È dalla fine del 2021 che l'iconico brand Porsche ha deciso di entrare in prima persona in un mondo che prima conosceva solo attraverso Rotwild, quello delle e-bike, le biciclette spinte da un motore elettrico.
Il primo passo è stato acquisire la croata Greyp portandosi a casa il software, quello che noi nel 2022 avevamo provato ad Andalo in occasione del BCA sulla G6. Una e-mtb con una eSIM che la collega ad internet e con un sensore ai freni che fa lavorare la luce posteriore come fosse una vera e propria luce "stop" come quelle delle automobili.
Poi insieme alla finanziaria Ponooc Investment (gruppo Pon Bike) hanno creato una divisione specializzata in queste segmento e l'hanno chiamata Porsche eBike Performance. Il suo CEO è Jan Becker. Il secondo passo l'hanno fatto nel luglio 2022 quando hanno acquisito il controllo completo di Fazua, il produttore bavarese di motori light, che nel frattempo ha evoluto le sue power unit arrivando al Ride 60.
Secondo quanto dichiarato dal CEO Jan Becker alla rivista cartacea di Eurobike, Porsche eBike Performance attualmente ha circa 350 dipendenti di cui 130 lavorano in Croazia.
Con i tre brand Porsche ha già dichiarato che il prossimo step sarà quello di utilizzare i software e il know how acquisito da Greyp per utilizzarlo su piattaforme specifiche per le power unit di Fazua ed ebike Porsche. Il primo step da quanto si evince da un intervista di Becker sarà quello di sviluppare una power unit nuova di alto livello per emtb. Oltre a ciò Porsche è già pronta a uscire con un sistema sviluppato internamente per modelli che a partire dal 2026 saranno lanciati sul mercato. Le fasi di sviluppo di Porsche adesso passano a quelle di test del motore e dei prototipi.
Quindi Fazua continuerà a sviluppare la parte motoristica delle ebike per vari produttori, ma probabilmente il pezzo forte arriverà a breve, i rumours parlano di un unità che sarà abbinata alle e-mtb prodotte con marchio Porsche, con una power unit più potente per dividere perfettamente l'offerta. A quel punto Porsche avrà sul mercato una vasta proposta con i motori light prodotti per altri brand e una propria unità potente e collocarla al top della propria proposta.
Ciò che ci si può aspettare è che l'integrazione dei vari brand possa portare a qualcosa che attualmente sul mercato non esiste magari sfruttando proprio Greyp e l'IA, nuovi sensori e chissà videocamere integrate. Porsche ha schiacciato pesantemente il piede sull'acceleratore e bisogna aspettarsi che arrivi decisa nel mondo ebike con chicche davvero saporite.