L' EUROPEO MARATHON VISTO DALLA PARTE DI STAMPA E FOTOGRAFI

VI RACCONTIAMO UN EVENTO IMPORTANTE VISTO DALLA PARTE DI CHI LO DOCUMENTA CON NOTIZIE E IMMAGINI

L' Europeo Marathon che Vi ho raccontato domenica è stato un avvenimento che ha coinvolto moltissimi attori, in primis ovviamente i bikers che hanno gareggiato, loro sono i protagonisti assoluti dello spettacolo, ma un film non si realizza se non c' è un regista (Massimo Panighel), una produzione che studia nei minimi dettagli l' evento (Pedali di Marca) e chi poi è in grado di raccontare (speaker) lo spettacolo al pubblico presente.


Ma in un grande evento, per di più di livello Europeo, è importantissima la parte riguardante la comunicazione, che coinvolge giornalisti, fotografi ed operatori TV. Ecco oggi per la prima volta Vi racconto l' evento dalla parte di questi ultimi, anche loro, nel loro piccolo, protagonisti del Campionato Europeo. E' grazie a loro che si vedono le immagini, le fotografie dei protagonisti e grazie ai giornalisti si vengono a conoscere tutti i dettagli sull' evento. Chi ha vinto, come è andata la gara....


Vi racconto come funziona.....


Il primo passo è rappresentato dall' accredito, arriva via mail un formulario da compilare e spedire all' Ufficio stampa che gestirà l' evento, nel caso di Montebelluna, parliamo di Sport Media, l' agenzia di Sandra Pinato. Il suo nuovo collaboratore Giancarlo Camoirano lo ha spedito a tutti gli addetti i lavori, gli interessati (stampa, fotografi, televisione), lo hanno compilato e lo hanno rispedito in modo che lui potesse sapere quante persone avrebbero seguito l' evento. Era compresa anche l' ospitalità alberghiera, con le relative prenotazioni da fare per tempo negli alberghi della zona.


Io sono arrivato a Montebelluna, sabato nel tardo pomeriggio, ho cercato subito l' Ufficio stampa che era ubicato al secondo piano della sala Consigliare, proprio di fronte all' arrivo. Li mi sono accreditato e mi è stato comunicato l' albergo nel quale avrei dormito. A gestire l' ufficio stampa per l' Italia c'era Sport Media (www.sport-media.it) con Sandra Pinato e i suoi fidi collaboratori, Giancarlo Camoirani e Enrica Liguori (in serata scopriremo tutti che parla anche portoghese). Invece i rapporti con la stampa estera sono stati gestiti dalla nota agenzia Bike & More di Bolzano (www.bikeandmore.it), presente con Bettina Ravanelli e Eugen Messina.


Il loro compito era quello di dare la massima visibilità possibile all' evento, ossia dare tutte le informazioni a giornali, riviste, siti internet e televisioni, in modo che avessere a disposizione materiale utile a raccontare l' evento. Io come tanti miei colleghi italiani e stranieri eravamo lì per quello, loro hanno cercato di metterci nelle migliori condizioni possibile per fare in modo che noi potessimo parlare del Campionato Europeo.


C' è stato subito un briefing con Andrea Pellizzer, fotografo che lavora per Pedali di Marca, il quale aveva il compito di portare tutti noi sul percorso a vedere la corsa. C'erano due furgoni a disposizione di giornalisti, fotografi ed operatori TV. Ci ha spiegato che avremmo visto la corsa in cinque punti ed ha assicurato ai fotografi che, si trattava di punti molto belli da fotografare.


Una delle prime domande che ci siamo posti è stata...ma conoscerà la strada ? Sarà vero che ci porta in bei posti dai quali scattare belle foto... E si perchè alle corse ne succedono di tutti i colori, fotografi che vanno al mondiale.....e il motociclista che li porta sul percorso.......non conosce il percorso......gira in moto per due ore e quasi quasi non vede la gara...


