TREK TOP FUEL 9.8 SL 2016: FULL FLOATER E BOOST PER PRIMEGGIARE OVUNQUE

Una di quelle bici che appena ci si sale da la sensazione di averla cucita addosso. Posizione corsaiola ma non estrema. Ha un alto rendimento dove serve scorrevolezza sulle asperità e pedalata rotonda in fuoristrada. Confidenza e comfort sono ai massimi livelli, una di quelle bici dalle quali non si scenderebbe mai. Full polivalente, consigliata per Gran Fondo o ultra Marathon. Ben rifinita e dotata di tutti gli standard più moderni, è difficile trovare difetti alla Top Fuel.

La Top Fuel 9.8 SL è la prima mountain bike che Trek ci aveva affidato in occasione del Bike Shop Test di Zola Pedrosa (BO).

 

 

La nuova full suspension, così come la front Procaliber, sono i prodotti di un lungo lavoro del Trek Factory Racing sui campi di gara di Coppa del Mondo. Daniel McConnell ed Emily Batty ne hanno contribuito allo sviluppo durante tutta la scorsa stagione.

 

 

TECNOLOGIA

 

I moderni tracciati XC di Coppa del Mondo, con la crescente tecnicità, non sempre premiamo la leggerezza e l'essenzialità della bici hardtail. Ecco così che Trek, per il 2016, ha riportato anche nella propria full 29" da XC il cinematismo Full floater ABP, il collaudato schema sospensione già utilizzato sia in passato che nelle attuali mountain bike trail/gravity.

 

 

Sulla Top fuel è stato introdotto però con un carro ridotto a 433mm di lunghezza e una escursione contenuta a 100mm. Il sistema Full Floater consiste principalmente nel collegare l'ammortizzatore a due leveraggi mobili (di solito invece uno dei due fulcri dell'ammortizzatore è fissato direttamente al telaio). Questo per garantire maggiore sensibilità, progressività e reattività alla sospensione, dando addirittura la sensazione di una maggiore escursione di quella nominale. Il sistema ABP (Active Braking Pivot) permette poi alla sospensione lavorare liberamente anche durante la fase di frenata.

 

 

La nuova Top Fuel adotta anche mozzi Boost con battute 110/148 mm per la massima rigidità delle ruote, compattezza del carro e passaggio ruota ampio. Come per la front Procaliber, le ruote hanno diametro di 27,5" per la taglia 15.5" e 29" dall 17.5" in su. Immancabile il routing interno dei cavi con la possibilità di fissare il tubo freno sia all'interno che all'esterno del telaio.

 

 

GEOMETRIE

 

Naturalmente presenti anche in questa full XC le geometrie G2 di Trek. Orizzontale esteso (593mm per la taglia M), carro compatto (433 mm), angolo sterzo aperto (70°) unito a forcella dedicata G2 con offset di 51mm. In questo modo Trek garantisce maneggevolezza alle basse velocità senza compromettere la stabilità nel veloce.

 


TOP FUEL 9.8 SL

 

- Forcella: RockShox SID RL
- Ammortizzatore: RockShox Monarch XX, lockout remoto XX Full Sprint, 6,5x1,5"
- Ruote: DT Swiss X1700 con mozzi Boost 15x110mm e 12x148mm
- Copertoni: Bontrager XR1 Team Issue, 120 TPI, 29x2.0
- Comandi, cambio: SRAM X1; SRAM X01 11 velocità
- Guarnitura: SRAM X1 con corona 32 denti
- Cassetta: SRAM 10/42
- Freni: Shimano XT
- Attacco manubrio: Bontrager Race X Lite, 31,8mm, 7 gradi
- Manubrio: Bontrager Race X Lite, carbonio OCLV , 31,8mm, rise 5mm
- Tubo sella: Bontrager Rhythm Elite, testa a 2 bulloni, 31,6mm, zero offset
- Sella: Montrose Elite
- Taglie: 15,5" (ruote 27.5"); 17,5, 18,5, 19,5, 21,5" (ruote 29")
- Prezzo: 5.149,00 euro

 

 

PESO

 

La Top Fuel 9.8SL da noi testata ha fermato la bilancia a 11,275 Kg. (11,65 della pesata meno 375 gr. relativi ai nostri pedali Shimano PD-M520)

 

 

IN AZIONE, SALITA, DISCESA, FUNZIONAMENTO SCHEMA AMMORTIZZANTE

 

Le discese del tracciato XC del Bike Shop Test di Zola Predosa non presentavano tratti nei quali saggiare bene una full, avendo inoltre il tempo contato ci siamo concentrati sulla salita e sul rendimento nella pedalata della nuova full di Trek.

