Mentre i 16 azzurri sono già partiti per l'Australia, facendo scalo ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), consultando il sito di SWE Cycling, la federazione svedese, abbiamo avuto la conferma di quanto vi avevamo già anticipato. A Cairns nel Queensland, Jenny Rissveds non potrà vedere la più grande barriera corallina del mondo ma nemmeno correre agli UCI mountain bike World Championships.
La Svezia ai mondiali ci va con solo 4 biker: Saga Molin (Junior); Joel Burman (U23); Ida Jansson (U23) e Emil Linde (Elite).
Oltre alla Rissveds non ci sarà nemmeno Alexandra Engen, l'altra elite nota a livello internazionale in quanto corre in Germania con il Ghost Factory team. Le stesse due atlete che la nazionale vichinga non ha convocato per gli Europei di Darfo Boario Terme. Non hanno firmato l'accordo che a quanto pare POC ha con la nazionale che prevederebbe per gli atleti l'uso obbligatorio di casco ed occhiali del marchio svedese. Come vi avevamo già raccontato, le top rider vivono dello stipendio pagato dalle loro squadre e non dalla nazionale. E i team hanno sempre accordi con i brand che li supportano ed ovviamente gli atleti sono tenuti a rispettare i contratti firmati.
Siccome Scott - SRAM Racing team e Ghost Factory team, giustamente per una questione di principio hanno ricordato alle loro atlete che sono loro che le mantengono, le ragazze non hanno firmato l'accordo previsto dalla loro nazionale. In pratica la Rissveds avrebbe dovuto usare casco ed occhiali POC al posto di casco Scott e occhiali Oakley. La Engen invece ha casco Cratoni ed occhiali Adidas.
Un bruttissima pagina della mtb internazionale con la campionessa olimpica che non può andare al mondiale per questa disputa per una questione di sponsor.
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