C' è un' afa insopportabile a Montebelluna, ti toglieva la voglia di fare qualsiasi cosa. Mi faccio dare l' indirizzo dell' albergo che trovo subito grazie navigatore, faccio una doccia veloce e ritorno all' ufficio stampa, perchè la sera era prevista la cena in un bel ristorante a Crocetta del Montello. C'erano tutti gli addetti ai lavori sia italiani che stranieri, praticamente tutti di lingua tedesca, c'erano inoltre anche due ragazzi ungheresi. E' stata un' occasione per scambiarsi delle opinione in vista della gara del giorno dopo. 


Domenica l' Europeo partiva alle 10:00 ma in realtà già alle 8:00 scattava la Gunn Rita Marathon e quindi c'era Sport Media già in piena attività. Dovevano "sfornare" comunicati a ripetizione. Noi avevamo appuntamento a cinque alle 10:00 presso i due furgoni che ci avrebbero portato sul percorso. Prima ci siamo spostati tutti in zona partenza per scattare il maggior numero di fotografie e pochi istanti prima dello start siamo corsi ai furgoni.


Il nostro "autista" era Andrea Pellizer che ci ha portato subito sul primo GPM e li ha ricevuto i complimenti da tutti... "Bravo Andrea si vede che sei un fotografo" , infatti aveva scelto un bel posto per scattare delle belle fotografie (non sempre è così, tutti vogliono scattare foto carine, poi ti portano sull' asfalto ....e lì è difficile fare "miracoli"). Tempo di scattare le fotografie ai primi e tutti di corsa verso il secondo posto, programmato dall' Andrea.

Durante il tragitto sentiamo lo strano rumore di un' aereo e guardiamo in cielo, vediamo delle riproduzioni di biplani della prima guerra mondiale, bellissimi pensiamo. Andrea frena improvvisamente, che sarà successo.....


Lo scopriamo subito, due macchine davanti a noi si sono tamponate...... Evidentemente guardavano gli aerei e non la strada......



Ci arriviamo in cinque minuti e subito l' Andrea ha ricevuto la seconda serie di complimenti, infatti aveva scelto un' altro posto spettacolare, con i bikers che arrivavano in discesa (nel primo punto invece in leggera salita, sbucavano dal bosco). Un' altro posto che da la possibilità ai fotografi di sbizzarrirsi....


Se ne vedono di tutti i colori, c'è chi si anfratta nell' erba......come un Marines in Vietnam.....Quello che si allontana perchè vuole uno scatto particolare....


Risaliamo subito sui furgoni e li Eugen e Bettina parlano con i giornalisti stranieri, traducendo tutto quello che dice Andrea sul percorso... Si respira un' aria internazionale, ci si rende conto di non essere alla "solita" gara. Io mi ricordo di aver studiato per 5 anni il tedesco, cinque anni buttati via perchè non mi ricordo niente...


Mi sbaglio, stimolato da Bettina comincio a ricordarmi qualche parola.....Mi stupisco di me stesso già al primo GPM quando un giornalista tedesco chiede..dopo quanti chilometri ci troviamo. Forse non me ne sono reso conto ma ho anche capito cosa stava domandando. Anticipo pure Eugen e gli rispondo nein, comma drei kilometer (9,3 chilometri)


Fa molto caldo e velocemente i furgoni ci portano a vedere la corsa in due altri posti, sempre spettacolari, nell' ultimo punto da vedere, prima di rientrare a Montebelluna in tempo per vedere l' arrivo, Andrea ci segnala che lì riusciremo a vedere anche il passaggio delle donne.


L' una e mezza è già passata e non abbiamo ancora mangiato niente, la fame si fa sentire, con i furgoni passiamo davanti ad un Bar Ristornante. Facciamo due tornanti in salita e ci fermiamo. Mauro Cottone di Ciclismo ha la brillante idea di scendere al Bar per mangiarci un panino, prima dell' arrivo dei corridori. In coro rispondono tutti affermativamente...compresi i tedeschi, c'è tempo ci rassicura Andrea.


