Bike Park Barbieri, dove nascono i campioni di domani

Ennesimo anno pieno di soddisfazioni per il Bike Park Barbieri. Oltre cento i bikers in erba coinvolti. Novità in arrivo anche nel 2016.

Valeggio sul Mincio (VR) - “Un piccolo paradiso ritagliato nel verde di Valeggio sul Mincio”, era stato definito così il Bike Park Barbieri, quando, nel luglio del 2013, pianetamountainbike ne aveva varcato per la prima volta i cancelli. Nato nell’aprile del 2012 dalla collaborazione tra il team SC Barbieri, Paolo Rosola e Paola Pezzo, è ormai diventato parte integrante dell’offerta sportiva della cittadina veronese. Un’oasi di pace che ogni anno accoglie un numero sempre maggiore di ragazzi - uperata ormai quota cento unità - da marzo a ottobre, e che col passare delle stagioni si rinnova, con l’introduzione di ponti, salti, guadi, rock garden, ma anche bancali e tronchi che, all’occorenza, offrono ostacoli sempre diversi.

 

 

A creare non è solo l’abile mano di Paolo Rosola, ma anche quelle dei ragazzini, che considerano il Park come un vero e proprio parco giochi. Così, come da piccoli si da sfogo alla propria fantasia con le costruzioni, oppure con la sabbia in spiaggia, piuttosto che modellando la plastilina, i Barbierini - così vengono chiamari i giovanissimi del team - si sono armati di pala e rastello per dare il loro tocco personale: così è nato un piccolo single track e un nuovo salto, con annessa “chicken line” per i meno esperti.

 

 

La fantasia però è stimolata anche con la novità del 2015, ossia l’Anaconda Track, il mix di salti, whoops, curve e controcurve costruito a inizio anno, che offre ai maestri e ai ragazzi numerosi spunti per gli allenamenti e infinite combinazioni di percorrenza. Qui i ragazzi si mettono alla prova assecondando le asperità del tracciato - senza farsi “guidare” da salti e cunette - e infilandosi a tutta nelle lunghe strette paraboliche, dando spettacolo a onor di pubblico, come dei veri prorider.

 

 

In tutto sono sette i maestri di mountain bike - Mary Mattinzioli, Serena Asteri, Massimiliano Baracco, Francesco Vurro, Andrea Gangini, Carlo Mancuso - a cui si aggiungono il neo maestro Yuri Sequani e ovviamente le due punte di diamante Paola Pezzo e Paolo Rosola. Con quest’ultimo che, nella stagione appena conclusa, si è tolto anche qualche soddisfazione nel ruolo di commissario tecnico della Nazionale Russa, con la quale ha strappato un argento al femminile ai recenti Campionati Mondiali XCO di Andorra. “Eppure, ti dico che le atlete che alleno andrebbero in difficoltà in alcuni degli esercizi che eseguono questi ragazzi”, le parole un po’ a sorpresa Rosola, intento a far eseguire ai suoi “alunni” un esercizio di equilibrio sullo stretto. “Poi con l’età potranno crescere a livello atletico, ma è ora che imparano a stare in sella, a saltare gli ostacoli, ad utilizzare nel modo corretto gli ammortizzatori, ad affrontare salti e maneggiare sapientemente il cambio”.

 

 

Non è un caso, ma i Barbierini hanno dominato il circuito Verona Cup Kids, e si mettono costantemente in luce in ogni manifestazione promozionale a cui prendono parte. Merito anche dei consigli degli stessi maestri, sia prima che dopo la tappa. Consigli che farebbero bene anche a biker più navigati, come la distanza da mettere tra se e l’atleta davanti prima di un single track, piuttosto che l’utilizzo del rapporto giusto, o l’importanza della partenza.

 

 

Divisi in tre gruppi per fasce d’età, i piccoli biker in erba sviluppano non solo le capacità necessarie per guidare la bicicletta, ma anche le abilità che stanno alla base di ogni singola attività, come la coordinazione, l’equilibrio, la percezione dello spazio – non è raro vederli eseguire esercizi anche ad occhi chiusi -, capacità che potranno poi essere “riciclate” in qualsiasi altro sport e anche nella vita di tutti i giorni. Se non le imparano ora, quando lo faranno?

 

 

Un ultimo aspetto estremamente positivo da sottolineare, è il risvolto “sociale” del Bike Park Barbieri. “Da qualche tempo, le famiglie chiedono a noi di aiutare i loro figli nel delicatissimo momento in cui imparano a pedalare senza le rotelline”, ci racconta Mary Mattinzioli. “Aiutarli non è sempre facile, ma la soddisfazione nel vederli poi sfrecciare a bordo delle loro biciclettine è indescrivibile”. Il passaggio poi dalla pedalata a salti, birilli e le prime salitine e breve, perché “questi bambini non hanno paura di nulla!”, sostiene Simona Tondini, segretaria del Bike Park. “Li vedi pedalare, cadere, e rialzarsi come se nulla fosse, sempre col sorriso”. D'altronde, “pedalare è come dare un calcio ad un pallone: è una delle prime attività fisiche che si praticano dai bambini”, come sosteneva a ragion veduta Ettore Cordioli, a capo della SC Barbieri, il giorno dell’inaugurazione dell’Anaconda Track.

 

 

L’altro cambiamento che il Bike Park sta portando a Valeggio, è il periodo in cui si svolge l’attività sportiva. “Molti genitori portano i loro bambini al Park per la prima volta in questi giorni, a meno di un mese dalla fine dei corsi”, ci dice Simona Tondini. “La ragione è che le famiglie associano l’inizio dei nostri corsi con la ripresa della scuola, come succede per il calcio, la pallavolo, o tanti altri sport, dimenticandosi che la mountain bike non è uno sport da praticare al chiuso, e gli orari dipendono dalla luce del sole. Però questa mentalità sta cambiando, e il fatto che sono sempre di più i bambini che affollano i corsi da maggio in poi è un segnale importante”. Il risultato poi è che, durante le giornate estive, non solo i bambini fanno gruppo, ma pure i genitori, che si ritrovano tutti insieme all’ombra dei gazebo del Park per scambiare quattro chiacchiere in tutta traquillità, lontani da stress e caos.

 


Il Park accoglie bambini dai 4 anni – talvolta anche meno – fino ai 12 (oltre ad un gruppo di “master”). E poi? “Poi molti di loro passano all’attività agonistica vera e propria, col primo anno da esordienti, e il divario con altri ragazzi, che non hanno una base tecnica, sarà notevole”, sottolinea Cordioli. Nella prossima stagione il team SC Barbieri conterà almeno una decina di tesserati tra esordienti e allievi, ma già dal 2017 i numeri potrebbero subire un’impennata, con l’ingresso dell’annata 2003, tra le più promettenti, almeno stando al numero di ragazzi iscritti al Park.  Con il sogno di veder nascere magari qualche nuovo campioncino, sulle orme di Paola Pezzo o di un’altra tesserata di lusso del team, quella Lorena Zocca capace di conquistare in un solo anno il Campionato Italiano XCO e il Campionato Italiano Marathon.

 

 

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