N1NO SCHURTER È UNA LEGGENDA, CAMPIONE DEL MONDO PER LA Xª VOLTA. LUCA BRAIDOT FANTASTICO BRONZO

Grande rimonta di Tom Pidcock partito dalla retrovie, quando però era in lotta per il bronzo una caduta l'ha escluso dai giochi per una medaglia. Finale incerto fino all'ultimo, battaglia tra N1NO e David Valero. Grande gara di Luca Braidot terzo

Oggi, domenica 28 agosto, nella gara femminile elite del mondiale di Les Gets l'assolo di Pauline Ferrand Prevot, ha riportato la Francia davanti a tutti. Tra gli uomini avevamo analizzato quali potessero essere alcuni degli scenari possibili per il main event del campionato mondiale di mountain bike di Les Gets, l'ultima delle gare in programma, in cui dopo le scelte delle ultime settimane con le assenze dalle ultime prove di Coppa del Mondo o Europei di alcuni atleti per puntare tutto su questa gara.

 


Le due nazionali Svizzera e Francia avevano i favori dei pronostici con due selezioni da mal di testa, ma i cani sciolti in gara erano tantissimi da tenere d'occhio: Pidock, Valero, Vlad Dascalu e Alan Hatherly. L'Italia? Un'altra delle formazioni big, presente con Luca Braidot vincitore di due prove di Coppa del Mondo, il gemello Daniele, il vice campione del mondo 2018 Gerhard Kerschbaumer e Juri Zanotti.

 


Per Pidcock un'altra ardua missione di recupero era prevista, con una partenza dalla sesta fila della griglia mondiale. Non poteva essere al via Mathias Fluckiger come spiegato in questo articolo. Per gli uomini i giri in programma erano 7 su un percorso che è sembrato modificarsi giro dopo giro.

 

 

OCCHI PUNTATI SU PIDCOCK

Partenza a razzo quella dei Nino Schurter il cross country è affare suo e lo dimostra in ogni occasione possibile, partendo dalla prima posizione per approcciare in testa ogni singolo ostacolo del percorso. Tutti però nella prima parte di gara cercavano di guardare dove fosse Pidcock, campione olimpico e campione europeo che come molte vole si è ritrovato a partire con un pettorale alto. Nella prima metà di gara passa dalla 53ª posizione alla 6ª, una gara nella gara, come lo abbiamo già visto con una rimonta strepitosa e una lucidità fuori dalll'immaginario comune.

 

 

TOM SCATENATO, MA BRAIDOT LO TIENE

Sulla salita del terzo giro, un piccolo rallentamento del primo gruppetto con Schurter, Valero, Braidot e Sarrou, permette a Pidders di rientrare su di loro ma non è contento e da subito una menata delle sue, l'unico a capire la mossa è l'azzurro Luca Braidot che legge bene il movimento di Pidcock e chiude su di lui. Sul terreno secco Nino scivola su una curva mentre cerca di chiudere sui due.

 

 

 

VANNO VIA IN QUATTRO E C'È L'AZZURRO

Appena passata la metà di gara tra i nomi di coloro che non sembravano potersi più giocare la maglia iridata è stato l'indiziato numero uno, Thomas Pidcock, che è sembrato macchinoso nelle parti tecniche, poco fresco nelle salite e dopo il magistrale recupero dei primi due giri ha cominciato a fare l'elastico con i primi tre, non è sembrato il Pidcock visto la scorsa settimana o forse ha solo scelto una tattica diversa. 

 

 

Davanti il gigante iberico David Valero si è alternato con Nino Schurter in testa al terzetto con un Luca Braidot che in maniera intelligente rimane passivo. In questa stagione Luca ha sempre dimostrato grande superbia tattica che gli ha permesso i successi in Coppa di Lenzerheide e Vallnord. Nel frattempo radio box ha informato dell'uscita per infortunio di Sam Gaze a causa di una caduta.

 

NINO CORRE SEMPRE E SOLO PER VINCERE

In Val di Sole nel 2021, aveva fatto 9 e pensavamo che Nino Schurter volesse a tutti i costi il record di vittorie in Coppa del Mondo, ma non abbiamo smesso di dimenticare che Nino corre solo ed esclusivamente per vincere e ha preso in mano le sorti della gara dopo il passaggio al 6° giro, lanciandosi alla caccia del 10° titolo mondiale.

