Mondiale Marathon: Il commento degli azzurri arrivati "distrutti" al traguardo

Sakarya (Turchia): Sabato dopo aver sentito la descrizione precisa del percorso del mondiale marathon avevamo capito che oggi per la nazionale italiana sarebbe stata dura emergere. Salite corte seppur toste, zero di tecnico, ma erano sempre 110 km a tutta e alla fine sono arrivati tutti stanchissimi. 

 

Juri Ragnoli al mondiale marathon 2020

 

E così purtroppo è stato, i ragazzi hanno dato il 200% di loro stessi e ci siamo andati anche vicinissimi alla medaglia visto che Juri Ragnoli ha chiuso questo mondiale in quarta posizione ed è stato l'unico che è riuscito a restare nel gruppo che si era portato al comando.

 

"Non ho nulla da recriminare, ho fatto una gran gara in un mondiale che è stato molto tattico. Ho visto subito che Paez oggi aveva una gran gamba, sono stato davanti in controllo però nel terzo giro i valori in campo si sono mostrati, i primi tre andavano più forte. Nulla da dire, io non so come ho fatto ad arrivare all'arrivo".

 

Il CT azzurro Mirko Celestino: "Avevo avvisato i ragazzi: la gara comincia nell'ultimo giro, chi spende troppo prima poi pagherà. Al contrario delle aspettative Ragnoli ha tenuto botta, si è gestito bene e ha raccolto un ottimo quarto posto. Un risultato che per qualcuno forse non vale nulla, ma che dimostra che l'Italia c'è e dà l'anima in sella a quella bicicletta".

 

 

Fabian Rabensteiner (16°): "Certo ambivo ad un miglior piazzamento ma oggi come gli altri ragazzi ho dato tutto me stesso per la maglia azzurra. Perdevo in salita ma riuscivo a recuperare in discesa, nel secondo giro ero un po' indietro, nel gruppo con Geismaier. Pensavo che con la sua forza in pianura avremmo potuto rientrare ma non è successo, quindi provato da solo e ho dato tutto, ma dopo mezzo giro ho perso le forze e la mia gara è finita lì."

 

Jacopo Billi al mondiale marathon 2020

 

Jacopo Billi (18°): "Ho fatto una gara regolare, le prime 2 ore nel gruppo di testa poi mi sono sfilato un po' prendendo il mio ritmo. Oggi c'era davvero da andare di ritmo dall'inizio alla fine e da gestire ogni energia. Alla terza ora non ho avuto delle gran gambe ma nel finale mi sono ripreso un po'. Sicuramente è stata una delle gare più dure di sempre, per me."

 

 

Riccardo Chiarini (19°): "Una gara molto dura, a livello tecnico no ma il percorso era lungo 110 km e presentava ben 3650 metri di dislivello, con salite ripide. Quindi fisicamente dura. Io sono stato vicino ai primi fino all'inizio del secondo giro, poi sono andato in crisi per mezzo giro, forse prima avevo esagerato. Non riuscivo a spingere, poi nel finale mi sono ripreso ed ho rimontato le posizioni che avevo perso."

 

Tony Longo al mondiale Marathon

 

Tony Longo: "Ho avuto un problema alla catena dopo 20' di gara. Sono stato fermo 2/3' partendo quasi ultimo. Poi ho fatto 3 ore da solo al vento e ho dovuto fermarmi ancora un paio di volte decidendo così di fermarmi".

 

 

 

 

 

 

 

 

Altre News