Race Focus sul mese di agosto

"Un mese in sella ....", un riassunto di un mese di gare per una lettura globale dell'attività agonistica della mountain bike del mese di agosto.

L'evento clou del mese è stato certamente il Campionato Mondiale Marathon da cui si è autoescluso il campione uscente, Roel Paulissen, che durante un controllo antidoping è risultato positivo al clomifene, chiudendo così la sua carriera.  Il titolo 2010 è andato all'austriaco Alban Lakata, argento lo scorso anno ai mondiali di Graz e grande protagonista quest'anno a Sankt Wendel dove ha preceduto di misura il nostro Mirko Celestino che in Germania ha aggiunto all'argento europeo quello mondiale, conquistato dall'ex prof dopo 107 Km in una volata a cinque in cui si è messo dietro Burry Stander, il Campione Europeo Marathon Ralph Naef, Christoph Sauser e Josè Antonio Hermida. La nuova Campionessa Mondiale è stata invece Esther Suss che ha saputo invertire l'ordine di arrivo del mondiale austraco dello scorso anno, battendo la campionessa uscente Sabine Spitz e la sorprendete danese Annika Langvad che fino a due terzi della gara ha avuto le possibilità della vittoria.

 

A fianco dell'evento del mese si sono disputate diverse manifestazioni interessanti come la "Granfondo Alta Valtellina", entrata tra le grandi con 1.685 bikers alla partenza, la terza edizione della gara di Bormio una settimana prima del mondiale è servita a Mirko Celestino per valutare la propria condizione, la bella vittoria in Valtellina del portacolori del Team Semperlux-Axevo Hiabike aveva confermato le buone possibilità di chi è ormai è diventato il miglior atleta italiano nelle gare sulle lunghe distanze; una settimana dopo il mondiale, con un'altra stupenda vittoria nella "Ischgl Ironbike" Celestino ha battuto Lakata e i favoriti atleti svizzeri che nelle marthon sembrano avere qualche nuovo avversario in più rispetto al cross country.

 

Tre ori per i bikers italiani nel Campionato Europeo Marathon Master, disputato come da tradizione a Statteg, nei pressi di Graz.  Sullo stesso percorso (84 Km) dei Mondiali UCI del 2009, gli italiano si sono confermati re delle categorie meno giovani rispettivamente con Leonardo Arici (M5), Adriano Zanasca (M6) e Stephan Josef Hofer (M7).
Per i master dopo quello marathon, l'appuntamento per il cross country era a Praloup.  Già nella prima giornata Adriano Zanasca conquistava il titolo continentale nella categoria Master 6, ma era nell'ultima giornata che il dominio dei bikers italiani sconcertava tutti: in successione Carlo Manfredi Zaglio (Master 3), Massimo Folcarelli (Master 2) e Mirco Balducci (Master 1) piegavano gli avversari e si mettevano al collo le medaglie d'oro di una rassegna europea ancora favorevole al movimento amatoriale italiano, supportato solo dai team di appartenenza.

 

Per quanto riguarda il cross country, si è conclusa negli Stati Uniti la Coppa del Mondo 2010 con cinque vincitori diversi nelle sue sei tappe e il successo finale di Nino Schurter che dopo quattro anni consecutivi di dominio di Julien Absalon, ha strappato al francese il successo finale dopo un testa a testa iniziato subito nella prova inaugurale a Dalby Forest.  Il campione mondiale uscente, più giovane di sei anni di Absalon, è stata una vera e propria spina nel fianco per il francese che in più occasioni ha dovuto combattere da solo contro l'armata svizzera in cui è riuscito ad esprimersi ad altissimi livellia anche Florian Vogel, ma la Coppa del Mondo ha anche vissuto su delle ottime gare del ceco Jaroslav Kulhavy, classe 1985, che ha vinto negli States l'ultima prova terminando a pari punti con Absalon in seconda posizione.  E' in atto quindi un cambio generazionale nella mountain bike internazionale con Schurter, Kulhavy, Burry Stander in grado di lottare per la vittoria ovunque, ma è stata anche impressionante la stagione di Mathias Fluckiger, l'Under 23 del Trek World Racing si è aggiudicato il vaso di cristallo della categoria, con gare strepitose in cui a 22 anni senza timori reverenziali ha messo in fila atleti più esperti.  Il 16° posto di Marco Aurelio Fontana è il miglior risultato per l'Italia in Coppa del Mondo, spesso insieme ai protagonisti, il nostro miglior rappresentante sembra ancora alla ricerca di una presenza in pianta stabile tra i top ten, in sei gare ci è riuscito in due occasioni, ma per essere competitivi agli altissimi livelli che richiede la Coppa del Mondo serve un'ulteriore step di maturazione e una maggior sicurezza nella gestione della gara, su cui Marco saprà certamente lavorare.
Anche tra le donne si è assistito ad un'alternarsi di vincitrici, solo Catharine Pendrel ha saputo ripetersi in due occasioni riportando in Canada la Coppa del Mondo.  Ormai da due anni tra le prime tre, nel 2010 la ragazza di Kamloops, laurea in sociologia e psicologia e cresciuta con la sua famiglia in una fattoria del New Brunswick che allevava cavalli, quest'anno ha fatto il colpaccio vincendo con margine la sua prima coppa davanti alla sempre più sorprendente Willow Koerber che pur non avendo vinto nessua gara ha preceduto la nostra Eva Lechner, autrice di una bellissima stagione in coppa iniziata con la stupenda vittoria di Houffalize.