 

 

Forse dovremo cominciare ad aspettarci il migliore Nino Schurter nelle prove mondiali, perché da due stagioni ci delizia con prove incredibili quando si tratta di giocarsi una maglia. Pidcock non è più della partita, la scarsa lucidità l'ha indotto a diversi errori che lo portano su un piano più umano e si deve inchinare non solo a Schurter ma anche a Braidot e Valero.

 

 

NINO CORRE SEMPRE E SOLO PER VINCERE

In Val di Sole nel 2021, aveva fatto 9 e pensavamo che Nino Schurter volesse a tutti i costi il record di vittorie in Coppa del Mondo, ma non abbiamo smesso di dimenticare che Nino corre solo ed esclusivamente per vincere e ha preso in mano le sorti della gara dopo il passaggio al 6° giro, lanciandosi alla caccia del 10° titolo mondiale.

 

 

Forse dovremmo cominciare ad aspettarci il migliore Nino Schurter nelle prove mondiali, perché da due stagioni ci delizia con prove incredibili quando si tratta di giocarsi una maglia. Pidcock non è più della partita, la scarsa lucidità l'ha indotto a diversi errori che lo portano su un piano più umano e si deve inchinare non solo a Schurter ma anche a Braidot e Valero.

 

 

UNO SPRINT BRUCIANTE PER ENTRARE NEL BOSCO

Si poteva tifare per David Valero, mai salito sul podio di un mondiale, vincitore della prova di Coppa del mondo di Snowshoe, ma proprio nelle ultime due tornate l'iberico ha fatto proprio il gioco della volpe svizzera Nino Schurter, gli ha lasciato quella posizione con cui Nino ha sempre bruciato chiunque.

 

 

Una prova che è stata imprevedibile tanto quanto quella dello scorso anno in Val di Sole. Nino ha provato a fare la differenza in discesa e sul tecnico ma è stato sull'ultima salita che il 9 volte campione del mondo ha spiegato a David Valero che il cross country olimpico è casa sua, entrando per primo nel bosco per riuscire a prendere la discesa in testa.

 

SCHURTER SENZA LIMITI: IL CAMPIONE

Nessuno potrà mai più immaginare un atleta di mountain bike come è stato Nino Schurter, impossibile trovargli dei limiti, la leggenda della mountain bike torna a confermarsi, con un prodigio della tecnica, un gesto atletico che solo ed esclusivamente lui è capace di sostenere.

 

 

 

 

Un'ora e 21 minuti in testa a dettare leggere, un'ora e mezzo a dimostrare al mondo cosa significa andare in mountain bike. Oggi Nino Schurter all'età di 36 anni ha vinto il 10° titolo di campione del mondo olimpico. La disciplina ha solo un riferimento e anche volendo pensare che Pidcock potesse fare meglio, di Nino ne esiste solo uno.

 

 

«Non ci posso credere sulla linea d'arrivo ho capito di averlo fatto di nuovo. È stata una gara dura e tiratissima e io ho cercato di farla subito dura, ho visto che Pidcock non ha avuto vita facile ad arrivare davanti ed è stata dura fino all'ultimo giro quando sono rimasto da solo con Valero, ho cercato di indurlo in errore, ma sfortunatamente non ha mai sbagliato e in una delle ultime parti tecniche me ne sono andato, da allora ho pensato solo ad andare full gas. Questo posto è magico, ho vinto il mio primo titolo mondiale qui, nel 2004 da junior e ora che sono un po' più vecchio. Ancora non ci credo»

 

 

Tra l'asso svizzero e lo spagnolo David Valero nove secondi: «Ho conquistato una medaglia olimpica e ora una medaglia mondiale non so come potrei essere più felice. mi è mancata un po' di freschezza per stare con Nino»

 

 

LUCA BRAIDOT IMMENSO SALE SUL PODIO

Strepitoso l'approccio alla gara di Luca Braidot, avevamo detto che non era un outsider ma un vero pretendente per questo mondiale, lo aveva dimostrato durante la stagione, e solo all'ultimo giro si è dovuto accontentare. Luca Braidot è tra i più veloci al mondo e ha conquistato un bronzo (+29'') che vale la sua prima medaglia mondiale, Luca è dove deve stare e ne ha dato un'altra magnifica manifestazione.

