Chiedilo a Pianeta: i primi passi nell' allenamento

Antonio ha scritto: Ciao a tutti mi chiamo Antonio e sono un "ragazzino" di 44 anni e mi sto avvicinando " forse un po in ritardo " al fantastico mondo della MTB  avreste qualche consiglio da darmi su come muovere i quasi primi passi nelle mie uscite di allenamento ?

Vi ringrazio in anticipo perchè ogni consiglio potrebbe essermi di grande aiuto. Complimenti per il sito.


Risponde Alessio Cellini

Ciao Antonio, per rispondere in modo esauriente al tuo quesito avrei bisogno di qualche informazione in più riguardo il tuo passato sportivo (hai mai praticato altri sport, se si a che livello e per quale periodo di tempo) e riguardo le finalità del tuo approccio alla MTB, ovvero se sono di natura cicloturistica o agonistica; ad ogni modo vediamo quale può essere il giusto approccio per chi ha una vita moderatamente attiva e non ha finalità agonistiche.

Per prima cosa va eseguita una visita di idoneità sportiva agonistica, da parte di uno specialista in medicina dello sport. Le prime pedalate vanno ben calibrate in durata ed intensità, in quanto entrambi i fattori se sottovalutati possono mandare in crisi un sistema non preparato.
Il fattore durata va gestito attraverso un graduale incremento nel corso delle settimane, partendo da sedute giornaliere di 45/60' sino a 180' ed oltre; in questo di adatterai a livello metabolico all'esercizio di durata, adatterai le strutture tendineo/legamentose ed il 'sottosella' al lavoro continuo protratto.

Puoi gestire il carico settimanale in maniera ciclica, alternando 3 settimane con lavoro di durata crescente ad 1 settimana con lavoro ridotto (pari a circa il 50% di quello raggiunto nella settimana precedente) e così via; all'interno della settimana puoi mantenere un minimo standard di 3 allenamenti non consecutivi (ad es. martedì-giovedì-sabato o domenica, iniziando da un totale settimanale di 3h sino a raggiungere 8-10h) con la possibilità di eseguirli anche indoor (su un buon rullo o ciclomulino) nel caso in cui il meteo non lo permetta, riducendo la durata totale del 30/40% rispetto l'allenamento all'aperto.

Il fattore intensità è più complesso e va gestito ancora con più attenzione. Nelle fasi iniziali (almeno il primo mese) cerca sempre di mantenerti entro un livello di impegno medio, diciamo al massimo un livello di affanno che permetta comunque il dialogo con un compagno. Quando avrai raggiunto un buon livello di resistenza alla durata di base (di cui abbiamo parlato prima) potrai iniziare ad intensificare un pò i tuoi allenamenti, inserendo magari anche qualche salita in più nel tuo percorso. Anche in questo caso puoi mantenere l'andamento ciclico delle settimane, quindi le settimane con lavoro ridotto avranno anche intensità moderate e percorsi con profilo altimetrico inferiore.

Il passo successivo, qualora tu lo voglia, richiede la gestione dei tuoi allenamenti da parte un professionista, per finalità agonistiche e non.


Spero di esserti stato di aiuto.


Dottor Alessio Cellini


-Analisi e programmazione sportiva applicata a Ciclismo e Fitness 


-Laurea Specialistica in "Scienze e tecniche delle attività sportive", Università di Perugia


-Tecnico allenatore della categorie Internazionali FCI - Maestro di mtb (http://www.cellinitrainingmethod.it/

 


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