CHRIS BLEVINS OLTRE L'UMANO: HA GAREGGIATO 5 GIORNI SU 5 PER ONORARE L'IRIDE

Il 23enne di Durango ha corso tutti i giorni, cinque. Da martedì a sabato in quattro discipline e si è portato a casa 3 medaglie. Ha corso con tre diverse bici: front, full, ebike

L'anno scorso quando lo Specialized Racing aveva deciso di rivoluzionare la squadra ingaggiando Sarrou, Kerschbaumer, Frei e Stigger aveva lanciato un'ancora di salvezza a due suoi rider che fino al 2020 avevano vestito la divisa con la grande S. Aveva dirottato Haley Batten e Christopher Blevins alla loro squadra satellite più forte, la britannica Trinity Racing, l'ex formazione nella quale militava Tom Pidcock, la squadra nella quale da quest'anno corre la nostra Chiara Teocchi.

 

 

"Chris" Blevins", (Durango - Colorado) 23 anni compiuti il 14 marzo, si immaginava un'annata difficile. Primo anno tra gli elite in una nuova squadra, che purtroppo per lui non era più il team ufficiale di "Specy" e poi doveva completare gli esami universitari. Il primo obiettivo che ha raggiunto è stato quello di laurearsi in giugno alla California Polytechnic State University poi è arrivato ai Campionati del Mondo con la mente libera, non aveva grandi pressioni.

 

 

Nessuno gli chiedeva il risultato, probabilmente per questo motivo, fregandosene della stanchezza che avrebbe potuto pregiudicare i risultati delle gare successive, selezionato dalla nazionale degli U.S.A., si era iscritto a tre gare: XCC (giovedì), E-MTB XCO (venerdì) e naturalmente XCO (sabato).

 

 

Poi ci ha messo del suo anche il C.T degli yankee, essendo il più forte rider degli "States" l'ha inserito come primo frazionista del sestetto che avrebbe dovuto correre il mercoledì la gara del team Relay. Quindi aveva un calendario fittissimo, una gara al giorno per quattro giorni consecutivi. Una vera e propria follia. Anzi, no, in realtà il martedì ha dovuto partecipare alla batteria per accedere alla finale dello Short Track, quindi, ha corso 5 volte, tutti i giorni da martedì a sabato. 

 

 

Una lucida follia che alla fine gli ha dato ragione, si è portato a casa tre medaglie, grazie all'UCI che ha inserito nel programma dei mondiali, tre anni fa la e-MTB XCO e quest'anno l'XCC. Chris si è preso la prima, quella d'argento, il mercoledì nella staffetta a squadra. Era il primo frazionista.

 

 

 

Il giovedì, dopo 29 ore, ha partecipato alla finale dello Short Track partendo fortissimo. Si è trovato subito nel gruppo al comando, è riuscito a stare sempre davanti fino all'ultima curva. L'ha imboccata per primo, questo gli ha permesso di vincere lo sprint con una certa scioltezza. Al collo si è messo una medaglia più preziosa di quella del giorno prima, questa volta era d'oro.

 

 

Gli mancava solo la medaglia di bronzo che si è portato a casa venerdì pomeriggio gareggiando con l'elettrica, la Turbo Levo. Non sappiamo dove abbia trovare il tempo per provarla. Il terzo posto è arrivato nel finale, quando è riuscito a sorpassare lo svizzero Joris Ryf, uno che partecipa regolarmente alle World Electric Series.  

 

 

Il "tour de force" lo ha completato sabato pomeriggio partecipando all'ultima gara dei mondiali, la prova cross country elite. L'ha chiusa al 18° posto dietro al nostro "Gerry".

 

 

Al termine di questa edizione dei Campionati del Mondo di MTB gli Stati Uniti si sono portati a casa tre medaglie, tutto merito di un solo rider: Christopher Blevins. Certo, l'argento nel team Relay va condiviso con gli altri cinque staffettisti.

 

Che dire, tanto di cappello, è chiaro che il 23enne americano non ha sentito la fatica ed ha dimostrando che quando si ha la gamba tutto diventa possibile, facendo cose che atleti e preparatori definirebbero follie. Correre cinque giorni consecutivamente, in sella a tre differenti bici (S-Works Epic HT, S-Woks Turbo Levo, S-Works Epic) e riuscire a tornare a casa con 3 medaglie. 

 

Christopher ha avuto il coraggio di osare e gli Dei della Val di Sole questa settimana erano dalla tua parte. Chapeau!

Altre News