 

 

«Sono sempre rimasto con i primi, ho dato il massimo ma quando Nino ha aperto all'ultimo giro non ne avevo per avere quel ritmo. Ho provato a rimanere lì nella speranza che si guardassero, però non è stato così. Sono felice perché è la mia prima medaglia a un campionato del mondo. C'è un po' amaro perché la condizione era buona ed era un'ottima occasione ma penso che più di così non potessi fare».

 

 

 

PIDCOCK SUL TRAGUARDO NON SORRIDE

Aspettavano tutti le prodezze del fenomeno delle due ruote, il campione olimpico Tom Pidcock era l'atleta più pericoloso, che nell'ultimo mese ha preparato in maniera ottimale i due appuntamenti che si era prefissato, tra europeo (vinto settimana scorsa) e il mondiale. La sua prova è stata strepitosa, partito dalla sesta fila è riuscito ad arrivare in testa, forse questa volta bruciando più energie del solito, due errori in discesa, un guasto meccanico ma sempre inseguito una medaglia.

 

 

La sua gara è conclusa in 4ª posizione (+1' 29'') ma sotto l'arco del traguardo è passato a bocca chiusa, senza dare il cinque agli spettatori, visibilmente deluso, la maglia che Nino si rimette in dosso per la 10ª volta voleva conquistarla lui. La vera sorpresa di questo mondiale è invece il quinto posto dello svizzero Marcel Guerrini (+1' 40'').

 

I DELUSI DEL MONDIALE

 

È servita una gara intera per capire chi poteva guadagnarsi la maglia di campione del mondo, ma sono bastati tre giri per capire chi non sarebbe stato della partita.

 

 

Nelle prime tre tornate hanno cominciato a saltare come birilli atleti che noi stessi pensavamo potessero caratterizzare la gara maschile di Les Gets, Carod dopo una prima accelerata crolla, così come Dascalu e Colombo, mentre Blevins e Gaze sono stati costretti al ritiro (il neozelandese caduto su uno dei salti doppi).

 

 

Con il morale sotto i tacchi i "bleus" che correvano in casa, sesto Jordan Sarrou e ottavo Victor Koretzky, non certo il risultato che si attendevano i tifosi francesi arrivati in massa a Les Gets.

 

 

GLI ALTRI AZZURRI

Oltre a un immenso Luca Braidot, terzo sul traguardo, Juri Zanotti si è reso protagonista di un'ottima prova al suo primo mondiale da elite, dopo la sfortunata prova nel XCC di venerdì oggi ha stretto i denti ed è rimasto sempre intorno alla top 10 chiudendo poi in 14ª posizione. Daniele Braidot ha concluso in 19ª posizione, mentre Gerhard Kerschbaumer ha chiuso il suo mondiale al 29° posto.

 

 

 

ORDINE D'ARRIVO

1 SCHURTER Nino | SVIZZERA 1:21:13 

2 VALERO SERRANO David | SPAGNA +0:09

3 BRAIDOT Luca | ITALIA +0:29 +0:291:21:42

4 PIDCOCK Thomas | GRAN BRETAGNA +1:29

5 GUERRINI Marcel | SVIZZERA +1:40

6 SARROU Jordan | FRANCIA +2:04

7 HATHERLY Alan | SUDAFRICA +2:11

8 KORETZKY Victor | FRANCIA +2:37

9 COLOMBO Filippo | SVIZZERA +2:49

10 CINK Ondrej | REPUBBLICA CECA +2:51 

 

14 ZANOTTI Juri | ITALIA +3:28

19 BRAIDOT Daniele | ITALIA +4:28

29 KERSCHBAUMER Gerhard | ITALIA +5:40

 

IL MEDAGLIERE (SOLO XCO, XCE, XCC)

Svizzera 3 oro, 5 argento, 2 bronzo

Francia 3 oro, 1 argento, 1 bronzo

Italia 1 oro, 1 argento, 1 bronzo

Germania, Nuova Zelanda 1 oro

Olanda, Spagna 1 argento

USA 3 bronzo

Polonia, Danimarca  1 bronzo

 

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