Nino Schurter è vivo, e ruggisce ancora! È Campione del mondo di mtb per la nona volta!

Gara dominata dall'inizio alla fine da N1NO e Mat Fluckiger che si sono giocati l'oro fino all'ultima curva. Dopo un anno di pausa e un 2021 a secco, Schurter torna ad essere il numero 1. Gran gara di Victor Koretzky terzo. Gli azzurri non riescono a incidere

Daolasa di Commezzadura (Trento): L'ultimo colpo di cannone, quello più potente, ai campionati del mondo di mountain bike cross country della Val di Sole è stato sparato con qualche minuto di ritardo, rispetto alle previste 15:45. Il tutto in diretta sia su RAISport che Red Bull TV, invece sul percorso il pubblico con il Green Pass era numerosissimo e rumorosissimo.

 

 

IL PERCORSO TEATRO DELLA SFIDA IRIDATA

Val di Sole come sempre ha presentato il suo miglior percorso per questo mondiale. Al 90% è rimasto uguale agli anni passati, con solo una piccola aggiunta nella parte sinistra. La prima parte era caratterizzata da una lunga salita scorrevole e veloce che portava però ad entrare nella parte inedita del tracciato, un tratto completamente naturale che seguiva la conformazione del terreno.

 

 

Passaggi lenti e con continui cambi di pendenza che costringevano i biker a rimanere sempre concentrati e a non poter mai prendere un po' di respiro. Da lì si entrava nella prima discesa, veloce che passava dentro al tracciato 4X. Un'ampia asola su terreno scorrevole permetteva di riprendere fiato prima di attaccare la seconda durissima salita e trovarsi all'inizio della discesa con rock garden e salto, non alto, ma che si prende a piena velocità, quindi dove serve avere molto controllo in fase di atterraggio. Gli ultimi 400 metri erano in pianura, su prato, una grande U che porta al traguardo.

 

Un tracciato come sempre molto completo che esaltava i rider tecnici, reso forse ancora più duro dal fatto che era molto secco e polveroso, cosa che in alcuni tratti rendeva difficile vedere se si era in gruppo e anche respirare tutta quella polvere non era certo piacevole.

 

 

DUE DEI ASSENTI, MONDIALE PER RIDER 

Le nuvole giravano sopra Commezzadura da questa mattina, ma a parte 4 gocce sparse durante la gara femminile, sembrava che la pioggia volesse risparmiare quest'edizione dei campionati del mondo 2021. Oggi mancavano due big, il campione olimpico Tom Pidcock impegnato con la Ineos Grenadier alla Vuelta e Mathieu Van der Poel costretto a dare forfait a causa del mal di schiena che lo ha spinto a rinunciare a partire lunedì nel Benelux Tour.

 

La loro assenza ha lasciato campo libero ai rider nativi, con N1NO Schurter che caricatissimo è sceso in pista speranzoso di cancellare in un colpo solo le ultime due stagioni e tornare di nuovo sul tetto del mondo, Mat Flückiger permettendo, il suo connazionale che quest'anno lo ha sempre bastonato.

 

LA GARA È INIZIATA

 

Nel giro di lancio sono partiti fortissimi i rider che di solito riescono subito a scaldare i motori, alla fine dello start loop al comando c'erano il brasiliano Henrique Avancini, il ceco Ondrej Cink e il francese Victor Koretzky. Dietro uno dopo l'altro sfilavano tutti gli altri. Appena la corsa iridata è entrata sul percorso è scattato N1NO Schurter, tra una whippata e l'altra alla fine del primo giro era al comando insieme a altri sei corridori. 

 

 

I suoi connazionali Colombo e Flückiger, Cink, Avancini, Koretzky e il rumeno del team Trek Pirelli Dascalu. Lontani gli azzurri, nonostante l'incitamento dei tifosi: 17° Nadir Colledani, 22° e 23° i gemelli Daniele e Luca Braidot, 31° Gerry. 

 

 


 

LA SVIZZERA ATTACCA

Nel secondo giro la Svizzera ha attaccato, N1NO e "Mat Flück" hanno aperto il gas e hanno concluso la polverosa tornata con poco più di mezzo minuto di vantaggio sugli altri riders che erano diventati sei, perchè a loro si era accodato il tedesco Maximilian Brandl.

 

 

Una sola maglia azzurra tra i primi 20 corridori, sempre quella del friulano Colledani (17°).

 

 

TERZO GIRO E QUARTO GIRO

Dopo tre giri i due fuggitivi hanno incrementato il loro margine di vantaggio su chi li inseguiva. Dietro si sono mosse le acque, Cink ha preso con decisione la terza posizione staccando gli avversari. Dascalu e Koretzky erano quarto e quinto a 51 secondi. A poco più di un minuto c'era un serpentone di sette corridori compresi i francesi Carod, Griot, Philipp e il sudafricano Hatherly.

 

 

Nel giro successivo mentre N1NO e Flückiger di comune accordo hanno gestito il loro vantaggio, il primo sapeva che l'aspettava al traguardo la figlia Lisa.

 

 

Dietro Cink è stato agganciato da Koretzky. Brandl e Dascalu pedalavano in quinta e sesta posizione. Cambio tra gli azzurri, in questa fase della gara il migliore era Gioele Bertolini (18°). 

