Juri Zanotti è vice campione d'Europa MTB Under 23. Oro alla Svizzera con Roth

Il lombardo di Arluno è stato nel gruppo alla testa della corsa che assegnava i titoli continentali dal primo all'ultimo chilometro. Nella top ten anche Fontana e Avondetto

di Aldo Bertoni, sab 14 ago 2021 15:53

Novi Sad (Serbia): I cronometristi italiani di MySdam che stanno gestendo il timing ai campionati d'Europa di mountain bike, specialità cross country, oggi pomeriggio alle 16:00 a Novi Sad hanno fatto partire per la terza ed ultima volta il loro orologio. All'interno dell'infuocata fortezza di Petrovaradin dove si registravano 33°, il sole picchiava forte sulla schiena degli 84 ragazzi Under 23 che dopo le due gare degli juniores avevano il compito di concludere questa terza giornata in Serbia.

Battaglia prevista su sette giri su un tracciato velocissimo e polveroso disegnato nel circondario della fortezza asburgica che domina la riva sud del Danubio. Divide in due la città di Novi Sad che si trova in Voivoldina, la regione che si trova al confine con l'Ungheria. Uniche "difficoltà" tecniche delle scalinate percorse a tutta, salite praticamente inesistenti, tracciato adatto ai passisti.

C'era grande attesa all'interno della nazionale per questa prova visto che in prima fila avevamo il leader della Coppa del Mondo Simone Avondetto e il campione d'Italia Juri Zanotti. Tutti sapevano che teoricamente l'Italia avrebbe potuto incrementare il bottino di medaglie, nel forziere ne avevamo già 3, due d'oro e quella d'argento conquistata nella gara precedente da Sara Cortinovis.

GIRO 1 - TRE AZZURRI SUBITO DAVANTI

Nel primo giro ha fatto subito il forcing la svizzera con Joel Roth inseguito però a ruota da ben tre maglie azzurre, quelle di Zanotti, Avondetto e Simone Vittone che sotto lo striscione sono passati nel gruppo di testa formato da 10/12 corridori ma i distacchi erano brevissimi, infatti poco dietro c'era anche il quarto azzurro Filippo Fontana.

GIRO 2 - ANDREAS VITTONE SUL CERCHIO

Nella seconda delle sette tornate era sempre la Svizzera a premere sull'acceleratore. A fare l'andatura Alexander Balmer si è affiancato a Roth. Vittone purtroppo ha forato ed è stato costretto a spingere la bici sul cerchio fino alla Feed Zone. Lì tutti, anche chi non aveva problemi tecnici, passava per prendere la borraccia con l'acqua fresca, serviva per rinfrescarsi la schiena.

GIRO 3 - IN SETTE AL COMANDO DIETRO AGLI SVIZZERI

All'inizio del terzo giro nel gruppetto dei sette al comando c'erano 3 svizzeri, 2 italiani, il francese Azzarro e il tedesco List. Ma era difficile fare la differenza, tutti gli altri erano dietro a qualche secondo e le carte si potevano rimescolare senza problema in qualsiasi momento. Lì in agguato c'era anche Fontana.

GIRO 4 - DA DIETRO RIENTRANO

Da dietro quando è cominciato il quarto round sono riusciti ad agganciare i primi in quattro: l'israeliano Zaltsman, il norvegese Glende e gli svizzeri Püntener e Lillo mentre è sparito il francese Azzaro. I ragazzi italiani hanno lasciato sempre l'iniziativa agli svizzeri che avevano sempre un ragazzo davanti a tenere altissima l'andatura.

GIRO 5 - LA SPIA ROSSA DELLA RISERVA INIZIA A LAMPEGGIARE

Dopo quattro giri sotto un sole cocente e in mezzo alla polvere nel gruppo di testa qualcuno ha iniziato a sentire la fatica nelle gambe, infatti hanno iniziato il quinto giro in testa solo in quattro. Quelli che in quel momento avevano la gamba migliore. Roth, Balmer, List e il nostro Zanotti. Gli altri sono poi rientrati ma si vedeva che erano al gancio, il percorso privo di difficoltà tecniche permetteva loro di recuperare facilmente il gap, ma sul loro cruscotto la spia rossa della riserva iniziava a lampeggiare. Il colore era rosso.

GIRO 6 - JURI ZANOTTI È SEMPRE BRILLANTE

Quando è iniziato il penultimo giro c'erano sempre due svizzeri a martellare furiosamente sui pedali: Balmer e Roth, insieme avevano Zanotti e List. A dieci secondi l'israeliano mentre gli altri come si era intuito nel giro precedente, hanno perso definitivamente il contatto dalla testa della corsa, tra di loro c'erano sia Avondetto che Zanotti. I distacchi però erano talmente contenuti che chi aveva ancora energie in qualsiasi momento avrebbe potuto riprendere la ruota dei primi. Facevano l'elastico, si staccavano ma poi riuscivano a rientrare.

FINAL LAP

Al suono della campana sono passati sette Under 23 nell'arco di dieci secondi. Due vestivano la maglia azzurra, Zanotti che marcava gli svizzeri e Fontana. Avondetto passava in nona posizione. Ai -2 km dall'arrivo per la prima volta Zanotti ha messo fuori la testa ed ha preso il comando della corsa ma è stato per pochi istanti, visto che Roth si è riportato subito davanti.

È stato lui a vincere il titolo di campione d'Europa Under 23 e se lo è meritato, non c'è stato sprint.

Grande prova di Juri Zanotti nel gruppo di testa dall'inizio fino alla fine, il rider di Arluno ha regalato la quarta medaglia all'Italia, la seconda d'argento. Siamo in testa nel medagliere davanti a Svizzera e Francia. Bronzo per la Germania con David List. Tutti gli azzurri sono entrati nella top ten, settimo Filippo Fontana e nono Simone Avondetto. Il morale della nazionale è alle stelle e domani ci sono ancora tre gare.

IL COMMENTO DEL C.T. AZZURRO

"I ragazzi si sono comportati alla grande, peccato per Vittone che è caduto e si è dovuto ritirare. Una gara molto selettiva, corsa ad un gran ritmo. Sono felicissimo e queste cose ci ripagano di tutti i sacrifici che facciamo". Ha detto Mirko Celestino a fine gara - "Domani partiremo ancora più carichi, prevediamo una bella giornata e speriamo di essere fortunati."

Photo ©Michele Mondini - Bettiniphoto.net / UEC