Chiedilo a ...Pianeta Mountain Bike: 1ª puntata

E' nata una nuova rubrica dedicata ai nostri lettori: Oggi consigli per l' acquisto di una mtb

Pianeta Mountain Bike si sta rinnovando e proprio nell'ambito di questo cambiamento abbiamo deciso di interagire maggiormente on i nostri lettori.


Da oggi si apre la nuova rubrica "Chiedilo  a... Pianeta Mtb". Risponderemo alle varie domande, sugli argomenti più disparati del mondo della mtb, che ci arriveranno all'indirizzo info@pianetamountainbike.it oppure sulla bacheca del gruppo Pianeta Mountain Bike di Facebook (http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=34749877762&ref=ts). Le risposte verranno date direttamente dai nostri redattori, oppure girate ad esperti preparatori atletici, costruttori di biciclette, nutrizionisti e via dicendo.


Non esitate quindi e Chiedetelo a...Pianeta Moutain Bike


1ª puntata
 



Sebastiano Lia :
Cari amici sportivi dovendo acquistare una nuova mountain bike desidererei ricevere consigli in merito da chi ha più esperienza di me. Il dubbio è tra prendere una Mtb ammortizzata solo davanti oppure anche dietro visto che non ne ho mai provata una. Qualcuno mi ha detto che le bici ammortizzate dietro servono solo per chi fa solo lunghe discese pietrose,per le salite e le pianure invece da solo problemi. Abito in montagna è mi piace fare parecchi chilometri tra i boschi. Consigliatemi grazie.

 

Caro Sebastiano, la scelta della corretta Mtb è senza dubbio un argomento molto difficile. Ognuno ha i suoi gusti personali, una persona si trova meglio a pedalare su una bicicletta full suspension, mentre un'altra magari esprime il meglio di se su una rigida totale (senza neanche la forcella ammortizzata).


Quello che sicuramente posso dirti è che chi ti ha detto che le full servono solo per le "discese pietrose" sbaglia di grosso. Poteva essere così una decina di anni fa, quando la tecnologia costruttiva non aveva raggiunto i livelli di oggi, ma ora il discorso è totalmente cambiato.


Prima di entrare un po' più nel tecnico faccio una domanda provocatoria. Se le bi-ammortizzate fossero utili solo nelle "discese pietrose", perché, da un tre anni a questa parte, i bikers più forti del mondo, le utilizzerebbero nelle gare di Coppa del Mondo cross country?


Certo, se si intende come bi-ammortizzata solo una Mtb con escursione posteriore da oltre 150 millimetri, posso dargli tranquillamente ragione, stiamo però parlando di biciclette appositamente realizzate, anche per quanto concerne la geometria del telaio, per la discesa, il downhill ed il freeride.


In realtà la sospensione posteriore è di grande aiuto non solo, in discesa, ma soprattutto in salita, infatti, nonostante qualche grammo di peso in più, l'ammortizzatore andando a "copiare" le asperità del terreno aiuta la gomma posteriore ad essere sempre a contatto con il terreno, e quindi ad avere sempre la migliore trazione. Inoltre ormai quasi tutti gli ammortizzatori, sia ad aria sia idraulici, hanno sistemi di bloccaggio, totale o parziale, che eliminano l'influenza della pedalata del biker. Ovvero lavorano soltanto quando le forze di spinta provengono dal basso, quindi dal terreno, mentre rimangono inattivi se la spinta viene dall'alto, ossia dal movimento di pedalata del biker. Questo fa si che in situazioni di pianura, anche su asfalto, la bicicletta abbia un rendimento simile, o molto simile, a quello di una front suspension. Inoltre nelle uscite molto lunghe la sospensione posteriore riduce gli affaticamenti alla schiena e i possibili dolori conseguenti. Altro esempio, se guardi gli ordini di arrivo degli ultimi due o tre campionati del mondo Marathon, oltre i 100 chilometri, noterai come nelle primissime posizioni abbondano i telai a doppia ammortizzazione, anche su un percorso non particolarmente accidentato come quello della Dolomiti Superbike.


D'altro canto le full non sono la "macchina divina", ovvero hanno anche loro alcuni difetti: primo fra tutti una complessità maggiore. E' vero che l'ammortizzatore aiuta in molti frangenti, ma deve essere settato bene, e quindi ne consegue che nelle prime pedalate il biker deve capire come regolarlo al meglio, operazione comunque non complicatissima dopo aver letto il manuale d'istruzioni fornito,  a seconda del suo personale stile di guida. I parametri principali da curare sono Sag (affondamento da fermo), Rebound (velocità di ritorno) e precarico. Da questo deriva anche una maggiore manutenzione del mezzo. Altro neo è la minore reattività. Non c'è nulla da fare, a parità di gamma, una bicicletta full sarà sempre meno reattiva di una front, ma questo, a mio parere, è un dato che va preso in considerazione solo se si punta a gareggiare per vincere.


Infine non voglio sminuire le Mtb con la sola forcella rigida. Sicuramente la loro maggiore rigidità permette di controllarle meglio, di azzardare passaggi più stretti nei sigle track e di scaricare sulla ruota posteriore la potenza in modo più fluido e redditizio. Inoltre hanno bisogno di una manutenzione minore e spesso, ma non in tutti i casi (vedi Cannondale Flash), il loro prezzo è leggermente più basso. Sicuramente sono l'ideale per chi si avvicina alla Mtb, non solo perché più facili da "gestire", non avendo l'ammortizzatore da settare e da mantenere, ma soprattutto perché se si impara a guidare veramente bene una front, quando si salirà in sella ad una full si faranno davvero i numeri.


Concludendo quindi posso dirti ciò: se hai intenzione di gareggiare prendi in considerazione una bella front i carbonio, rigida e scattante, ma se hai solo intenzione di divertirti sui sentieri delle tue montagne pensa ad una full con escursione tra i 100 ed i 120 millimetri, e ti assicuro che il divertimento sarà assicurato.


Ultima cosa, sicuramente anche nella tua zona ci saranno rivenditori con la possibilità di farti testare alcuni tipi di Mtb, cercali e senza indugi, fai 2/3 prove. Solo così potrai davvero capire qualè la bicicletta più adatta a te.

 

Take a bike and ride!! Always!

 

Altre News