POLLINO DI PREMENO (VB) INCORONA MARIO GULISANO

Pollino di Premeno (VB), sembra il nome di un paese delle favole  e invece  è reale ed  anche meglio. Settecento metri sul livello del mare, 130 gli abitanti censiti che festanti accorrono nella piazza principale dov’è posto l’arrivo ed una chiesetta antica tenuta come un  bijoux  con attorno un centinaio di case bellissime costruite in pietra con delle balconate fiorite che ispirano i poeti. Non manca neanche miss Beba, un’ottantenne simpaticissima che offre grappa dicendo: “bevete, è l’amante di mio marito!”.

 

Qui ha  sede la 13^ tappa del nostro Master Sport & Sports che i gemelli diversi Matteo Gasperini e Marco Mari hanno fortissimamente voluto inserire nel nostro circuito con il supporto morale e non solo, del mastro artigiano Giovanni  Bisattini e la sua Bi - x  Bite. Parte la gara e il piccolo borgo antico è aggredito e invaso dai variopinti amatori che si sfidano sul bellissimo percorso disegnato attorno alla settecentesca chiesetta di S. Rocco e le sue numerose stradine acciottolate che l’organizzazione del Master ha filmato per documentarne le bellezze architettoniche e paesaggistiche.

 

Il più scatenato di tutti è il veterano Mario Gulisano che, sostenuto da una forma strepitosa, sfoggia una superiorità disarmante e obbliga alla resa due uomini simbolo del ciclismo amatoriale, Marco Oglina e Massimo Knutti e ferma il micro-chip sull’incredibile tempo di 1h,22’ 32’’. Torna sul podio più alto da par suo l’alfiere del Nonsolofango Cicobikes Mauro Antonioli e lo fa in modo perentorio, dominando da par suo la bella gara di Pollino, correndo in beata solitudine con Silvano Iseppato e Flavio Fumagalli, mai in grado di togliergli il sonno. Un altro amatore che chiude la gara tra gli applausi, riscuotendo consensi non soltanto per la sua educazione è senza dubbio il senior Federico Galfrè, bravo a reggere l’urto di un forte avversario come Alessandro Botta e la dedica non è per la morosa ma per l’organizzazione, perfetta – ci dice convinto - sotto ogni punto di vista, come perfetta è stata la superba prestazione di Luca Camarella che ha messo in ginocchio ancora una volta le speranze dei quotati avversari come Vasile Morari e Alessandro D’angelo.

 

La gara dello junior Diego Salmoiraghi è stata puntellata da una super condizione che è figlia di grandi sacrifici e abnegazione negli allenament , un muro anche per gente quotata come Antonino Lumia e Toni Longo che pure hanno gettato sul campo gara un ardore agonistico di livello, ma se la meritava il Ternatese questa bella soddisfazione, come pure le donne di cuori Silvia Barbero e Angela Agazzane che dall’alto della loro schiacciante superiorità hanno fatto schopping nell’atelier di Pollino. Gara perfetta per Lucio Pirozzini, capace di addentare la categoria super “A” e non mollare la preda fino all’arrivo con i soli Giuliano Garlaschè e Aldo Allegranza che orchestrano una timida remuntada, più o meno come nei  super “B”, dove il baffo più veloce del VCO Aldo Celmi, che qui è di casa, anticipa un sempre più convincente Claudio Giudici che meriterebbe un premio alla costanza e all’attaccamento al nostro circuito.

 

La mountain – bike non è uno sport violento, se lo fosse non avrebbe successo, anzi, forse non esisterebbe e inoltre è una scuola di vita: se cadi e hai carattere ti rialzi tutte le volte. Come nella vita! Questo è quanto stanno imparando i nostri primavera, lottano alla pari fino in fondo e poi si complimentano a vicenda. Questo è accaduto oggi fra Alex Viaretti e Alberto Barengo i quali avrebbero meritato di vincere entrambi ma è stato più lesto e furbo  l’ometto di Omegna a infilarsi per primo nel labirinto finale e Alberto non può più passare ma è subito pronto a congratularsi col vincitore. Che lezione da questi ragazzi e che bravo è stato lo scricciolo Primavera “scout” Gabriele Miazza a battere Jacopo Barbotti e Biagio Borella, tutti aspiranti a diventare uomini di sport, una finestra sul futuro che stuzzica la fantasia degli addetti ai lavori e i  loro istruttori.

 

Termina fra battute e torte fatte in casa, premi per tutti e complimenti agli organizzatori per la gara perfetta di Pollino, con miss Beba che continua a offrire sorrisi e grappa e chi scrive solennemente promette che   questa gara s’à da  rifà  perché se lo merita il Comitato Festeggiamenti di Pollino, la C.R.I., la A.I.B. e l’amministrazione comunale governata dal primo cittadino Andrea Levorato, senza l’aiuto del quale si andrebbe in asfissia economica, specialmente in momento  disastroso come questo.

 

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