L'appuntamento iridato è stato il secondo più importante di questa stagione dopo i Giochi di Parigi. I rider erano incendiati, qualcuno prometteva vendetta, come Pieterse (sin dalla Val di Sole) e Koretzky dopo la curva parigina, così come Martina Berta e Luca Braidot. Non tutto è andato secondo i piani ma Andorra ha regalato con il suo percorso oltre i 2.000 metri dinamiche di gara autentiche ma anche mai viste.
Con i pronostici ci eravamo lanciati in una doppia conferma dei campioni del mondo 2023, nonché campioni olimpici, aprendo però la possibilità anche insolite. Con il Malpez avevamo buttato sul tavolo opzioni che poi si sono verificate, non la tempesta di fulmini, ma nomi finalmente possiamo dire "nuovi". Tutti i conquistatori di podi di questo mondiale hanno confermato la loro caratura e soprattutto i segnali che sin dall'inizio di questa stagione avevano dato.
Il percorso era duro, perfetto per chi sapeva soffrire dopo aver dato aperte disumane, non solo per scalatori, ma chi sa performare bene anche in altura. Partiamo...
UOMINI ELITE
A qualcuno correre in Italia ha fatto tanto bene in questa stagione. Pidcock a casa sua non riesce a vincere come aveva promesso. Che spettacolo Hatherly e Koretzky, hanno preso tutto, per entrambi oro e argento.
ALAN HATHERLY - 10
Due medaglie, pesantissime. Il nostro pronostico è stato confermato. Il sudafricano è uno dei più faticatori del gruppo, dopo il bronzo di Parigi, una vittoria in Coppa, ad Andorra ha strappato la maglia iridata a chi diceva di essere di casa.
Hatherly ha iniziato dall'Italia la sua stagione con Internazionali d'Italia Series, poi ha inseguito tanto e le smorfie sullo strappo di Andorra hanno mostrato tutta la sua incredibile tenacia. Il sudafricano apre un nuovo capitolo!
VICTOR KORETZKY - 10
Aveva il dente avvelenatissimo il francese, a casa di Pidcock è riuscito a stare davanti in entrambe le occasioni XCC e XCO. Tutta la potenza del "Furious Victor" espressa in maniera maestosa, il neo campione del mondo XCC non si è risparmiato, ha attaccato e trascinato il gruppo come a Parigi, questa volta l'argento XCO ha un sapore diverso.
TOM PIDCOCK - 7.5
Stavolta il principino non è riuscito nell'impresa promessa, con grande sorpresa anche da parte di lui stesso che aveva preparato al meglio questo appuntamento. Un'altra volta Pidcock è partito dietro e questa volta non è riuscito nella rimonta vincente. Il bronzo è meritatissimo e forse lo umanizza un po'.
CHARLIE ALDRIDGE - 100 E LODE
Che lavoro Charlie, uomo squadra e uomo nazionale, il gigante britannico ha fatto il lavoro sporco. Ha aiutato il compagno di team Alan a spendere meno energie nelle fasi più delicate, ha coperto come solo una montagna come lui sa fare e ha guidato da "real G". Medaglia di legno nel XCO col sorriso per uno che dovrebbe correre Under... ma ha fatto anche bronzo nel XCC. Non bisognerà aspettare molto per vederlo avantissimo. Per la redazione di Pianetamtb.it Charlie è l'atleta dell'anno: toboggoan a Parigi e showtime ad Andorra
LUCA BRAIDOT - 8
Ci si aspettava di più da Luca? Forse sì dopo la delusione dei Giochi e dopo il grandissimo lavoro fatto, le ciambelle però non escono tutte con il buco e lui ha fatto una grande gara, un pelo fuori dalla top5 che significa sempre tra i migliori dei migliori al mondo. Luca è un rider orgoglioso e metodico, ci riproverà.
ELITE DONNE
Gara atipica di sicuro, PFP non era in giornata, davanti non l'hanno aspettata e la maglia è passata finalmente a una rappresentante vera della nuova scuola.
PUCK PIETERSE - 10
Egregio lavoro di Puck, non ha aspettato un secondo, sapeva che la tattica migliore sarebbe stato l'attacco e questo l'ha finalmente premiata. Il fenomeno olandese ha finalmente ottenuto ciò che da tempo voleva battere Pauline e l'ha fatto nell'appuntamento più importante. Grande carisma, grande motore, grande manico e grandissima intelligenza. Benvenuta Queen!
