LA FINALE DELLA VAL DI SOLE E ANCHE COPPA DEL MONDO XCO 2017 A NINO SCHURTER CHE SUONA LA SESTA

Gara spettacolare con Nino che è riuscito a staccare Stephane Tempier solo nel finale dell'ultimo giro. Storico secondo posto per il team Bianchi Countervail. Luca Braidot migliore degli italiani centra la top ten.

Commezzadura (TN): Nino Schurter oggi in Val di Sole ha concluso l'edizione 2017 della UCI Mountain bike World Cup come l'aveva iniziata in maggio a Nove Mesto, ossia con una fantastica vittoria dopo un duello da thriller. Il bello è che anche a Albstadt, Vallnord, Lenzerheide e Mont-Sainte-Anne l'asso del team Scott SRAM aveva tagliato per primo il traguardo, quindi chiude la Coppa con uno storico 6 su 6. Ora gli resta solo un altro obiettivo prima di concludere l'annata, quello di andare a Cairns in Australia e portarsi a casa l'ennesimo titolo mondiale. 

 

Nino Schurter in Val di Sole

 

A 31 anni N1NO ha dimostrato che al momento non c'è un avversario in grado di impensierirlo con costanza durante tutta la stagione. Ci aveva provato all'inizio Mathieu Van der Poel che però poi non si è più visto perché oltre a correre su strada, in questo periodo è concentrato nella preparazione della stagione di ciclocross. E che l'annata è indimenticabile lo dimostra la dea bendata che fino ad ora non ha mai abbandonato Schurter. La settimana scorsa, in una gara senza valore per lui (Swiss Bike Cup) aveva prima rotto la catena e poi forato per ben due volte.

 

 

Oggi non gli è successo niente a parte una piccola caduta che non ha influito sull'andamento della gara che è stata comunque spettacolare perchè fino a poche centinaia di metri dal traguardo a fare l'andatura non era lui ma il francese Stephane Tempier con indosso la maglia celeste del team Bianchi Countervail.

 

 

Nino purtroppo come sapete è un killer che non sbaglia mai un colpo e quando è scattato ha dato il colpo del KO a Tempier aprendo il gas alla fine dell'ultima salita. Questo il commento del francese: "Et voilà, secondo! Più di così onestamente non potevo fare in questa stagione con un avversario imbattibile come Nino Schurter." Per la Bianchi comunque un risultato storico, in una stagione al di sopra di ogni aspettativa grazie proprio al francese. E quando il team manager Massimo Ghirotto ha rifatto i conti ha scoperto che Stephane ha sorpassato il suo connazionale Maxime Marotte e così il team Bianchi Countervail ha centrato il secondo posto finale nella generale di Coppa del Mondo.

 

 

LA GARA

Subito dopo lo start dato alle 14:45 c'è stata una caduta tra i biker che erano in coda, gli ultimi dopo aver pedalato per pochi metri si sono incastrati con quelli caduti davanti a loro. Più si ha un numero alto di pettorale e più sono alti questi rischi, compresi quelli di restare imbottigliati mentre quelli davanti se ne vanno. Alla vigilia i Braidot Twins avevano così descritto il rinnovato tracciato della Val di Sole: "Impegnativo sia tecnicamente ma anche da un punto di vista altimetrico."

 

Nino Schurter in Val di Sole

 

Nino Schurter in sellla alla sua full, la Scott Spark, dopo essere stato "tranquillo" nel giro di lancio, ha finito il primo round da solo al comando poi è stato affiancato dalla maglia celeste Bianchi Countervail di Stephane Tempier che invece aveva deciso di correre con la front Bianchi Methanol Countervail. Il 31enne di Gap, ritornato quest'anno alla corte di Felice Gimondi a fianco del Prorider si è rigenerato e non lo abbiamo mai visto andare così forte come quest'anno.

 

Jaroslav Kulhavy in Val di Sole

 

All'inizio all'inseguimento dei due fuggitivi c'era Jaroslav Kulhavy affiancato dal francese Jordan Sarrou e dallo svizzero Thomas Litscher. L'italiano che è partito bene è stato Luca Braidot nonostante il numero 25, il friulano già nel secondo giro è riuscito ad entrare nella top ten. In un arco temporale di soli 30 secondi c'erano il battistrada e il decimo.

 

 

All'inizio del quinto giro della finale di Coppa del Mondo XCO passava da solo al comando Tempier con tre secondi di vantaggio su Schurter che scendendo nel fettucciato che portava in zona arrivo, forse per un calo di concentrazione, faceva una "stupida" caduta. Si è fermato, ha risistemato la linea catena ed è ripartito subito. Nel frattempo i fuggitivi si sono ricompattati. Staccati di quaranta secondi c'erano sette top rider che lottavano per conquistare il terzo gradino del podio. Tra questi oltre a Absalon, Kulhavy e Vogel, c'era anche Luca Braidot che non mollava la presa.

 

 

E' nel finale che si fa la differenza ed escono i veri valori. Mentre davanti non cambiava niente dietro Luca Braidot e Titouan Carod hanno perso contatto dal gruppo inseguitore. La fatica si faceva sentire sulle gambe che diventavano pesanti.

 


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