Europeo? Ein, Zwei, Drei, Schweiz

LA SVIZZERA DETTA LEGGE VINCENDO A MONTEBELLUNA TUTTE E TRE LE CATEGORIE. ARGENTO DI CELESTINO E BRONZO DI MARTELLI TRA GLI UNDER 23.

Montebelluna (TV): E' la Svizzera la dominatrice assoluta del Campionato Europeo Marathon corso oggi sul Montello, in una calda giornata di fine giugno. Ralph Naef si imposto nella elite men, chiudendo i 129 chilometri dopo 4 ore 59' 05'', secondo a 2' 40'' il campione d' Italia Mirko Celestino, autore di una grande rimonta, bronzo ancora alla Svizzera con il campione rossocrociato Andrea Kugler. Nelle ultime sette edizione del trofeo Europeo è la seconda volta che un' italiano sale sul podio, l' ultima volta era successo nel 2004 in Polonia dove Roland Stauder aveva preso anche lui l'argento.


Nella battagliata gara femminile alla fine l' ha spuntata Ester Suss prima assoluta in 4 ore 53' 17'', era Campionessa Svizzera e da oggi lo è anche d' Europa. Podio anche per le altre due più forti bikers al via ossia, la norvegese Gunn Rita Dahle Flesjaa e bronzo per la finlandese Pia Sundstedt, che vede il trono Europeo sul quale era salita l'anno scorso in Estonia. Oro sempre alla nazionale rossocrociata anche nella categoria Under 23, grazie a Konny Looser, secondo posto ancora alla Svizzera e terzo gradino del podio conquistato dal fiorentino Lorenzo Martelli.


La grande giornata era iniziata alle  8:00 quando è partita la prima delle tre gare che caratterizzeranno la lunghissima e calda giornata odierna, sono scattati i bikers che hanno corso sul percorso Marathon lungo 77,10 km, un' ora dopo alle 9:00 sono partiti i bikers che hanno scelto la distanza più dolce, ossia il percorso Classic che si è sviluppato sulla distanza di "soli" 51,7 chilometri. Ma la grande attesa era per le ore 10:00 quando partiva il Campionato Europeo Marathon maschile e mezz' ora dovevano scattare le donne che quindi chiudevano le quattro partenze previste per questa mattina.


L' importante novità emersa ieri riguardava il percorso dell' Europeo Marathon, dal momento che la corrente del fiume Piave era molto forte non è stato possibile allestire il ponte mobile che lo doveva attraversare. Di conseguenza i bikers hanno fiancheggiato il greto del fiume per portarsi verso il ponte che lo attraversa più a valle. Il risultato finale è stato rappresentato dall' allungamento del percorso di circa 13 chilometri, dai 116,8 km (2.910 di dislivello) inizialmente previsti, gli uomini hanno così completato ben 129 chilometri, le donne invece passavano dai 98,5 km, inizialmente programmati 111 km. Insomma si prospettava una gara durissima di 5 ore e con il grande caldo, non tanto per la temperatura che era attorno ai 30 gradi, piuttosto per l'altissimo tasso d umidità.


Gli italiani favoriti erano Mirko Celestino e Mike Felderer, i due bikers che proprio qui a Montebelluna, lo scorso anno si giocarono il tricolore in volata. C' era però anche Marzio Deho che in questo periodo è in grande forma, agguerrita la presenza degli svizzeri presenti con Andreas Kugler, Urs Huber, Ralph Naef. I tedeschi schieravano Hannes Genze, Stephan Sahm, Karl Platt, gli austriaci Alban Lakata, la Francia Thomas Dietsch, la Russia Medvedev.


Non c' erano ne Sauser e nemmeno Paulissen. Una dato importante, gli atleti italiani non correvano con la maglia azzurra ma con le maglie dei loro team. Un peccato visto che si correva in casa e visto che Olanda, Lituania, Estonia, Slovenia, Croazia, Spagna, Norvegia, Repubblica Ceca e Finlandia hanno corso con la maglia nazionale.


Nella femminile le favorite erano la finlandese Pia Sundstedt, campionessa in carica e la svizzera Ester Suss, c' era anche Gunn Rita Dahle Flesjaa che però prima del via aveva detto di non essere in grandi condizioni di forma. L' italiane erano rappresentate dalla Klomp, la Staffler, e la Gasparini , risultavano iscritte la Benzoni e la Ferrari che avendo corso ieri la Sella Ronda Extreme, non si sono però presentate al via questa mattina.


La corsa per l' Europeo: Gruppo compatto e numeroso sul primo GPM della giornata, ossia la Presa 13, scalata dopo 9,3 chilometri, davanti spiccavano le maglie degli svizzeri Huber e Kugler (Campione nazionale) e quella tricolore di Celestino, ma appena dietro c'erano proprio tutti i più forti.