 

SUONA LA CAMPANA, L'ULTIMO SFORZO, LE MEDAGLIE STANNO PER ARRIVARE

Dopo poco più di un'ora si è iniziato a sentire il rumore della campana che annunciava ai rider l'inizio del sesto giro, l'ultimo, quello che rappresentava l'ultimo sforzo, prima di potersi mettere al collo le medaglie. In diretta si era visto Ondrej Cink messo K.O. dal cambio, non riusciva più ad azionarlo dal comando, probabilmente a causa di una caduta. Medaglia di bronzo virtuale era Koretzky (+44''), a 1' 07'' seguivano insieme Dascalu e Brandl.

 

 

 

Finale al cardiopalma, il vecchio leone Nino Schurter ha lasciato davanti Mathias Flückiger e poi sul ponte prima del traguardo l'ha passato a una velocità doppia e si è presentato sul rettilineo dell'arrivo già certo di aver in tasta la medaglia d'oro.

 

 

Così è stato, dopo la pausa del 2020 e un 2021 fino ad oggi senza allori, il vecchio leone N1NO a 35 anni in sella alla sua nuova Scott Spark RC è riuscito a dare una zampata che gli è valsa il nono titolo mondiale da elite. Il suo tempo finale: 1 ora 22 minuti 25 secondi.

 

 

"Oggi qui in Val di Sole mi sentivo davvero bene, gara perfetta dall'inizio. Siamo andati via insieme fino agli ultimi 2 giri, poi la battaglia è iniziata. Nell'ultimo giro ero stanco e facevo fatica a tenerlo, ma quando ho visto che anche lui non riusciva a cambiare marcia ho provato ad attaccarlo in discesa, ma non sono riuscito a passare. Ho così deciso di giocarmi le carte nell'ultima curva. Mi ero fatto tante domande sul fatto di essere ancora capace a vincere, per questo motivo ora fa molto piacere essere tornato."

 

 

Che delusione per "Mat" Flückiger non era mai andato forte come quest'anno, lui che non è più un ragazzino visto che ha 32 anni. In testa in Coppa del Mondo, quest'anno aveva regolarmente messo al tappeto N1NO che però nel giorno più importante dell'anno, dopo Tokio, in un colpo solo l'ha messo al tappeto. Rischia di passare come l'eterno secondo. Basta rileggere le classifiche di Mont-Sainte Anne 2019, Leogang 2020 e Val di Sole 2021.

 

 

 "Ho provato a giocarmi le mie carte, ma alla fine non avevo lo spunto giusto, sono contento della mia prestazione comunque. Forse nell'ultima discesa ero un po' troppo confidente di arrivare all'arrivo, ma Nino ci ha provato in un punto in cui non credevo. Sono contento per la Svizzera e per la mia gara, ma naturalmente dispiaciuto per non aver vinto".

 

 

Una bella soddisfazione se l'è tolta Victor Koretzky, che non è più un ragazzino, anche per lui gli anni passano, adesso ne ha 27. Si porta in Francia la medaglia di bronzo, di 1' e 14'' il suo distacco dai primi due. "Sono super contento di essere qui con questo terzo posto. Loro hanno attaccato fin dall'inizio, ma per me è stato diverso, ho sempre pedalato con il mio ritmo per cercare di non andare oltre le mie possibilità".

 

 

 

 

Grande gara del campione di Romania Vlad Dascalu, il rider che corre in Italia con il team Trek Pirelli, per lui un quarto posto, nel finale è riuscito a staccare il tedesco Max Brandl vera e propria sorpresa a questi mondiali della Val di Sole che ha fatto rinascere Sam Gaze. Sesto posto per il neozelandese. 

 

 

SOTTO TONO GLI ITALIANI

Alla fine il tanto criticato "Gerry" che come al solito ha avuto bisogno di carburare, è stato ancora una una volta l'atleta con la maglia azzurra che per primo a tagliato il traguardo. 17° a 3 minuti e 41 secondi da Re N1NO, atleta con quale battaglia nel 2018 e 2019.

 

 

Ventesimo Gioele Bertolini, 23° Nadir Colledani, 38° Daniele Braidot, 66° Alessio Agostinelli, 67° Luca Braidot. Purtroppo nemmeno la presenza del pubblico è riuscita a dare una spinta in più ai nostri ragazzi. Ci riproveremo l'anno prossimo.

 

ORDINE D'ARRIVO ELITE MASCHILE (91 PARTENTI)

1. SCHURTER Nino | SVIZZERA 1:22:25

2. FLUECKIGER Mathias | SVIZZERA +0:02

3. KORETZKY Victor | FRANCIA +1:14

4. DASCALU Vlad | ROMANIA +1:42 

5. BRANDL Maximilian | GERMANIA +1:49

6. GAZE Samuel | NUOVA ZELANDA +2:36 

7. AVANCINI Henrique | BRASILE +2:36 

8. HATHERLY Alan | SUDAFRICA +2:37

9. COLOMBO Filippo | SVIZZERA +2:37 

10. VADER Milan | OLANDA +2:41 

 

17. KERSCHBAUMER Gerhard +3:41

20. BERTOLINI Gioele +4:00

23. COLLEDANI Nadir +4:30 

38. BRAIDOT Daniele +6:36
66. AGOSTINELLI Alessio +11:58
67. BRAIDOT Luca a 1 giro

 

IL MEDAGLIERE

Francia 4 oro, 3 argento, 2 bronzo

Svizzera 3 oro, 1 argento, 3 bronzo

Stati Uniti 1 oro, 1 argento, 1 bronzo

Gran Bretagna, Austria 1 oro, 1 argento

Cile 1 oro

Italia 1 argento, 1 bronzo

Colombia, Brasile, Olanda  1 argento

Germania 3 bronzo

Svizzera, Danimarca 1 bronzo

 

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