chiuso in 13ª posizione. 26° Davide De Pretto e 38° il trentino Emanuele Huez.

 

 

 

 

Ordine d'arrivo JUNIOR MASCHILE

Campionato del mondo ciclocross Bogense 2019 - gara junior maschile

 

 

Alle 13:00 è partita la seconda prova di questa lunga giornata, quella riservata ai ragazzi under 23 si annunciava come una gara molto aperta, difendeva la maglia il belga Eli Iserbyl, noto anche per essere il fidanzato di Puck Moonen, quella che molti hanno definito la ciclista più sexy del mondo.

 

 

Come favorito veniva invece indicato l'inglese della Thomas Pidcock, tra i 63 partenti provenienti da 20 nazione c'erano anche gli azzurri Jacob Dorigoni, Antonio Folcarelli e Stefano Sala.

 

 

La gara è stata velocissima (26,35 km/orari), nei primi due giri davanti si è formato un gruppo molto folto e si è dovuto attendere la terza delle sette tornata per vedere l'inizio della selezione. Il campione del mondo in carica Iserbit ha attaccato riuscendo a prendere un leggero margine di vantaggio sul britannico Pidcock, su Dorigoni, gli svizzeri Rouiller e Kuhn e c'era anche il francese Benoist.

 

 

Nel giro successivo Thomas Pidcock ha sferrato un potentissimo attacco, pensate che alla fine della quarta tornata aveva 20 secondi di vantaggio sul drappello dei quattro inseguitori nel quale c'era sempre Dorigoni. A questi ultimi si è poi accodato anche il ceco Tomas Kopecky. 

 

Davanti Thomas Pidcock in sella alla sua Specialized CruX ha proseguito con il suo passo fino al trionfo finale, dietro purtroppo Dorigoni e il ceco hanno perso la ruota di Iserbyt e Benoist che sono andati a prendersi le medaglie d'argento e di bronzo. Quinto posto finale per Jacob Dorigoni, Mai in gara Antonio Folcarelli 34° e Stefano Sala 40°. 

 

"Volevo questa medaglia. Ma non è successo. Sono deluso: per come ho saputo gestire la prima parte di gara, dove ho messo in atto la strategia di rimanere su Pidcock, riuscendo anche a recuperare in alcuni momenti, mancava poco per mettere a segno il mio obiettivo. Sono arrivato all'inizio dell'ultimo giro in lotta aperta con il francese ed il ceco. Quest'ultimo ha fatto il buco, seguito poi dal francese. Ho dato l'anima. Bocca aperta gambe e... anima! Ma non è bastato. Complimenti a chi è andato a podio". Questo il commento di Dorigoni.

 

 

Come l'anno scorso a Valkenburg anche quest'anno la Gran Bretagna al termine delle prime due gare si ritrova con due medaglie d'oro.

 

Ordine d'arrivo UNDER 23 MASCHILE

 

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