Peebles (Scozia) - Ed anche il giorno delle gare Elite ai campionati mondiali MTB di Glasgow 2023 è arrivato e con lui è arrivata anche la pioggia che tutti si aspettavano in Scozia, ma solo fino a poco dopo la partenza, così che le ragazze hanno corso con terreno relativamente asciutto.
GARA FEMMINILE, IL TRACCIATO
La gara Elite femminile era forse la più attesa perché anche quella più incerta con tante rider che potevano ambire alla maglia iridata 2023 sullo spettacolare percorso all'interno della foresta di Glentress sviluppato su 3,5 chilometri con 145 metri di dislivello a giro con un'iniziale salita dalle pendenze decise e discese molto tecniche, che nella prima metà del percorso sono molto tecniche e lente all'interno proprio della foresta con due grandi gap, mentre nella seconda parte sono più veloci e scorrevoli all'interno di un vero e proprio bike park da cross country, il tutto anticipato da un giro di lancio che ha ripreso per intero quello utilizzato per lo short track, andato in scena due giorni fa con l'aggiunta di un tratto più lungo di salita.
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LE FAVORITE IN GARA
Su tutte c'era naturalmente Pauline Ferrand Prevot, la leggenda francese, che dopo aver vinto l'XCC con la sua sempre incredibile capacità tattica, era lei la grande favorita, ma la grande sfidante era la giovanissima Puck Pieterse, la dominatrice della Coppa del Mondo. La sfida preannunciata era tra queste, due, ma si sapeva che anche Loana Lecomte aveva preparato al meglio questo appuntamento e in tanti la mettevano tra le favorite nonostante una stagione in Coppa non brillante. Altro nome cerchiato in rosso era quello di Evie Richards, galvanizzata dal correre in casa.
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BERTA SUBITO NEL PRIMO GRUPPO
Le speranze italiane erano tutte puntate su Martina Berta che con il secondo posto in Val di Sole ha dimostrato di avere la condizione giusta per andare a medaglia, soprattutto su un tracciato molto tecnico come quello di Glentress Forest, un percorso che mette in luce le sue grandissime doti di guida. E proprio Martina Berta si è fatta vedere fin da subito dopo la partenza portandosi in terza posizione alle spalle proprio di Pieterse e Lecomte. Molto bene in partenza anche la nostra Giada Specia che si metteva attorno alla quinta posizione, protagonista nel gruppo di testa.
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L'IRIDATA IN CARICA PREVOT, PARTE LENTA
Partenza non magnifica di PFP, un po' arretrata intorno alla decima posizione e una delle pochissime a gareggiare con una Front, la nuova Pinarello Dogma XC, ma quando si è accorta che davanti Pieterse e Lecomte stavano allungando ha alzato il ritmo cercando di riportarsi nel gruppo di testa.
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Il primo giro sembrava davvero infinito con la Lecomte che nella seconda metà cercava già l'allungo guadagnando circa 5" sulle inseguitrici, che erano capitanate dalla maglia azzurra di Martina Berta, davvero in grande spolvero a lottare con Pieterse per la medaglia d'argento. Con queste due Alessandra Keller, Evie Richards e Prevot, per un gruppo di inseguitrici di 5 atlete. Bene anche le italiane Greta Seiwald e Giada Specia entrambe dentro la Top15.
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PREVOT NON CI PENSA DUE VOLTE E ATTACCA
All'inizio del secondo giro Pauline Ferrand Prevot mette letteralmente il turbo, rientra sulla compatriota Lecomte, la supera e alza il ritmo per far capire a tutti che oggi quella da battere era proprio lei. Sono state ancora le due francesi protagoniste come successe al campionato europeo di Monaco del 2022, anche in quell'occasione Pauline Ferrand Prevot prese la testa della corsa in un amen (solo un problema meccanico la relegò al secondo posto). Due azioni delle francesi hanno monopolizzato interamente lo sviluppo della prima parte con due soli attacchi, quello di Lecomte e quello della regina Prevot.
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Dietro all'inseguimento c'erano sempre Pieterse e Keller con circa 20" di svantaggio, con la nostra Martina Berta leggermente staccata insieme a Evie Richards. Il terzo giro iniziava sempre con Pauline Ferrand Prevot in testa con 14" sulla Lecomte, mentre dietro le inseguitrici si erano un po' aperte con Pieterse e Keller a 33", Richards a 41" e la nostra Martina a 52". Bella gara quella di Greta Seiwald che transitava al 14° posto e top20 anche per Giada Specia al 18° posto.
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LOTTA APERTA PER IL TERZO POSTO
Se davanti nulla cambiava, con le due francesi che si tenevano a distanza, ma sempre in testa, dietro era la paladina di casa Evie Richards che stava dando spettacolo rientrando su Pieterse e Keller, superando entrambe, per andare alla caccia della medaglia di bronzo.
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Il quarto giro si apriva sempre con Pauline in testa con 28" su Loana Lecomte, ma dietro ora in terza posizione c'era Evie Richards, con francobollate a lei Pieterse e Keller, il terzetto in lotta per la terza posizione. Anche se ora Evie non sembrava brillante come nel giro precedente e infatti Keller e Pieterse la recuperavano, incendiando la battaglia bronzea.
