L'avventura al Tour Divide, la gara che "unisce". La racconta Alberto Brunisso

E' una gara che unisce. 4.430 chilometri, 60000 metri di dislivello positivo, un dislivello pari a sette volte il monte Everest. Si passa nei tre grandi Stati che compongono l'America settentrionale con un tragitto che combina strade a grande scorrimento normalmente aperte al traffico, almeno Off-Road, e impervi sentieri sui monti fra Canada, Stati Uniti e Messico.

L'edizione 2012 del Tour Divide è iniziata l'8 giugno con 110 bikers dei quali solo una cinquanta è arrivato al traguardo. Alberto Brunisso di Pozzuolo del Friuli (Udine) ha concluso l'edizione 2012 del Tour Divide in 21 giorni alla media di Km 206,39 al giorno in 12ª posizione assoluta (tra i single) e 1ª italiano; posizione che addirittura gli sta stretta considerato un problema fisico al ginocchio che lo ha rallentato nei primi 10 giorni.

 

Il "Tour Divide" è il percorso più lungo del mondo per il ciclismo fuori-strada ed è stato instancabilmente mappato nell'arco di quattro anni nonché pubblicato nel 1998 per la prima volta dalla Adventure Cycling Association, la principale organizzazione di viaggi su due ruote senza motore degli Stati Uniti. Il percorso è evidenziato da strade sterrate e sentieri per jeep che si snodano attraverso i passi dimenticati del "Divide" continentale. "Tour Divide" perché si rifà al "Gulf Divide", "Great Divide" o "Continental Divide", cioè la barriera orografica che divide in due l'America del Nord tra fiumi e laghi tributari dell'oceano Pacifico e gli analoghi corsi d'acqua il cui scorrere termina nell'Atlantico, fra Costa Ovest e Costa Est.

I numeri di questa competizione estrema sono da capogiro: 4.430 chilometri, 60000 metri di dislivello positivo, un dislivello pari a sette volte il monte Everest. 26 passi tra le Montagne Rocciose, temperature che vanno da -5 a + 45 gradi. Ciò da la misura delle difficoltà che incontrano i protagonisti.

Tour Divide prevede 1 tappa, unica, si parte da Banff, nella provincia canadese dell'Alberta per poi attraversare le regioni canadesi dell'Alberta e della British Columbia, seguiti dall'ingresso in Montana a Roosville e dal prosieguo in Idaho, Wyoming, Colorado e New Mexico, con il viaggio concluso a Antelope Wells dal formale approdo in territorio messicano, sancito dall'apposizione del visto, dove il New Messico tende la mano allo Stato messicano di Chihuahua.

Il Banff National Park, istituito nel 1885 sulle Montagne Rocciose, è stato il primo parco nazionale pubblico del Canada, salvo diventare in anni molto più recenti "Patrimonio dell'Umanità" per decreto dell'UNESCO; Antelope Wells è il punto di confine più meridionale e meno praticato dei quarantatré posti doganali presenti all'interno del Nuovo Messico, è aperto soltanto fra le 8 e le 16 e non registra né antilopi allo stato brado, né pozzi o sorgenti d'acqua, a dispetto del nome che ha.

I ciclisti non soltanto devono calarsi nell'ordine di idee di sopportare settimane di giorni consecutivi con più di sedici ore in sella, ma anche disporre di altre competenze tecniche e di orientamento: ciò vale ad esempio per le carrarecce della zona di Mount Shark, in Canada, il cui percorso è accidentato e tortuoso, richiedendo anche un grande acume di navigazione.

Si viaggia attraverso i boschi più impenetrabili, a distanza di contatto con gli orsi Grizzly e nel regno dei Puma al nord e fra serpenti e deserti assolati più a sud. Il gap fra le zone con servizi disponibili e presenza umana può essere anche di 200 chilometri, ragion per cui andranno calcolati adeguatamente il fabbisogno alimentare, il consumo di acqua e molte altre necessità, considerato anche che questi "esploratori" dovranno farsi carico di trovare un rifugio per la notte o un posto in cui bivaccare. Un ulteriore pericolo è dato dal fatto che in pochi minuti le condizioni meteorologiche in altura, specie sulle Montagne Rocciose, possono cambiare repentinamente, causando tempeste devastanti.

La gara si fonda anche su alcuni principi di condotta che sfiorano l'isolamento totale: non vi è alcun incontro a Banff pre-partenza; non ci sono posti di blocco o funzionari di controllo lungo il tragitto; i "riders" saranno inoltre i soli responsabili della loro sicurezza e del decoro e correttezza della loro condotta lungo il tragitto; non esiste un meccanismo per comunicare ai piloti "in corsa" e loro stessi sono i responsabili unici dei contatti che riusciranno a mantenere con i loro cari e gli amici; gli aggiornamenti del blog sul sito Internet della gara sono caricati in differita e non sono destinati a garantire la sicurezza dei "biker", così come l'Online Tracking GPS, che funzionerà soltanto a titolo informativo e per acclarare la regolarità della competizione.

