Chiedilo a......Pianeta: 8ª puntata - I battiti in allenamento

VORREI SAPERE SE DURANTE GLI ALLENAMENTI SI DEVE ANDARE SEMPRE AL 100% CON I BATTITI

Ha scritto Luigi dalla provincia di Imperia


Ciao, sono una appassionato di bike, mi alleno 4 -5 volte alla settimana,e la domenica qualche gara, vorrei sapere se durante gli allenamenti si deve andare sempre al 100% con i battiti ?
Grazie.

 

Rispondono prima il nostro trainer ufficiale, il Dottor Saverio Ottolini di Sportattitude, quindi abbiamo sentito anche il parere del Dottor Alessio Cellini.



 

Risponde il Dottor Saverio Ottolini


Ciao Luigi

 

Innanzi tutto bisogna partire da un presupposto semplice, ma che spesso non risulta ben chiaro a chi si allena con costanza e svolge allenamenti intensi e gare. Se da una parte è corretto affidare la gestione del carico di allenamento al cardiofrequenzimetro, per avere una valutazione immediata e reale di quello che , in gergo tecnico, viene definito "carico interno", dall'altra è necessario prestare molta attenzione al fatto che la risposta cardiaca viene modulata da numerosissimi fattori "fisiologici e ambientali".

 

Sarà capitato a molti di voi che, dopo una gara o numerosi giorni di allenamenti intensi, la nostra F.C. non ne voglia proprio sapere si salire!!! Spingiamo a tutta, le gambe scoppiano, ma il cardio ci indica un valore appena sopra il medio!!!

Ecco questo è un classico esempio di quello che può accadere quando siamo stanchi, quando o a livello muscolare, oppure a livello metabolico siamo "vuoti". Inoltre dobbiamo tenere presente che anche il cuore è un muscolo e quindi, anche se diversamente dagli altri, si affatica.


Non per ultima, è poi da considerare la componente di attivazione "nervosa": come per ogni motore, per innestare lo "scoppio" e quindi la "contrazione muscolare", è necessaria un a scintilla, che nel nostro organismo è data dall'impulso nervoso. Se siamo stanchi, se per motivi metabolici o fisiologici il sistema nervoso parasimpatico è prevalente, anche l'attivazione nervosa è attenuata, e quindi tutte le componenti da lei derivate ne risentono.

 

Queste prime precisazioni, servono innanzi tutto per far comprendere come il concetto stesso di frequenza massima (e di 100%) debbano essere di giorno in giorno valutati e rivisti a seconda della condizione!!!

 

Passiamo quindi alla parte training: come per ogni tipo di preparazione atletica, essendo diverse le variabili da allenare, dovranno essere diversi gli "stimoli allenanti". Quindi, il "micro-ciclo" settimanale dovrà prevedere (sempre nell'ottica di una gestione globale del carico e dei volumi di allenamento), un alternanza ed una varietà notevole di stimoli.


Per questo sono state codificate ripetute, salite forza resistente, sedute dietro motore ecc.ecc.


Ognuna di queste tipologie di lavoro , oltre che una diversa cadenza e durata, avrà ovviamente dei "range" di intensità di riferimento diversi, che dovremo assolutamente seguire per poter allenare nello specifico le qualità desiderate. Per questo motivo, non sarà necessario in tutti gli allenamenti raggiungere il 100%, ma piuttosto, sarà opportuno programmare bene i carichi, gestendo anche i giorni di recupero, e seguire poi nel dettaglio le intensità impostate nel programma.


In vista del periodo agonistico, sarà proprio la variabile "recupero" a dover essere ben considerata: quindi saranno molto utili allenamenti di scarico e agilità in cui la f.c. potrà essere tenuta su valori medio bassi!!!


Dottor Saverio Ottolini

Mail: supertraining@virgilio.it

-Diplomato I.S.E.F. (SCIENZE MOTORIE)

-Preparatore atletico  - Maestro MTB (F.C.I.) - Direttore sportivo (F.C.I.) -Istruttore atletica (FIDAL)

-Ricercatore in ambito "attività motorie, fisiologia dello sport, preparazione atletica e sviluppo del training "

-RESPONSABILE Centro Sport Attitude  Centro di Preparazione Atletica, specializzato in valutazione funzionale, analisi dei fattori della prestazione, gestione, programmazione e ottimizzazione dell'allenamento,  gestione globale dell'atleta e dei team in generale, servizi per lo sport




Risponde il Dottor Alessio Cellini


Caro  Luigi


la frequenza cardiaca in allenamento è una misura indiretta del carico di lavoro e come tale può aiutarci nella sua gestione; và anche detto che riflette bene i lavori medio/lunghi ad intensità costante ed i lavori ad intervalli abbastanza lunghi, mentre riflette male gli esercizi di natura anaerobica (sprint, lavori esplosivi di forza, tratti ad alta intensità <30", ecc..) così come quelli svolti a ridotta frequenza di movimenti (medio di potenziamento a bassa cadenza, Salite Forza Resistenza, ecc..).


Detto questo veniamo al tuo quesito, dunque quel che è certo è che a frequenza cardiaca elevata corrisponde un elevato livello di sforzo fisico, quindi cercare di lavorare giornalmente in prossimità di FC massimali oltre che di difficile realizzazione sarebbe anche sbagliato sotto il profilo metodologico.


Considerando che la domenica per la gara o per la classica 'uscita in gruppo' si lavorerà ad alta intensità, ti consiglio di mantenere una ulteriore seduta settimanale (a metà settimana) dove ricercare intensità/frequenze cardiache elevate, mentre puoi lasciare i restanti 5 giorni a sedute di fondo di rigenerazione, lavori complementari (tipo potenziamento, lavoro di tecnica, lavoro di coordinazione, ecc..) o al riposo; in questo modo, avendo settimanalmente 2 sedute intense separate da non meno di 48h ed altri allenamenti complementari o riposo, eviterai il sovrallenamento ed avrai una lunga stagione su buoni livelli prestativi.

 

Spero di essere stato utile ed esaustivo.

 

Cordialmente

 

Dott. Alessio Cellini

Analisi e programmazione sportiva applicata a Ciclismo e Fitness

cellulare  331-3294530
email alessiocellini@alice.it
internet www.cellinitrainingmethod.it





Si ringrazia www.polaritalia.it per le due immagini utilizzate in questa Rubrica.


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