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Davanti a tutte, intanto Prevot sembrava davvero inarrestabile, il suo vantaggio non aumentava sensibilmente, ma in modo costante rosicchiava sempre un po' di secondi a Lecomte che teneva saldamente la seconda posizione. Dietro queste tre non c'era più, purtroppo, la maglia azzurra di Martina Berta, ma quella biancorossa austriaca di Mona Mitterwallner, che come suo solito, si stava rendendo protagonista di una grande rimonta tutta nella seconda parte di gara.
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PREVOT SCAVA UN ABISSO
A due giri dal termine la campionessa del mondo in carica Pauline Ferrand Prevot, non regala neanche un secondo e tra lei e la connazionale mette quasi un minuto (48"), con un riferimento visivo che arriva proprio sulla prima salita e più dura, dove Lecomte pedala in maniera scomposta a cercare supporto da ogni parte del suo corpo.
Mentre Lecomte prendeva una vera e propria imbarcata, risaliva molto forte Alessandra Keller a caccia della francese che inseguiva a circa 20".
Sempre più forte arrivava da dietro Mitterwallner che ora si portava sulla ruota di Evie Richards e la saltava portandosi così in quinta posizione, con l'obiettivo di andare a chiudere anche su Pieterse e Keller per la medaglia di bronzo.
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La campionessa del mondo marathon Mitterwallner sfrutta proprio la salita nel bosco per passare di netto Alessandra Keller e portarsi sulla ruota della campionessa europea XCO, Puck Pieterse, che però non ci stava a perdere il bronzo e alzava il ritmo.
LE AZZURRE TENEVANO BOTTA
Nel frattempo le italiane stavano un po' arretrando con Martina Berta, dopo un'ottima partenza non teneva le ruote delle migliori, ma guida solida in settima posizione, mentre Greta Seiwald pagava un po' di fatica e passava in ventesima posizione, Chiara Teocchi al 24° posto e Giada Specia al 29°.
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ULTIMO GIRO
Pauline Ferrand Prevot e la sua nuova front Pinarello Dogma XC hanno iniziato l'ultimo giro di questo mondiale MTB XCO 2023 con 1 minuto di vantaggio su Loana Lecomte che teneva saldamente l'argento tra le sue mani, mentre la sfida per il bronzo era sempre più infiammata con Mitterwallner e Pieterse che si controllavano, ma intanto avevano staccato Alessandra Keller di circa 10".
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In sesta posizione una solitaria Evie Richards, mentre la nostra Martina Berta continuava a pedalare in settima posizione. Sempre più bella la sfida per il terzo posto, con Pieterse che nella parte centrale dell'ultimo giro si portava davanti a Mitterwallner per cercare di chiudere le porte all'austriaca molto più forte in salita e supportata anche dall'utilizzo della front. L'attacco arriva preciso sulla parte dura di salita con Mitterwallner che riesce a prendere qualche metro, ma senza fare davvero la differenza.
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Nell'ultima parte di gara Mitterwallner riesce a prendere 4" di vantaggio, ma incredibilmente nel finale Pieterse recupera l'austriaca e la supera lanciando una stilettata davvero dolorosa per Mona.
PREVOT FA DUE SU DUE
Pauline Ferrand Prevot alza il braccio al cielo e conquista la sua seconda maglia iridata di questi mondiali 2023 dopo quella di due giorni fa nella prova short track. Per Pauline Ferrand Prevot è il 5° titolo iridato individuale di XCO, ma il 7° nella carriera insieme ai due ori ottenuti da junior.
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Non aveva dichiarato nessuna intenzione di voler conquistare più ori possibili in prove iridate, ma la conta per Prevot riparte con due maglie iridate vinte, non può conquistare i 4 ori del 2022, ma potrebbe ambire al triplete con il gravel.
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Loana Lecomte conquista l'argento, una medaglia cercata e sognata, che segna anche l'uno due della Francia che va a conquistare oro e argento. La bellissima sfida per la medaglia di bronzo si chiude con Puck Pieterse che in puro stile CX riesce a tenere durissimo negli ultimi metri e conquistare forse la più bella medaglia di bronzo degli ultimi anni. Un grande plauso però a Mitterwallner che ha davvero dato super spettacolo. Quinta Alessandra Keller e sesta Evie Richards.
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MARTINA E GRETA
Bellissima gara di Martina Berta che conquista la settima posizione portando una maglia azzurra nella Top10 del mondiale Elite come non si vedeva da Leogang 2020 (argento Lechner proprio dietro a PFP). Ottava l'americana Gwendalyn Gibson, nona una Jolanda Neff mia davvero in gara e a chiudere la Top10 l'altra americana Savilia Blunk.
