M.B.C.: Il "cavaliere" Deho rende omaggio alla Spagna

MARZIO DEHO, VINCITORE DI TUTTE LE TAPPE FIN' ORA DISPUTATE AL MONGOLIA BIKE CHALLENGE, ARRIVA ASSIEME ALLO SPAGNOLO CARLOS OSSEMBACH E GLI REGALA LA VITTORIA

Il Mongolia Bike Challenge, dopo il meritato riposo di ieri, oggi è ripartito da Guchis Us verso Murui River, località raggiunta dalla carovana dei bikers dopo 116 chilometri.


Partenza concitata e caotica. La leader della categoria femminile fora sulla griglia di partenza e porta la sua bici davanti all'arco per obbligare gli organizzatori a posticipare il via. Gli atleti della squadra spagnola cercano di aiutarla a sostituire la camera d'aria, ma i secondi scorrono inesorabilmente. Ad un minuto dal via la sua bici viene spostata fuori dalla zona d'avvio nella protesta generale degli spagnoli e la tappa parte puntuale alle 08. Maria Angeles, detta Nines, parte con qualche secondo di ritardo. La tappa procede con estrema lentezza. Gli atleti non hanno voglia di forzare per mantenere fresche le energie in vista della tappa regina di domani. Il gruppo di testa, compatto e uniforme, è composto da 30 bikers.


Del primo gruppo non fa parte la Nines che si stacca fin dalle prime battute. Al 15° km la spagnola cade in una striscia di sabbia e perde alcuni preziosi secondi. Una giornata da dimenticare per lei. Al 26° km, complici alcuni guadi insidiosi e un settore molto nervoso, arriva l'affondo di Marzio Deho, il leader della classifica generale, che trascina con se lo spagnolo Carlos Abellan. Al primo ristoro, posto al 40° km, i due passano con un vantaggio di 2' sul gruppo degli inseguitori, formato dai mongoli Naran, Khuyagt e Tuupkhangai e dal ceco Kopka.


La coppia di testa assume un andamento costante ma è evidente che la maglia rosa tiene un ritmo inferiore alle sue potenzialità. L'impressione è che abbia deciso di aiutare lo spagnolo accompagnandolo al traguardo. Al 2° rifornimento, posto all'80° km, la coppia Deho-Abellan ha un vantaggio di 5' e 10'' sugli inseguitori, tra i quali non appare più Jan Kopka, che ha mollato il gruppo dei mongoli (arriverà solo 9° al traguardo). Nella salita finale, molto ripida, appare evidente che la maglia rosa ha un passo diverso da Abellan, ma resta con lo spagnolo.

Sulla linea del traguardo si consuma una scena che fa onore allo sport: Marzio Deho smette di pedalare e chiede a Carlos Abellan di passarlo per vincere la tappa, ma lo spagnolo rifiuta. I due rallentano eccessivamente, nessuno dei due vuole tagliare per primo. Il leader ha voglia di fare un regalo allo spagnolo, ma quest'ultimo non vuole accettarlo. A velocità quasi nulla tagliano insieme la linea finale, ma lo spagnolo risulta primo al fotofinish. Al terzo posto il mongolo Tuguldur. Nella top twenty maschile segnaliamo anche i piazzementi dei seguenti bikers italiani: 16° Alessandro Mocci, 17° Luca Figini, 19° Massimo Franzosi, 20° Alessandro Plona.



Sorpresa anche nella classifica femminile: la spagnola Nines, dopo le peripezie che ha subito, taglia il traguardo con circa 4 minuti di ritardo da Stefania Valsecchi e perde così il comando della classifica per soli 4 secondi. Sempre nella generali vanno segnalati il settimo posto di Maria Cristina Merloni, il nono di Ausilia Vistarini e il decimo di Mariarosa Armandi. Le donne in gara sono sedici.


Grande attesa per la tappa di domani, la più dura del Mongolia Bike Challenge. Gli atleti dovranno affrontare ben 3 GPM, percorrere 132 km e scalare 2620 metri di dislivello. Una grande sfida. 



La tappa odierna ha portato i bikers verso le montagne del Khangai Mountain Rage, sono stati attraversati corsi d' acqua e si è passato all' interno dei passi di montagna tipici della mongolia, quì non ci sono strade a tornanti, si sali diritti fino in cima al passo.


Oggi hanno concluso la gara in 91.

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