Il mondiale cross country ritorna in Svizzera per la quarta volta

Tra 20 giorni inizierà la quattro giorni iridata, per gli svizzeri correre in casa è un incubo. Per loro vincere nella loro terra è un tabù, vi ricordate nel 2011? "Jarda" battè Nino.

di Redazione, mar 14 ago 2018 15:10

Dopo aver accontentato il resto del mondo andando a Cairns in Australia, il circus del movimento cross country, quest'anno ritorna nel vecchio continente che non è stato la sua culla ma è quì in Europa che è diventato grande, non a caso ha il maggior numero di praticanti.

Il campionato del mondo XCO si correrà a Lenzerheide ininterrottamente da giovedì 5 a sabato 8 settembre, quelli del DH gareggeranno invece domenica. Due settimane prima, l'ultimo week end di agosto, ci sarà l'ultimo grande appuntamento pre - mondiale, la finale di Coppa del Mondo in programma in Francia a La Bresse.

LENZERHEIDE

Sarà la quarta volta che gli svizzeri allestiranno la massima rassegna irididata. Dal 1990 (Durango) ricordiamo Château-d'Oex (1997), Lugano (2003) e Champéry (2011). Nessun'altra nazione ha avuto assegnati tanti mondiali: Stati Uniti, Italia ed Australia sono ferme a 3 eventi.

Lenzerheide è una località che conosciamo molto bene perchè negli ultimi anni ha ospitato la Coppa del Mondo, da Milano ci vogliono 3 ore per raggiungerla. Per essere precisi Lenzerheide che è una rinomata stazione sciistica è una frazione del comune di Obervaz nel cantone dei Grigioni.

LA STORIA CI DICE CHE PER GLI SVIZZERI LA VITTORIA IN CASA E' UN TABU'

Si trova a solo mezz'ora di strada da Coira (Chur) dove abita Nino Schurter che come ha detto lo scorso inverno in una intervista, sente moltissimo la pressione mediatica per questo evento che in Svizzera è molto sentito. Ed ha ragione perchè vincere nella loro tana sembra un tabù che prima o poi dovranno sconfiggere. Nel 1997 fu un trionfo italiano con Hubert Pallhuber e Paola Pezzo, nel 2003 toccò al belga Meirhaege e alle tedesca Sabine Spitz. In entrambe queste edizioni nessuno svizzero/a riuscì a salire sul podio tra gli elite.

L'ultima volta nel fango di Champéry (2011) se vi ricordate ci pensò "Jarda" a rompere le uova nel paniere a Schurter che si dovette accontentare della piazza d'onore. E tra le donne? Pendrel, Wloszczowska e terza la nostra Eva Lechner.

L'incubo rossocrociato era proseguito anche due anni dopo quando Berna ospitò gli Europei 2013. N1NO prese l'argento, lo battè Julien Absalon e il Prorider si prese l'argento. Tra le donne elite andò anche peggio, nessuna medaglia.

LENZERHEIDE