ANNE TERPSTRA - 9
Troppe volte sottovalutata, troppe volte lontana dai posti del podio che merita. Argento meritatissimo dopo una gara in cui ha tanto inseguito. L'olandese torna a dimostrare quanto vale e quanto saper credere nel processo conti realmente per ottenere risultati.
MARTINA BERTA - 9.5
Sontuosa. Si torna sempre dove si è stati bene e l'azzurra è tornata sul podio, quello pirenaico. Ad Andorra Berta aveva vinto il mondiale nel 2015. Il suo miglior risultato della stagione non poteva che arrivare da un luogo così prezioso. Ha aperto in discesa, ha aperto in salita, ha fatto l'impossibile per portare la medaglia all'Italia in uno degli eventi più importanti. Chapeau.
CANDICE LILL - 9
Un grande peccato per Lill, un'altra delle atlete che affronta con grande maturità le competizioni più dure. Dove è necessario motore lei sa tirare fuori il meglio, caduta banale la sua che però mentalmente deve aver avuto ripercussioni decisive. Brava ad aver provato tutto.
EVIE RICHARDS - 10 E LODE
Evie non ha avuto la stagione ideale per fare quello che ha fatto. Era una scommessa dei nostri pronostici e si è confermata con un flashback, come ha Nove Mesto, in volata nel XCC ha spodestato PFP. Il sorriso più grande e splendente del circus è finalmente tornato, anche nel XCO dove ha piazzato un grandioso 6° posto.
PAULINE FERRAND PREVOT - GRAZIE
Nessun voto per Pauline, non è classificabile tutto ciò che di grandioso ha fatto per questo sport in tutti gli anni di carriera e soprattutto non può essere ridotto il riassunto a una giornata così negativa come quella di ieri. L'ultima gara di Pauline segna un nuovo inizio per lei e per le sue avversarie, solamente un grazie è necessario esprimere.
DONNE U23
Tra confusione e opportunità le atlete U23 hanno fatto sostanzialmente una gara open in mezzo alle elite, aspetto che ha mostrato anche quanto queste ragazze vadano.
ISABELLA HOLMGREN - 10
La conferma di una stagione perfetta, la canadese è una delle più promettenti U23 e l'oro l'ha meritato tutto.
OLIVIA ONESTI - 9.5
Campionessa di umiltà in primis, la francese ha una lunga collezione di secondi posti ma questo vale decisamente più degli altri. Scalatrice pura che ha trovato pane per i suoi denti.
EMILY JOHNSTON - 8.5
La seconda delle canadesi, il bronzo di Andorra. Ha un solo difetto: ha murato ogni singola volta la nostra Valentina Corvi.
VALENTINA CORVI - 8.5
Che carattere Valentina! L'italiana è stata in lotta per il podio per tutta la gara. Meritava questo podio dopo la stagione strepitosa intrapresa. Migliore delle italiane U23 e conferma di quanto forte sappia andare, ed è solamente al primo anno...
UNDER23
La gara maschile U23 è stata la prima sorpresa di questi mondiali, gli uomini hanno corso presto e qualcuno non è riuscito a dimostrare le proprie doti.
LUCA MARTIN - 10
Diecione meritato per Luca Martin, il francese è andato oltre ciò che ci si poteva aspettare da lui, è un atleta esplosivo e potente ma ha vinto su un percorso da scalatori. Quando passammo i due giorni con Orbea avevamo visto con quanta disciplina lavora.
DARIO LILLO - 9
Lo svizzero ha conquistato diversi podi quest'anno in Coppa e ad Andorra ha centrato un podio sacro per la svizzera, anzi l'unico per i rossocrociati e la dice lunga...
TOBIAS LILLELUND - 8.5
Funambolo danese che quest'anno ha trovato in Andorra la giornata migliore, raccogliendo un risultato che quest'anno non aveva ancora centrato.
SVIZZERA - 4
La peggior svizzera mai vista negli ultimi anni, nessuno aveva il colpo di pedale giusto in questa prova iridata. La nazione dominante si è ridimensionata ad Andorra, si è dovuta accontentare dell'argento di Lillo e dell'8° posto di Flucki (che senza intervento all'appendice qui poteva essere davvero pericoloso).
ALTRI ITALIANI - 6.5
Il resto della selezione azzurra è stato presente ma non dominante, buone top20 di Colledani appena fuori dai 10 (12°), che conferma essere fortissimo nei percorsi con tanta salita, il 18° di Zanotti e Paccagnella (al primo anno under23), ma nulla di più oltre ai nomi dei colossi che continuano a confermare il loro valore come Berta, Braidot e Corvi. Cosa è mancato agli altri azzurri?