ITALIA D'ARGENTO AI CAMPIONATI DEL MONDO DI TEAM RELAY VINTI DALLA SVIZZERA

Lo sanno tutti, nello sport vince chi arriva per primo al traguardo. Puoi avere anche un minuto e mezzo di vantaggio a 2 giri dalla fine e tornare a casa senza medaglie, è successo oggi ai padroni di casa. Grande prova del sestetto azzurro che chiude alle spalle dei rossocrociati con un gap di soli sei secondi.

Les Gets (Francia) - I campionati del mondo di mountain bike 2022 sono ufficialmente iniziati oggi, mercoledì 24 agosto, alle 12:30 con la tanto attesa prova di apertura, l'unica prova a squadre della rassegna iridata, quella del team Relay (XCR). La staffetta a squadre dove corrono sei riders, due juniores, due under 23 e due elite.

 

I campioni del mondo in carica erano i padroni di casa che l'anno scorso in Val di Sole avevano regolato gli Stati Uniti e la Germania. Niente podio per le altre due "corazzate" del team Relay, Italia e Svizzera, le due nazioni che insieme ai galletti si sono divisi gli ori nelle ultime dieci rassegne, cinque per la Francia, tre per i rossocrociati, due per gli azzurri (2012, 2013). E dalla prima edizione, quella corsa nel 1999 a Are (Svezia) sono queste tre nazioni alpine che hanno vinto 16 delle 23 medaglie d'oro.

 

Grafica ©UCI

 

Oggi all'ora di pranzo in una competizione con 18 squadre al via, la Francia puntava al tris, dopo i successi prima a Leogang e poi in Val di Sole, la Svizzera che nei tre anni precedenti aveva dettato legge puntava in alto schierando come ultimo frazionista N1NO Schurter mentre l'Italia di Mirko Celestino schierava il meglio del fuoristrada azzurro con Luca Braidot come apripista e Simone Avondetto come ultimo frazionista. Nella mischia c'erano anche altre squadre forti come quelle di Germania, Danimarca e Stati Uniti.

 

Photo ©Swiss Cycling

 

PRIMO GIRO: ITALIA AL COMANDO CON LUCA BRAIDOT

La gara è iniziata alle 12.30 in punto in una bella giornata con circa 22°, mentre gli altri cinque frazionisti si scaldavano sui rulli e vista la calda giornata, sotto gli ombrelli del personale delle loro nazionali, la tensione era altissima per chi aveva il compito di fare da apripista. L'Italia a differenza delle altre big ha deciso di schierare l'atleta più forte come primo frazionista. Quindi il compito che aveva Luca Braidot era quello di accumulare il più ampio vantaggio possibile.

 

Photo ©UCI MTB

 

L'ha portato a termine portando l'Italia a condurre il mondiale di team Relay con 21 secondi di vantaggio sugli Stati Uniti che schieravano anche loro un elite, Christopher Blevins a ruota avevano la Francia (Boichis) poi dopo qualche secondo sono passati Belgio (Michels) e Svizzera (Lillo). Queste tre nazioni schieravano tutte un ragazzo Under 23.

 

 

SECONDO GIRO: LA FRANCIA SI PORTA AL COMANDO, AZZURRI QUINTI

Dopo aver toccato sulla spalla il secondo frazionista azzurro, la grande responsabilità è passata dal friulano allo juniores Marco Betteo. La gara è cambiata al comando e con un grande vantaggio si è portata la squadra padrone di casa grazie ad una grande frazione dello juniores Alexandre Martins. La Francia è passata con 19 secondi di vantaggio sulla Danimarca seguita a ruota dalla Nuova Zelanda, 24'' sugli USA mentre Betteo è passato dopo 35''. Dietro molto vicina aveva la Svizzera.

 

Photo ©Michele Mondini - FCI

 

TERZO GIRO: LECOMTE ALLUNGA, BERTA RIPORTA SOTTO L'ITALIA, SECONDA

Nella parte centrale della staffetta a squadre tutte le nazionali schieravano le ragazze. Il compito di rimontare per l'Italia nella terza frazione era affidato a Martina Berta che ha passato con facilità Nuova Zelanda e Danimarca ma anche l'americana Madigan Munro. Davanti c'era l'imprendibile Loana Lecomte che chiudeva la sua frazione con un vantaggio di 43'' sull'Italia e di 1' 04'' sull'Olanda grazie a Puck Pieterse. La Svizzera era quarta.

 

Photo ©Michele Mondini - FCI

 

QUARTO GIRO: DIETRO IL MISSILE FRANCESE LINE BURQUIER IL VUOTO, ITALIA TERZA

La Francia voleva aumentare ancora il divario, hanno infatti lanciato nella mischia Line Burquier, esile ma in grado di scaricare un numero impressionante di Watt sui pedali. Stiamo parlando del nuovo talento della mtb transalpina che in Coppa del Mondo quest'anno ha dettato legge. Il compito affidato da Mirko Celestino a Valentina Corvi era quello di cercare di contenere il gap e di mantenere la seconda posizione.