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«È stata una gara molto dura, il percorso era molto veloce quindi c'era poco tempo per recuperare. Io ho provato a stare davanti con le prime ma dopo 2/3 giri ero veramente stanca. Giovedì allo short track non sono stata molto bene, avevo problemi di stomaco e ieri ero stanca. - ha raccontato Martina Berta a fine gara - Ho cercato di recuperare più che potevo e posso essere soddisfatta di questo settimo posto, non posso recriminarmi nulla. Il passo del gruppettino per il podio era troppo alto e non riuscivo a stare con loro e nel momento in cui mi sono trovata da sola, ovviamente era difficile tenere il ritmo alto, soprattutto nella seconda parte dove stare a ruota avrebbe potuto aiutare parecchio. Ho perso un po' lì ma oggettivamente le altre andavano di più. Il percorso aveva molti punti tecnici e impegnativi e soprattutto nell'ultima parte quando ha iniziato a piovere le paraboliche stavano diventando scivolose, e il terreno non dava molta confidenza.»
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Brava anche Greta Seiwald che chiude nella top 20 mondiale. «È stata una bellissima gara per me. 20° è il mio miglior risultato in coppa XCO di questa stagione quindi sono soddisfatta. Ovviamente si spera sempre di arrivare più avanti, ma vista la stagione sono molto contenta. Sono partita bene e ho avuto un po' di fortuna: partendo dalla terza/quarta fila, mi è andata bene perché ho trovato subito qualche buco e mi sono trovata abbastanza avanti. A metà gara ho perso qualche posizione perché ho avuto problemi allo stomaco e ho tenuto duro solo per la maglia azzurra.»
26ª Chiara Teocchi - «Sono abbastanza soddisfatta, è un risultato in linea con la mia stagione. Ho avuto un po' di sfortuna nel giro di lancio perché non sono caduta ma sono rimasta coinvolta in due cadute, quindi sono passata un po' indietro. Poi ho cercato di impostare il ritmo e recuperare le posizioni che potevo.» 36ª Giada Specia «Stavo molto bene, ho fatto una bella partenza e i primi giri ero in buone posizioni ma purtroppo una caduta davanti a me mi ha ostacolata. Con la caduta ho perso un po' di concentrazione, errore mio, quindi non sono molto contenta della gara, ma è sempre un'emozione essere a un campionato del mondo».
LE INTERVISTE
Pauline PF: «Al momento mi sento davvero felice, è stata una gara davvero dura, non sono partita bene, ma volevo tenere il mio ritmo per tutta la gara. Sono andata full gass in salita e cercavo di recuperare in discesa e questa strategia ha funzionato alla grande. Sono davvero orgogliosa di me stessa perché ho mantenuto fede al mio piano nonostante la brutta partenza, ma mi sono detta che oggi avevo un solo obiettivo. Quando sono arrivata sul tracciato non mi piaceva, non mi sentivo bene a girare su questo percorso, ma ho lavorato mentalmente su questa cosa, prendendo ogni giorno senza pensare a quello dopo e così sono arrivata ad oggi dove non mi sentivo davvero alla grande, ma neanche male, ma sapevo di avere un solo ed unico obiettivo e l'ho inseguito al massimo delle mie possibilità».
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Evie Richards: «Gareggiare in mezzo a questo pubblico è stato davvero pazzesco, sono io che fin dalla partenza mi sono sentita stanca, le mie gambe erano affaticate dallo short track, quindi ho pensato di partire forte per poi cercare di gestire il più possibile. Non potevo fare di più, avrei voluto davvero conquistare una medaglia qui in casa, ma ho dato il 110% e per questo ritengo un oggi una buona giornata per me. La pioggia non ha influenzato il tracciato perché il terreno era ben asciutto, anzi direi condizioni perfette per correre».
Il commento di Mona Mitterwallner, 4ª sul traguardo: «Questo quarto posto fa davvero male, alla fine ero davvero vuota, come sempre non sono partita bene e quello è il mio limite. Ci sto lavorando, ma come sempre sono dovuta risalire dalle retrovie, non riesco ad avere la cattiveria per spingere di lato le altre in partenza. Arrivare a giocarsi il bronzo è stato davvero bellissimo, ma non avevo abbastanza forze alla fine. Il terreno era perfetto, e mi sentivo davvero bene in bici, ho perso questa medaglia davvero solo in partenza».
ORDINE D'ARRIVO
1 FERRAND PREVOT Pauline | Francia 1:24:14
2 LECOMTE Loana | Francia +1:14
3 PIETERSE Puck | Olanda +1:27
4 MITTERWALLNER Mona | Austria +1:31
5 KELLER Alessandra | Svizzera +2:23
6 RICHARDS Evie | Gran Bretagna +2:39
7 BERTA Martina +4:10
8 GIBSON Gwendalyn | USA +4:17
9 NEFF Jolanda | Svizzera +4:22
10 BLUNK Savilia | USA +5:00
20 SEIWALD Greta +7:50
26 TEOCCHI Chiara +8:51
36 SPECIA Giada +10:25
IL MEDAGLIERE
Francia 2 oro, 4 argento
Nuova Zelanda 2 oro
Svizzera 1 oro, 1 argento, 2 bronzo
Canada 1 oro, 1 argento, 1 bronzo
Gran Bretagna 1 oro, 2 bronzo
Danimarca 1 oro, 1 bronzo
Olanda 1 argento, 1 bronzo
Italia 1 argento
Repubblica Ceca 1 bronzo