In località Cà Bianca, dopo che i bikers avevano percorso 25 chilometri in 52 minuti, il gruppo al comando era sempre numeroso ma iniziava a perdere alcuni bikers che si staccavano. Qui davanti c'era Tony Longo, seguito dal Campione d'Austria Alban Lakata, da Naef e Tiberi, ma subito dietro c'erano Felderer, Celestino, il campione della Finlandia Vastaranta e numerosi bikers di lingua tedesca. A 10'' c'erano Hannes Pallhuber e  Schweiggl con la casacca Silmax Cannondale e poco dopo sfilava la maglia del Campione di Francia Thomas Dietsch.



La gara proseguiva con continui sali scendi e attraversava il fiume Piave, dopo 73 chilometri in località Col Tombola, nei pressi del Castello di Susegana, sulla rampa si presentavano davanti quattro bikers, lo svizzero Naef con la maglia della Merida e tre italiano Longo e Felderer della Full Dynamix con Tiberi alle loro spalle. Dietro era vicinissimo Celestino che saliva di slancio davanti al gruppo che era ancora molto numeros, composto da 20/30 bikers tra i quali c'erano gli italiani Deho, Pallhuber, Bettelli, Cattaneo e De Bertolis.


Poco dopo il ritorno verso il Piave c' è stato un episodio molto importante per la corsa, quando Mirko Celestino era al comando con Naef, Felderer e Tiberi, pensando che dopo 90 chilometri era ancora presto per forzare il ritmo, rallentava volutamente per non "saltare". Infatti nei pressi del Monumento a Francesco Baracca, in località Nervesa, dopo 3 ore e venti minuti di gara, in salita passavano due soli bikers al comando. Lo svizzero Naef e Mike Felderer (reduce dal secondo posto alla Black Forest Ultra Marathon), a un minuto  e mezzo,da solo transitava il piemontese Tiberi mentre nettamente staccati a quasi cinque minuti sfilavano nove bikers Lakata, Bohme, Kugler, Buchli, uno spagnolo e gli italiani Celestino e Zoli. Da solo seguiva Spadi, quindi Dietsch, De Bertolis e Pallhuber.


Qui nella femminile si annunciava un caldo arrivo, le tre favorite erano davanti insieme, la svizzera Suss, la finlandese Sundstedt e la norvegese Dahle. Staccate ma non di molto passavano poi la Ketonen, la nostra Gasparini, la spagnola Santanyes, l'olandese Boek e  un paio di altre ragazze. Va segnalato il ritiro di Tony Longo che probabilmente a lavorato per più di metà gara cercando di aiutare Felderer.


Restavano una quarantina di chilometri i più duri di tutta la gara, Felderer era colpito dai crampi e accendeva il semaforo verde per l' allungo di Naef che iniziava una lunga cavalcata in solitario che lo  portava dopo poco meno di 5 ore, sul tetto d' Europa. Dietro c'era la grande rimonta di Celestino, insieme all' austriaco Lakata, allo svizzero Kugler e al finlandese Vastaranta, sorpassavano Felderer.


Sull' ultimo strappo l' affondo del bergamasco Celestino che si presentava da solo sul rettilineo dell' arrivo,chiudendo in seconda posizione e con la medaglia d'argento. Chiudeva in terza posizione il campione svizzero Kugler. Celestino festeggiato calorosamente dal suo Fan Club, a fine corsa si è pentito della sua scelta tattica di lasciare la testa della corsa dopo 90 chilometri. Nella top ten anche un grande Pierlugi Bettelli che allo sprint per il decimo posto regola De Bertolis e Pallhuber.


Grande gioia espressa dall'organizzatore Massimo Panighel, dopo l' incertezza dello scorso novembre quando la corsa sembrava a rischio per la contemporaneità con la Settimana Tricolore e dopo le critiche che erano piovute sull'organizzazione dai bikers che si erano lamentati per il fango sul percorso.


Non ultime c'erano state le critiche provenienti sempre dal nostro ambiente, per la gestione del grande budget e disposizione del comitato organizzator. Appena si è conclusa la corsa Panighel ha ringraziato tutti i ragazzi di Pedali di Marca e gli oltre 900 volontari (450 sul percorso) che hanno fatto un lavoro encomiabile che dopo 5 ore di gara, ha ottenuto un riconoscimento anche dalla Unione Ciclistica Europea che li ha premiati con la medaglia riconosciuta alle società che organizzano alla perfezione un evento.


Spettacolare anche quest'anno il maxi schermo sul traguardo con la classifica visibile in tempo reale dagli spettatori presenti sulla tribuna ubicata in Corso Mazzini, colorita la presenza dei norvegesi tutti bardati con la maglietta del loro paese.


L' appuntamento è fissato al prossimo anno sempre quì a Montebelluna ma con il Mondiale Marathon.


Fotografie : Silvia Paterlini

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