 

Photo ©Michele Mondini - FCI

 

Ce la metteva tutta ma da dietro veniva sorpassata dalla Svizzera che schierava la sua Under 23 Ronja Blöcklinger. Per la prima volta in questo mondiale di team Relay le prime tre posizioni erano occupate dalle tre nazionali che nella storia di questa specialità si sono dimostrate le più forti: in fuga la Francia, dietro un distacco abissale, Svizzera a un minuto e mezzo e Italia a 2' e 10''. Dietro a mezzo minuto avevamo gli yankee.

 

QUINTO GIRO: LA SVIZZERA PASSA LA FRANCIA

Gli ultimi due frazionisti azzurri erano due Under 23. La quinta a scattare è stata Giada Specia, la Francia schierava la frazionista più debole del sestetto, Tatiana Tournut, una juniores, anche la Svizzera ha lanciato nella mischia una ragazza della stessa categoria, Anina Hutter. La corsa aveva una svolta, tutto il vantaggio accumulato dai galletti si scioglieva come la neve al sole, ad un giro dalla conclusione al comando c'erano i rossocrociati e tutto era ancora possibile perchè c'erano quattro squadre nel giro di pochi secondi.

 

Photo ©Michele Mondini - FCI

 

Grazie ad una grandissima frazione della Specia l'Italia inseguiva la Svizzera con un gap di soli 7 secondi, quindi c'erano gli USA a 15''. A oltre un minuto e in lotta per il bronzo c'erano Danimarca e Olanda. Sparita la Francia (pare che la Tournut in seguito ad una caduta abbia perso la sella) che era settima con un gap di 2 minuti.

 

 

SESTO GIRO: SI DECIDONO LE MEDAGLIE

Il compito di Jordan Sarrou era improbo, recuperare un minuto e quarantacinque secondi per sperare almeno nel bronzo per il galletti padroni di casa, missili per quattro giri, spariti nel quinto.

 

Photo ©Michele Mondini - FCI

 

La Svizzera aveva l'oro nel cassetto visto che l'ultimo rider a partire è stato N1NO Schurter, la grande responsabilità che aveva sulle spalle l'azzurro Simone Avondetto era quella di portare a casa in Italia la medaglia d'argento tenendo a bada il campione a stelle e strisce Riley Amos.

 

Photo ©UCI MTB

 

Non ci sono stati colpi di scena, quindi la Svizzera con il suo sestetto dopo tre anni è tornata ad indossare la maglia di campione del mondo. In soli 15 secondi sono arrivate le prime tre squadre, Avondetto ha permesso all'Italia di mettersi al collo una bellissima medaglia d'argento.

 

Photo ©Michele Mondini - FCI

 

Il piemontese è arrivato a soli sei secondi da N1no rallentato da una foratura, terzi gli Stati Uniti. Quarta la Danimarca quinta una delusissima Francia che ha iniziato nel peggiore dei modi il mondiale che corre in casa.

 

Photo ©UCI MTB

 

COSA HA DETTO CELESTINO E GLI AZZURRI

«Avevamo detto di avere una staffetta di alto livello. Sono veramente contento perchè iniziare bene porta morale a tutta la squadra, è stata una gara con molti colpi di scena, uno su tutti, quello della Francia. Erano nettamente in testa, ma la ragazza juniores in una caduta ha perso la sella. La Svizzera ha avuto la foratura con Nino Schurter e anche noi abbiamo avuto la nostra. Marco Betteo ha perso tempo a causa di una caduta della catena.»

 

Photo ©UCI

 

«Ci abbiamo creduto fino alla fine e siamo andati vicinissimi all'oro al termine di una gara bellissima», dice entusiasta Valentina Corvi. «Non nego che sentissi questo debutto, ma lo staff e i miei compagni di squadra mi hanno aiutata a gestire le emozioni. Per questo salire sul podio, con tutta la squadra, è stato meraviglioso».

 

Photo ©Michele Mondini - FCI

 

«È stata una prova di grande spessore, abbiamo una bella squadra. - racconta Giada Specia - All'inizio abbiamo avuto qualche problema ma siamo sempre riusciti a stare in buone posizioni, c'è stata la sfortuna della Francia però alla fine poteva capitare a loro ma anche a noi. Quindi è giusto così come è finita. Simone Avondetto è stato bravo a mantenere la posizione considerando che davanti aveva Nino Schurter.»

 

ORDINE D'ARRIVO

1. Svizzera 1:05:50

2. Italia +0:07

3. USA +0:15

4. Danimarca +1:19

5. Francia +1:35

6. Olanda +2:13

7. Canada +2:28

8. Gran Bretagna +2:31

9. Repubblica Ceca +3:17

10. Germania +3:45

 

IL PROGRAMMA

 

Giovedì 25 agosto

 

15:00 Donne Junior (XCO)

17:00 Junior maschile (XCO)

 

Venerdì 26 agosto

 

10:00 e-MTB XCO femminile

11:30 e-MTB XCO maschile

17:00 Short Track femminile (XCC)

17:45 Short Track maschile (XCC)

 

Domenica 28 agosto

 

09:00 Donne Under 23 (XCO)

10:45 Under 23 maschile (XCO)

13:30 Donne elite (XCO)

15:15 Elite maschile (XCO)

 

 

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