Per un Biker quando la stagione ciclistica finisce è difficile abbandonare la propria Bike, a malincuore viene consegnata alle cure del meccanico di fiducia e si aspetta con ansia il fiorire della nuova stagione agonistica.
Le prime uscite con temperature rigide portano energia e vitalità all'atleta un po' rilassato mentre le vere emozioni sono allo start della prima gara stagionale.
Per molti di questi atleti, che abitualmente sono impegnati nelle prove di Mtb sulle lunghe distanze, domenica 28 marzo 2010, la Tredicesima edizione della Granfondo Trevalli con sede logistica nella piccola cittadina veronese di Tregnago nella Val d'illasi, è stata la ripresa dell'attività agonistica.
Ad aiutare il rientro alle manifestazioni cronometrate ci ha pensato anche "fratello sole" a riscaldando e dipingendo di colori primaverili la giornata oltre che far innalzare improvvisamente le temperature rispetto alle giornate precedenti.
Tregnago, sin dal sabato con la fortunata Tre Valli Junior riservata ai bambini, ha iniziato ad accogliere la carovana dei Bikers, per poi dedicarsi completamente a loro nella giornata di domenica, con una bella area expo, diversi stand gastronomici, un ampio tendone dove collocato il ritiro dei pacchi gara, la consegna dei chip, il pasta party e le premiazioni finali.
Analizzando il dato numerico, un successo nelle iscrizioni, che hanno costretto gli organizzatori a chiuderle in anticipo, avendo raggiunto il limite massimo di 1.500 iscritti.
Grande attenzione è stata data al pacco gara, molto generoso, composto da un intimo tecnico by Lessinia Sportin, pasta fresca, pasta di semola, mezzo litro d'acqua, una borraccia, integratori e merendine.
La manifestazione segnava anche la partenza di alcuni circuiti di cui la stessa fa parte, quali l' Off Road Cup Feel The Alps, Lessinia Tour, Xc Verona, il Nobili ed il Veneto Fizik.
I brillanti organizzatori hanno previsto per questa edizione due percorsi, il classic di 39 km (anche se al termine della gara erano circa 42 km) con 1.070 m di dislivello ed il percorso light di 24 km e circa 560 m di dislivello.
Alle 9.30 il primo via con lo sparo dei Tromboni e la compagnia dello speaker mantovano Alfio Montagnoli, con gli atleti del classic divisi in due gruppi distanziati di 5 minuti mentre alle 10.30 è stato dato il via al percorso light.
I due percorsi si snodavano attraverso i luoghi più particolari e suggestivi (come affermato dagli organizzatori) della Val d'Illasi, della Val Tramigna e della Val di Mezzana. Il percorso classic, subito dopo il via vedeva gli atleti affrontare 4 km su tratto asfaltato dalle pendenze non eccessive fino alla Croce del Vento da cui la discesa nel Vaio dei Finetti su un tratto sterrato molto scorrevole e divertente. Terminata la discesa ci si è impattati nella prima e quasi unica coda di giornata all'approssimarsi dell'inizio della salita verso il monte Cimo.
Alcuni metri di sentiero e strada sdrucciolevole che hanno costretto diversi atleti a scendere dalla Bike, rallentando il gruppo e causando malumori soprattutto nelle retrovie.
Superato l'intoppo delle code e gradualmente affrontate le pendenze del monte Cimo si è scollinato verso Cadalora, affrontando alcuni single track divertenti e dal fondo compatto arrivando verso metà percorso a circa 16 km di gara.
Breve salita seguita da un tratto pianeggiante fino a Mezzomonte da cui 4 km verso la cima del Monte Guala con pendenze non eccessive al termine del quale si è scollinato lungo una discesa veloce verso Mezzana di Sotto in cui dopo alcune centinaia di metri in falsopiano ad attendere i Bikers l'ultima ascesa di giornata che dopo 5 km di pista forestale conduceva in località Cave da cui (per gli atleti meno competitivi) poter ammirare un invitante paesaggio, per poi iniziare l'ultima discesa verso l'abitato di Tregnago percorrendo l'ultimo Km pianeggiante e lo sprint finale su asfalto. 
Rispetto al classic, il percorso light presentava la prima deviazione presso la località Croce del Vento ricongiungendosi verso Mezzomonte tagliando poi per il monte Marcon e condividendo nuovamente gli ultimissimi km.
Nel complesso una manifestazione ben organizzata che ha ripagato la fiducia dei tanti Bikers accorsi. Il percorso ben segnalato sia in gara che nella settimana che l'ha preceduta, fondo compatto ed asciutto che l'ha reso molto scorrevole.
Discreta la presenza dei volontari lungo il percorso, tra i quali il personale dell'esercito, alpini e protezione civile. Molti atleti hanno sottolineato con piacere i numerosi ristori presenti sia lungo il percorso che all'arrivo, ricchi di sali, frutta, acqua e merendine.
Nonostante i pochi spazi a disposizione nella sede logistica non ci sono stati grossi problemi di parcheggio venendo utilizzati anche parcheggi improvvisati a lato strada nelle vicinanze della zona partenza/arrivo.
Il cronometraggio a cura della Timing Data Service è risultato efficiente con le classifiche prodotte in tempi celeri e correte cosi come le pompe per lavaggio bike nella zona camper con 4 canne a disposizione che hanno soddisfatto tutte le esigenze.
Il tendone ha accolto i partecipanti per il pasta party composto da pasta, pane ed acqua senza code eccessive mentre qualche attesa in più si è riscontrata nelle premiazioni svolte sempre nel tendone, rallentate dalle varie vestizioni di maglie.
Qualche difficoltà per le docce, collegate in due punti diversi abbastanza distanti dal "quartier generale" della gara che ha costretto molti atleti a spostarsi con la propria autovettura, ed anche il problema comune a questo tipo di manifestazioni per le temperature dell'acqua che soprattutto per gli ultimi atleti si sono rilevate alquanto rigide.
Una manifestazione che con l'inserimento in nuovi circuiti ha fatto il meritato salto di qualità, in particolare nei numeri, in quando a livello qualitativo negli anni aveva già ottenuto la sua consacrazione, che la collocano a pieno diritto tra le migliori manifestazione del settore presenti nel panorama italiano della Mtb.
