Al Campionato del mondo di Team Relay Nino regala alla Svizzera il primo oro

L'Italia dopo due frazioni con Luca Braidot e Juri Zanotti era al comando poi però le cose sono cambiate. Abbiamo chiuso al sesto posto. L'argento è stato deciso allo sprint.

Oggi a Cairns nel Queensland ossia nel nord dell'Australia sono finalmente iniziati i campionati mondiali di mountain bike. Orari inconsueti per chi voleva seguire la corse dall'Italia per la questione del fuso orario. Partenza in pieno pomeriggio e sotto il caldo sole australiano alle 15:00 che però corrispondono alle 7:00 di mattina in Italia, infatti c'è una differenza di 8 ore.

 

 

Oro conquistato dalla solita Svizzera che l'ha agguantato proprio nell'ultima frazione con NIno Schurter, l'argento si è deciso allo sprint al termine di una gara molto equilibrata. Solo 10 secondi hanno diviso la medaglia d'argento dal sesto posto azzurro.

 

 

La gara

E' partita forte la Nuova Zelanda con Sam Gaze che in 12' 05'' ha completato il primo dei cinque giri al comando, alle sue spalle a 3 secondi c'era un biker con maglia bianca e calzoncini azzurri ed era Luca Braidot, l'elite scelto dal C.T. Mirko Celestino per questa prova d'apertura del mondiale. A 10 secondi Danimarca (Castersen Fini), Francia (Sarrou) e Stati Uniti e sesta a mezzo minuto la Svizzera con l'under Colombo.

 

Luca Braidot al mondiale

 

Luca Braidot ha passato il testimone al nostro juniores Juri Zanotti che è stato bravissimo perché nella sua frazione ha portato l'Italia al comando, alle sue spalle c'erano Danimarca (Andersen) a 7'', Nuova Zelanda (Cruise) a 13'' e Francia (Azzaro). La Svizzera con lo junior Roth perdeva due posizioni scalando in settima posizione a 54'' ma era tutto programmato, la corsa era ancora lunga.

 

 

Alla vigilia nessuno se lo sarebbe aspettato ma alla fine di 3 dei 5 giri al comando c'era il Canada che nelle prime 3 frazioni aveva deciso di schierare tutti i maschi, lo portava in testa  lo junior Jones. Le superpotenze della specialità ossia Francia, Italia, Danimarca e Svizzera invece hanno fatto scattare le loro più forte frazionista donna. Passavano praticamente insieme, dopo 46 secondi la Prevot Ferrand seguita da una ritrovata Eva Lechner e da Annika Langvad. I rossocrociati erano sempre settimi con Sina Frei ma a soli 25 secondi dall'argento e mancavano ancora due frazioni.

 

Grazie a Catharine Pendrel i rosso-bianchi canadesi mantenevano la testa del mondiale Team Relay al suono della campana che annunciava la partenza dell'ultimo dei 5 frazionisti. Per la verità incrementava il vantaggio portandolo a 1 minuto e i sogni di medaglia a quel punto erano legittimi. Dietro le carte di rimescolavano, grande recupero di Jolanda Neff che portava i rossocrociati in seconda posizione. Poi dopo una manciata di secondi, una dietro l'altra passavano Danimarca (Degn), Francia (Gerault), USA (Davison) e la nostra Martina Berta rallentata da una caduta.

 

 

Come previsto con la maglia rossocrociata partiva come un proiettile Nino Schurter, l'uomo da molti definito invincibile. Recuperava tutto il gap ed andava a vincere regalando a sè stesso ed alla Svizzera l'ennesima medaglia d'oro.

 

 

Argento alla Danimarca che dopo l'ottima prova all'europeo sale sul secondo gradino del podio. Dopo 24 secondi Simon Andreassen è arrivato in prossimità dell'arrivo insieme all'under 23 francese Perrin Garnier che ha battuto allo sprint. Quindi bronzo della Francia che aveva dominato le ultime 3 edizioni del mondiale team Relay.

 

 

 

Quarta a brevissima distanza una sorprendente Gran Bretagna arriva al traguardo con a ruota americani e noi italiani che abbiamo corso l'ultimo giro con Nadir ColledaniQuindi dopo il terzo posto all'Europeo, oggi al mondiale chiudiamo sesti in una gara con 5 frazionisti che è sempre un terno al lotto. Tra noi e il bronzo una differenza di soli 10 secondi.

 

Il commento del CT Mirko Celestino: "Sono contento perché i ragazzi si sono messi in gioco e hanno lottato fino alla fine per salire sul podio. A parte la Svizzera, le altre Nazionali che ci hanno preceduto erano lì a tiro, il podio era alla nostra portata... Una piccola caduta di Martina e alcuni rallentamenti nelle fasi di sorpasso nei single-track ci hanno penalizzato, rallentando il recupero di Colledani. Niente rammarico comunque perché i ragazzi hanno dato tutti il massimo e nei prossimi giorni, con questa determinazione, sono certo che faranno bene!"

 

 

La delusione di Martina Berta la leggiamo sul suo post su Instagram: "La foto dice tutto... dispiaciuta per la mia caduta di oggi ma chiudiamo comunque in 6ª posizione! Grazie ai miei compagni di staffetta, a tutti gli altri ragazzi della nazionale e a tutto lo staff per il sostegno.. siamo un bel gruppo, oggi l'abbiamo dimostrato, ed è fantastico poter contare su di voi sempre, nel bene e nel male! Grazie". (Photo ©kenophotografie)

 

Invece Luca Braidot ha detto: "Un sesto posto finale che ci lascia con un po' di amaro in bocca per un podio a pochi secondi ma la consapevolezza di aver dato tutto e di essercela giocata fino all'ultimo."

 

Martina Berta a Cairns

 

Per pura curiosità il miglior tempo sul giro non è solo quello di Nino Schurter (11:59), perchè alla sua stessa velocità ha pedalato il neozelandese Anton Cooper, terzo Manuel Fumic (12:02). Il più rapido dei nostri è stato Luca Braidot che ha chiuso la prima frazione in 12:08, sesto tempo assoluto. In gara con la Colombia c'erano Jhonnatan Botero Villegas e Yosiana Fareidy Quintero Pineda, ultima tra le diciotto nazioni partite (la Spagna si è ritirata).

 

 

Giovedì sarà il giorno degli juniores Edoardo Xillo, Juri Zanotti, Marika Tovo e Giada Specia.

 

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Ordine d'arrivo Team Relay

1. Svizzera 1:05:08

2. Danimarca 1:05:32

3. Francia 1:05:32

4. Gran Bretagna 1:05:38

5. Stati Uniti 1:05:40

6. ITALIA 1:05:42

7. Germania 1:06:53

8. Nuova Zelanda 1:07:31

9. Ungheria 1:07:54

10. Canada 1:07:58

 

Medagliere

Svizzera 1 oro

Danimarca 1 argento

Francia 1 bronzo

Prossimo appuntamento giovedì 7 settembre

13:00 | 5:00 in Italia: Donne Junior
15:00 | 7:00 in Italia: Junior

 

 

Photo ©UCI MTB | UCIMTBAustralia | EGO - Promotion

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