I concorrenti che decidono di affrontare questa gara - che non ha un premio per il vincitore, ma nemmeno prevede una tassa d'iscrizione - accettano in sintesi per così dire di essere in balia di loro stessi. Da venerdì 8 giugno in poi, in solitaria o in gruppo, attraverseranno da nord a sud i tipici paesaggi che l'America è in grado di offrire loro, collegati unicamente al resto del mondo da una connessione radiotelefonica GSM libera o, nella peggiore delle ipotesi, da un segnale GPS.

Per completare il percorso, un ciclista può fare rifornimento di cibo, acquistare attrezzature, affittare una camera, lavare gli indumenti e anche accedere ai servizi commerciali dei negozi di biciclette lungo il percorso. L'intento e il principio finale di questa singolare e durissima competizione sono quelli di guidare la mtb senza alcun supporto o assistenza tra una località abitata e l'altra e di essere autosufficienti nei passaggi all'interno dei centri cittadini. Qualsiasi servizio utilizzato deve essere sempre disponibile in commercio per tutti i partecipanti e non pre-organizzato. Non sono ammessi rifornimenti e alloggi privati.

Il tentativo di ogni concorrente deve essere considerato come prova a sé stante, auto-cronometrata e gestita come un'unica tappa, con l'orologio che corre non-stop. Non sono ritenuti e, dunque, non sono previsti punti di controllo e non ci sono periodi predeterminati per il riposo. Il tempo di gara non si fermerà finché i "challenger", come vengono definiti dagli organizzatori statunitensi, non saranno arrivati al traguardo fissato all'inizio. Non c'è un tempo massimo di percorrenza, però consuetudine vuole che un percorso competitivo per il "Tour Divide" debba terminare entro il 50 per cento in più del rilevamento cronologico record degli uomini e non oltre una maggiorazione del 30 per cento sul tempo del primato femminile: attualmente ciò coincide con 27 giorni (100 miglia o 160 km al giorno) per i maschi e con 31 giorni (90 miglia o 145 km al giorno) per le femmine.

Il "Tour Divide" non è uno competizione sportiva destinata al grande pubblico e di conseguenza soltanto gli spettatori residenti lungo il percorso potranno interagire, nel senso di "fare il tifo", con i concorrenti in gara esclusivamente all'interno delle città di passaggio, mentre dopo la partenza sarà vietato ogni contatto fisico con familiari e amici. Non è consentito alcun ausilio o dispositivo supplementare, servoassistito o alimentato ad energia solare, air scoop o paracaduti così come non si potrà prendere la scia di altri mezzi; in caso di grave guasto alle biciclette, l'intervento di un autoveicolo per spostarle non dovrà prevedere avanzamenti, bensì soltanto spostamenti laterali o all'indietro rispetto alla direzione di moto. In sintesi, è vietato qualsiasi progressione in avanti che non avvenga sui pedali o, nella peggiore delle ipotesi, a piedi spingendo la Mountain-Bike. .

I partecipanti dovranno rigorosamente mantenersi all'interno del tracciato cosiddetto "principale" della "Great Divide Route", così come definito dall'edizione più aggiornata delle mappe ACA, con appena tre possibili alternative in New Mexico, e sempre e soltanto se autorizzate dal comitato organizzatore: 116 miglia fra Cuba e Grants, dal momento che la strada principale potrebbe essere impraticabile in caso di pioggia violenta; 40 miglia tra Grants e la Pie Town Road, passando nelle vicinanze del Monumento Nazionale di El Malpais, perché il tracciato tradizionale è spesso chiuso per il rischio di incendi; una dozzina di miglia lungo l'asse del "Continental Divide" fra il Sapillo Campground sull'Highway 35 del Nuovo Messico e la Strada Starale 15 (poco a nord di Pinos Altos e di Silver City), cosa che ha richiesto una nuova stesura della Mappa ufficiale contraddistinta dal numero 6 e il rispetto obbligatorio del tracciato rivisto per l'edizione 2011.



Questa non è solo l'ultima storia di ciclismo fuoristrada di Alberto Brunisso che non è da dimenticare che assieme ai suoi compagni appassionati di mtb Nicola Saccavini, Ghiro e Longino hanno annoverato anche l'attraversata dell'Alaska, la Transalp, Il tracciato del Rally di Svezia, l'attraversata di Cuba, Costarica-Panama.

 

 


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