 

Nel mese di agosto si sono anche concluse due apprezzate series internazionali di cross country, in Svizzera a Muttenz l'ultimo atto della "Racer Bikes Cup" ha decretato vincitori finali Julien Absalon ed Esther Suss, mentre in Francia a Meribel la "Coupe de France VTT" ha incoronato  Maxime Marotte e Cecile Ravanel.

 

Nonostante agosto in Italia è ancora considerato il mese delle vacanze per eccellenza, la mountain bike sembra sottrarsi a questo fattore di costume e ha proposto nel mese appena concluso alcune point to point che hanno rimepito il calendario dei bikers e il palmares dei campioni.  In Trentino, Johann Pallhuber ha vinto per la seconda volta dopo il primo successo del 2007 la 14ª edizione de "La Vecia Ferovia della Val de Fiemme" e così ha fatto anche Elena Giacomuzzi che sul traguardo di Molina di Fiemme è salita per la prima volta quest'anno sul gradino più alto del podio.  Nella stessa domenica la Silmax-Cannondale vinceva in Valle d'Aosta con Massimiliano Milan la prima edizione della "Pila SkyBike", mentre l'AS Roma Ciclismo con Davide Di Marco e Sabrina De Lorenzo brillava nella "Granfondo Est Est Est", protagonisti indiscussi sulle strade e i sentieri di Montefiascone e del Lago di Bolsena.  I due portacolori dell'AS Roma vincevano ancora abbinati anche la "Mediofondo del Chiascio", mentre l'instancabile Gianfranco Mariuzzo della Eurovelo Cicli scriveva il proprio nome nell'albo d'oro della "Marathon Valle Zignago-Laguna di Caorle".  In Toscana, a Pontremoli, il colombiano della Focus Julian Alberto Becerra Medina concludeva vittoriosamente la "Pontremoli Bike" davanti a Yader Zoli, mentre l'ultima domenica del mese nelle due marathon in programma in Lombardia "La Pedaleda" di Livigno e la "South Garda Bike" di Medole gli eroi di giornata erano due atleti bergamaschi Johnny Cattaneo e Andrea Giupponi.  L'inno colombiano salutava sull'altipiano di Lavarone la vittoria di John Jairo Botero nella nona edizione della "Folgaria Megabike" dopo l'arrivo in volata con Alexey Medvedev e Yader Zoli, infine in un'altra marathon, la "Troi Trek", 60 Km tra le malghe che lambiscono la foresta del Cansiglio e il Piancavallo, era la squadra della Full Dynamix a imporre la sua forza con Mike Felderer.

 

Settembre ha già archiviato i Campionati Mondiali ed in Italia si avvia ad assegnare in Val di Fassa i titoli nazionali marathon nella stessa domenica che in Brasile, a Balneario Camboriou, saranno impegnati alcuni amatori italiani per la conquista della maglia iridata, poi arriveranno le classiche settembrine, "Adamello Bike Marathon", "Granfondo del Brunello", "Gimondi Bike", tre grandi manifestazioni che accompagneranno i bikers verso il finale di una stagione che è stata in grado di confermare nel bene e nel male che la passione per la mountain bike è andata oltre la crisi economica, almeno a livello sportivo.

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