Rye Bike Festival: Ai Braidot Twins non piace la "cucina" norvegese.

I gemelli Luca e Daniele Braidot (CS Carabinieri) si trovano a oltre 2.000 chilometri di distanza casa loro (Mossa), sono a Kjelsås, località nord di Oslo, capitale della Norvegia e stanno partecipando al Rye Bike Festival. Si tratta di evento internazionale (categoria S1), inserito nella Norvegian Cup e che prevede 3 frazioni.

 

La vigilia del Prologo, devono aver assaggiato i raspeball, uno dei piatti più famosi della cucina norvegese, gnocchi di patate ripieni di carne con salsicce, che senza farlo apposta sono il piatto tipico del giovedì. Il perchè lo capirete più avanti, leggendo l'articolo.

 

 

Venerdì si sono presentati al via delle prima delle 3 giornate, inquadrata dall'UCI come XCT, in pratica una cronometro corsa su un giro lungo 2 chilometri. Il miglior tempo (00:05:30) lo ha stabilito Sebastian Fini atleta con la maglia della Danimarca, seguito ad 1 secondo dal norvegese Petter Fagerhaug e dal lusitano Mario Costa. Quinto a 6 secondi Luca Braidot e 14° Daniele a sedici secondi.

 

 

Evidentemente i "raspeball" si sono fatti sentire e pensare che loro due essendo goriziani, leggiamo su wikipedia, dovrebbero essere abituati a piatti pesanti come cotechino coi i crauti. Ma alla cena del giovedì devono aver partecipato anche Francesco Bonetto (Helios - 28° a 24'') e Lorenzo Samparisi (KTM Protek Dama - 40° a 31'').

 

Rye Bike Festival

 

Oggi sabato all'ora di pranzo si è corsa la seconda frazione, quella più attesa, un cross country di 36km su un circuito di sei chilometri. I valori del venerdì sono stati più o meno confermati, solo che oggi ha vinto il padrone di casa Petter Fagerhaug che ha chiuso la gara in 1 ora 33' 27''. Onestamente ammettiamo di non aver mai letto il suo nome, ma da una ricerca nel ranking UCI, vediamo che è 63°, appena dietro Tiberi e davanti a Kerschbaumer e Daniele Braidot.

 

 

Di gente che pedala forte in giro per l'Europa ce n'è parecchia, però quelli che emergono sono pochi. Alle sue spalle dopo un minuto sono arrivati Sebastian Fini e Mario Costa. Quarto un finnico e quinto per secondo giorno consecutivo Luca Braidot, che ha preso quasi due minuti da Fagerhaug. Ottavo suo fratello Daniele, 23° Bonetto e 33° Samparisi.

 

Daniele Braidot a Oslo

 

Nel pomeriggio Daniele Braidot, da Oslo postava suoi social: "Oggi abbiamo corso su un tracciato fantastico degno di una coppa del mondo. La gara non è andata benissimo, una foratura mi ha costretto ad inseguire da metà gara in poi."

 

Lorenzo Samparisi

 

Forse giovedì al ristorante i 4 ragazzi avrebbero fatto meglio a scegliere un piatto più leggero, il gravlaks, salmone tagliato a fettine sottili, marinato in aneto, zucchero e sale. A parte gli scherzi, andare a caccia di punti UCI in giro per l'Europa è un'esperienza sotto tutti i punti di vista. I nordici si sono dimostrati sicuramente molto più competitivi di sloveni e croati incontrati dai Braidot nelle ultime trasferte.

 

A fine giornata è poi arrivata la spiegazione tecnica, riportata su Braidot Twins: "Non sono stati i raspeball a fermarci (...), ma due forature nella seconda parte di corsa. Luca ne ha subita una quando era con il trio di testa e si stava giocando la vittoria. Dani è incappato nell'altra quando era al loro inseguimento distanziato di pochi secondi".

 

Un dato allarmante, nel ranking UCI, nella prima pagina che riepiloga i punteggi dei primi 30 atleti ci sono solo due italiani: 27° Marco Aurelio Fontana, 28° Luca Braidot.

 

Domenica l'ultima tappa, un cross country più breve del precedente e che presenta sprint con secondi di bonus ad ogni tornata (cinque).

 

 

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