L'organizzazione degli italiani del Ciocco promossa a pieni voti

Domenica sera il ritorno dalla Garfagnana verso la Lombardia, passando per l'autostrada A15, quella che da Parma scende verso la Spezia, non è stato facile. Coda lunga 15 km per lavori in corso, e invece di rientrare a casa alle 21:30 ci siamo arrivati poco prima di mezzanotte.

 

 

La notte però ha portato consiglio, dopo i tre giorni di fuoco passati a Barga in provincia di Lucca vedendo i campionati italiani cross country agonisti ed amatori di mountain bike, corsi all'interno della tenuta del Ciocco, possiamo affermare con assoluta certezza che l'organizzazione ha passato l'esame a pieni voti.

 

Ciocco Bike Circle

 

Di italiani ne abbiamo visti tanti, per questo motivo possiamo permetterci di dare un nostro giudizio sull'organizzazione messa in campo dal Ciocco Bike Circle (Ciocco Sport Lab A.P.D) guidato dall'AD Andrea Barbuti.

 

 

Non li conoscevamo, erano vestiti di rosso, c'era l'incognita dell'emergenza sanitaria ed i toscani erano subentrati last second prendendo il posto di Val di Casies che era stata costretta a dare forfait perchè il Comune aveva cambiato idea negando i permessi.

 

Ciocco Bike Circle

 

Prima di partire però sapevamo che a Barga avevano le carte in regola per ben figurare, il Direttore Tecnico era Sergio Battistini (con la polo bianca nella foto). Per chi non lo conosce, Sergio è uno dei più importanti personaggi che ci sono dietro l'organizzazione della Coppa del Mondo della Val di Sole ma si occupa anche di piste di pump track. Nel suo menù di tutti i giorni ci sono pane e...bici.

 

Appena arrivati a Barga abbiamo capito subito perchè ci raccontavano che il Ciocco è una tenuta privata di proprietà della famiglia Marcucci che si estende per 600 ettari tra Barga e Fosciandora, al confine tra media e alta Valle del Serchio. All'entrata posta ai piedi della collina c'erano il guardiano ed una sbarra abbassata che impedivano l'accesso ai non autorizzati.

 

 

Location ideale per allestire un campionato italiano nelle condizioni ottimali per rispettare le linee guida anti Covid-19 stilate dalla Federazione Ciclistica Italiana. Una di queste era l'assenza del pubblico, inimmaginabile fino alla fine di febbraio, ma comprensibile dopo l'esplosione dell'emergenza sanitaria che ha colpito tutto il mondo.

 

 

Per entrare nella tenuta si parcheggiava di fronte all'entrata dove c'era l'area accrediti, era il posto dove bisognava ritirare il braccialetto verde o giallo. Noi come stampa abbiamo ricevuto quello verde, lo stesso che avevano i corridori, quello che dava accesso a tutte le aree.

 

 

LOGISTICA

Una volta entrati si prendeva una strada che con numerosi tornanti, passando a fianco di diverse strutture ricettiva compreso un cinque stelle Marriot, saliva fino al campo sportivo, sede logistica dei campionati italiani XCO 2020. Chi arrivava con il camper lo andava a parcheggiare su una strada secondaria, poco lontana. Gli accessi erano "blindati", senza il pass giusto non si passava. 

 

 

Segreteria, area team, partenza ed arrivo erano collocati nella zona del campo sportivo dove c'era anche un bar. Sia sabato che domenica durante le competizioni abbiamo sentito più volte un messaggio preregistrato che invitava a rispettare le norme anti-Covid.

 

 

All'entrata della segreteria ed al suo interno c'era gel igienizzante per le mani, lo stesso è stato usato dagli atleti prima di salire sul podio. Sulle tribune dello stadio venerdì e sabato, all'interno della pista di pump track domenica, quando sono stati premiati gli amatori.

 

 

PERCORSO

Il tracciato disegnato da Diego Benassi grazie alle modifiche suggerite dal CT azzurro Mirko Celestino si è rivelato degno di un campionato italiano.

 

 

Se venerdì durante il primo campionato della storia della e-mtb nel format XCO e sabato quando hanno gareggiato le categorie agonistiche c'era tanta polvere, la pioggia caduta domenica notte l'ha fatta sparire.

 

 

Per fortuna Giove Pluvio annunciato dalle 12 in poi da tutte le previsioni meteo, anche se si è fatto vedere e sentire, come è comparso è sparito abbastanza in fretta regalando a tutti gli amatori presenti una bella giornata. Ad aprire e chiudere la corsa non c'erano le moto ma due più ecologiche e-bike Specialized Turbo Levo.

 

FCI e GIURIA

La Federazione Ciclistica Italiana era presente con Paolo Garniga, responsabile della struttura fuoristrada, ma c'erano anche il segretario Mauro Centenaro ed il Commissario Tecnico Mirko Celestino che è rimasto a Barga tutti i giorni, presenziando anche a tutte le premiazioni degli amatori.

 

 

La giuria era presieduta da Giorgio Baruffi, giudica UCI che rende onore all'Italia quando va alle gare all'estero, lo si rivedrà ai mondiali di Leogang.

 

TELEVISIONE

Chi era a casa ha potuto vedere in diretta le immagini trasmesse su Youtube da NoiTV mentre in settimana è prevista una sintesi di 45' su Rai Sport HD.

 

IL FUTURO

Valerio Barsella, Responsabile Eventi de "Il Ciocco", al termine della tre giorni ha dichiarato: "Siamo molto soddisfatti per questi due fine settimana di gare. Qui al Ciocco sono stati presenti atleti di tutte le età ed è stato un grandissimo successo, anche viste le tempistiche ristrette che abbiamo avuto per poter organizzare i Campionati Italiani XCO. L'obiettivo è sempre quello di migliorarsi per arrivare ad essere leader nel settore nel mondo delle due ruote, come lo siamo già in altri sport. Il prossimo anno puntiamo a festeggiare al meglio il trentennale".

 

 

Noi che ci siamo stati abbiamo visto che il Ciocco Bike Circle ha i numeri e le capacità per organizzare altri eventi di alto spessore. Secondo indiscrezioni l'anno prossimo ci sarebbe in ballo l'allestimento di un importante evento sulle lunghe distanze.

 

 

Photo Ciocco Bike Circle ©Newspower.it

 

 

 

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