Mathieu Van der Poel svela i suoi obiettivi in mountain bike

Tutti ci ricordiamo la spettacolare e travolgente entrata nella Coppa del Mondo XCO di mountain bike da parte del fenomeno olandese Mathieu Van der Poel. Ottavo a Nove Mesto regolando in volata Anton Cooper e Marco Aurelio Fontana, dopo che era partito con il pettorale numero 90.

 

Mathieu Van der Poel in mountain bike

 

Dirompente la settimana successiva a Albstadt in Germania, dopo aver duellato con Nino Schurter, si inchinava solo di fronte all'asso svizzero. La sua terza apparizione, incolore era stata quella di Vallnord dove si era ritirato mentre a Lenzerheide aveva chiuso al decimo posto. Nel frattempo correva anche su strada, non ha partecipato ai mondiali di Cairns perchè stava preparando la stagione del ciclocross che ha iniziato alla grande vincendo negli USA la prima prova della Coppa del Mondo.

 

 

Il 22enne "orange" intervistato nei giorni scorsi da Vojomag, probabilmente la migliore rivista internet di lingua francese, ha detto che gli piace tantissimo andare in mountain bike e che il suo sogno è quello di andare ai Giochi Olimpici di Tokio 2020, quando sarà ancora giovanissimo (25 anni).

 

Se quest'anno la partecipazione di Mathieu Van der Poel alla Coppa del Mondo XCO è stata "improvvisata" l'anno prossimo ha intenzione di partecipare a tutte le prove europee, ossia Albstadt e Nove Mesto in maggio e Val di Sole + Vallnord all'inizio di luglio. Salterà dunque la prova d'apertura prevista in marzo a Stellenbosch in Sudafrica e quella di Mont Sainte Anne in agosto in Canada.

 

 

Il suo obiettivo però è ambizioso, riuscire a vincere una tappa. Rispetto al ciclocross ha detto che ci sono tre grosse differenze: serve tecnica in discesa, la gara è più lunga ed è tirata dal primo all'ultimo metro.

 

 

 

Photo ©Alessandro Di Donato | ©Armin Küstembrück

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