Ordiniamo un panino a testa, alcuni si siedono con calma, io e Mauro un' pò meno sappiamo che prima o poi sarebbe passato la corsa. Decidiamo di ritornare subito sul percorso mangiandoci il panino mentre camminiamo. Non si sa mai.... pensiamo....metti che quando noi siamo al bar.......la corsa passa....Divoriamo il panino e ci appostiamo in attesa di sentire l' arrivo in lontananza delle moto apripista. Il sole spacca le pietre, c'è chi sceglie un posto all' ombra, altri invece preferiscono "prendere il sole". I minuti passano, ci raccontiamo le nostre storie......dove vai in ferie......


Finalmente dopo lunghissimi minuti di attesa arrivano Naef e Felderer, noi tutti ad incitare ....forza Mike dai che sei grande....Io prima scatto le foto e poi prendo nota dei nomi dei corridori che sono passati, mi serviranno poi per il mio articolo. Dopo meno di cinque minuti di corsa ci riportiamo in salita verso i furgoni e velocemente rientriamo a Montebelluna, dove dobbiamo piazzarci sul traguardo per scattare le foto al vincitore...


Manca mezz' ora, con la pettorina si sente un caldo infernale, aspettiamo con pazienza notizie da radio corsa. Nel frattempo vediamo Giancarlo, Enrica e Sandra di Sport Media che sono stanchissimi, non hanno gareggiato ma lo sanno solo loro quante volte si sono spostati dall' ufficio stampa alla zona arrivo.


Arriva la notizia che Naef è in prossimità del traguardo, allora ci schieriamo tutti pronti ad immolare la sua vittoria con una bella foto. Ma non è cosi semplice, siamo in tanti, ci sono i commissari dell' UEC che ci dicono di spostarci indietro, dietro la linea appositamente segnata sull' asfalto. C'è chi fa finta di niente e non si muove, chi impreca e chi educatamente si sposta.


Io mi siedo sull' asfalto, così non tolgo campo visivo agli altri....c'è però sempre il "rompiscatole" di turno che fa il prepotente.....sono sempre quelli che non vedi mai alle gare.....non sappiamo nemmeno chi siano...di solito sono quelli incaricati dai giornali locali.
E' un classico ed è da mettere in preventivo, ma tra noi "addetti ai lavori" che seguono le gare tutto l'anno, non ci sono mai problemi.


Il sole "picchia" ancora molto forte, le Miss ci fanno dimenticare per un' attimo la stanchezza e il caldo, ma non è finita mancano ancora le premiazioni e le interviste ai corridori. Verso le quattro per i fotografi è tutto finito, la mia giornata è invece ancora lunga. Devo ancora scrivere l' articolo, e il tempo passa.


Sono stanchissimo, come tutti lì in sala stampa, tutti davanti al pc a scrivere. La "capa" Sandra Pinato è invece indaffaratissima con le televisioni, deve fare in modo che la corsa riesca ad avere dei passaggi in serata su Rai Sport, Rai3 e Canale 5. Brava c'è riuscita !


Siamo collegato via wi-fi. Aggiorno il sito e dopo le sei saluto tutti e parto dopo aver scambiato due parole con Massimo Panighel. Non sento nemmeno la fame, è normale, è come essere in trance agonistico.


Chiamo casa "Ciao preparami un piatto di pasta che arrivo alle 20:30........". Arrivo a Peschiera ed improvvisamente vedo le macchine ferme......" No !  penso - non proprio oggi che sono stanchissimo e non vedo l' ora di farmi una doccia! Spero che si tratti delle solita coda .....invece no......siamo rimasti fermi quasi un ora avanzando a passo d' uomo. Arriverò a casa alle 21:30 con un' ora di ritardo...


Anche io, nel mio piccolo, ho corso il mio Europeo. Arrivo a casa stremato, divoro un piatto di riso e contento penso alla bella esperienza che ho vissuto ancora una volta nel mondo della mountain bike.

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