Gli organi di Giustizia della FCI si incontrano con i media

Per la prima volta, gli Organi di Giustizia della Federazione Ciclistica Italiana riuniti hanno incontrato i media per dare visibilità al lavoro effettuato dal 2005 fino ad oggi ed esporre l’attività scrupolosa e professionale svolta in coerenza con l'evoluzione del Diritto Sportivo. Nel clima di unità di intenti: “evoluzione, pubblica azione ed educazione perché la Federazione Ciclistica Italiana continua con determinazione la lotta contro il doping”

Roma: Trasparente e innovativo: così è stato l'incontro stampa che ha gli Organi di Giustizia della Federazione Ciclistica Italiana per la  prima volta uniti insieme nel dialogo-confronto con i media.

"Gli Organi di Giustizia della Federciclismo in  questi anni hanno svolto una funzione insostituibile ed estremamente obiettiva, in sintonia con gli altri enti  preposti all'osservanza delle leggi, nel rispetto delle  regole  e della persona, a garanzia di tutti i soggetti  interessati, secondo i principi guida della trasparenza, dell'equilibrio e  della professionalità esprimendo, con le proprie decisioni, una qualità, che ci ha permesso di far fronte a situazioni difficili. La Federciclismo - ha sottolineato il Presidente Di Rocco - è sempre più determinata nella sua lotta contro il doping e allo stesso modo, la stessa determinazione ed attenzione per il tema della sicurezza che ci porterà tra poco a realizzare una convenzione con il Ministero degli Interni".

Il primo intervento da parte dell'avv. Jacopo Tognon (Presidente Corte Federale) riguardante "l'Evoluzione del Diritto dello Sport" ha messo in evidenza come la Corte Federale sia un organo consultivo che si è adeguato all'evoluzione che il Diritto Sportivo ha avuto negli ultimi anni: "La Corte Federale è il custode dei regolamenti ed il garante dell'interpretazione corretta di questi. Con l'evoluzione del Diritto Sportivo e della sua specificità gli Organi di Giustizia hanno dovuto adeguarsi" - sottolinea l'avv. Tognon.

Significativa la tesi dell'avv. Salvatore Minardi (Presidente Commissione  di Appello Federale) sul "Giudizio di secondo grado": "La CAF è un organo di secondo grado che però si occupa di alcuni casi di Doping. L'evoluzione  della CAF è il fenomeno più sorprendente. Grande professionalità anche nella stesura della motivazio

ni che accompagnano un giudizio ed una attenzione profonda ad ogni singolo caso. Il dialogo costante con la Procura Antidoping del Coni ha spinto questo organismo a realizzare richieste di deferimento in casi particolarmente delicati e la CAF a volte ha espresso giudizi molto più pesanti proprio per la sua determinazione, unita ad una attenta analisi di ogni singolo caso, che avviene in assoluta autonomia rispetto alla Federciclismo e in collaborazione agli altri Organi di Giustizia, della lotta al d

oping".
Enzo Conte, Componente effettivo Commissione di Appello Federale, ha completato l'intervento del Presidente della CAF mettendo un accento sulla "Presenza sempre più costante e qualificata della difesa che è stata una ulteriore spinta al progresso e alla specificità anche da parte della CAF.

L'
avv. Vincenzo Ioffredi (Presidente Commissione  Disciplinare  Nazionale) ha esposto una tesi sul "Giudizio di Primo Grado": "Noi continuiamo a lavorare perché il momento sanzionatorio sia anche un momento educativo. Basilare il dialogo con la Procura Antidoping del Coni che ha accolto anche alcune nostre sollecitudini a modificare delle normative. Spinti anche a colmare quel vuoto normativo che mette, ancora oggi, in evidenza alcuni casi di disparità".

Il Procuratore Federale l'avv. Gianluca Santilli ha subito posto l'accento sulla: "Stretta collaborazione con la Procura Antidoping del Coni che è l'ente preposto per tutti i casi di Doping", finalizzata, soprattutto, all'individuazione di quei "soggetti" che, spesso, ruotano intorno alle vicende degli atleti, i quali, il più delle volte, possono ritenersi "l'anello" più debole della catena, ne è testimonianza, l'istruttoria condotta a corollario del "caso" Bani. Un importante accenno, anche riguardo , una auspicata, futura, uniformità regolamentare, concernente le attività degli Enti di Promozione Sportiva".
 
Il Dott. Simonetto, nell'esporre le attività della propria Commissione e relativi dati analitici, conferma l'assoluto impegno nel tutelare la salute degli atleti ciclisti con una attenzione particolare, come ribadito dal Presidente Di Rocco,

ai giovani corridori. Simonetto ha voluto sottolineare l'evoluzione scientifica della materia e gli sforzi fatti dalla Federazione per essere in linea con le conseguenti modifiche normative. Un accenno, non ultimo in ordine di importanza, ai tanti e capillari controlli effettuati, ed all'attenzione nell'individuare le professionalità da inserire in organico, con specifico riferimento ai ruoli dei medici sociali.

Comunicato stampa FCI

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