 

E' bastato aggiustare l'altezza e la posizione della sella sella per apprezzarne subito l'assetto. Una di quelle bici che appena ci si sale da la sensazione di averla cucita addosso. Posizione corsaiola ma non estrema, tutto è disposto con naturalezza, l'avantreno è sufficientemente caricato con il busto e la parte bassa del corpo inserita bene nel telaio.

 

 

Capirne il funzionamento dello schema ammortizzante è stato il nostro primo obbiettivo. Via subito quindi in fuoristrada a cercare salita e tratti difficili. Il fondo viscido e scivoloso, spesso ripido ne hanno esaltato le doti di bilanciamento e trazione. Tornantini e passaggi stretti hanno fatto emergere anche una maneggevolezza inaspettata. Con le ruote lontane dall'asfalto non abbiamo mai azionato il comando remoto X-Lock Full Sprint (che blocca insieme forcella e ammortizzatore), la Top Fuel si mangia tutte le asperità permettendo di restare seduti senza dare quella sensazione di pesantezza o dispersione in fase di spinta.

 

 

Mentre si pedala concentrati non si percepisce bene il lavoro della sospensione ma è evidente (e piacevole), abbassando lo sguardo, quanto questa lavori in continuazione e per diversi millimetri di travel. Ciò non significa che il Lockout non serva, anzi, quando siamo passati all'asfalto, simulando ad esempio un lancio in salita si è reso indispensabile, soprattutto spingendo in piedi col rapporto lungo. Sui tutti i fondi compatti dove serve velocità è importante fermare l'escursione in modo da sfruttare al massimo le doti di rigidità e risposta del telaio.

 

 

LE PRIME SENSAZIONI AL TERMINE DEL NOSTRO TEST

 

In questo allestimento 9.8 SL la top Fuel ha mostrato, complice un peso non proprio contenuto, più un'indole da divoratrice di chilometri (e ostacoli) che da bomba XC. Ha un alto rendimento dove serve scorrevolezza sulle asperità e pedalata rotonda in fuoristrada. Confidenza e comfort sono ai massimi livelli, una di quelle bici dalle quali non si scenderebbe mai.

 

Affascinante, ben rifinita e dotata di tutti gli standard più moderni, è difficile trovare difetti alla Top Fuel. Seppure non ce la siamo potuta godere a fondo in discesa possiamo affermare che ha una efficienza e un rendimento ottimo. Tutto ciò a vantaggio della polivalenza, delle lunghe uscite, delle Gran Fondo o ultra Marathon. Se invece l'utilizzo è quello del Cross Country puro è consigliabile optare per l'allestimento 9.9 SL o per quello custom partendo dal kit telaio, ciò per avere un peso finale (soprattutto nelle masse rotanti) tale da donarle l'esplosività necessaria all' XC che altrimenti viene meno.

 

 

ALLESTIMENTI ALTRE VERSIONI DELLA TOP FUEL

 

La Trek Top Fuel è disponibile in quattro allestimenti completi oltre a quello totalmente custom derivante dal Project One. Si parte dal top di Gamma 9.9 SL (9.249,00 euro), si passa poi alla 9.8 SL (quella del nostro test, 5.149,00 euro) fino alla 9 (4.099,00 euro) e alla 8 (3.099,00 euro) che hanno entrambe il telaio in alluminio Alpha Platinum.

 

Oltre le bici complete è possibile acquistare il kit telaio a 3.299,00 euro. Tutti i modelli sono dotati dello stesso triangolo principale in carbonio OCLV mountain, ma solo il modello 9.9 SL (oltre a quello del kit) ha il carro interamente carbon, il resto della gamma ha i foderi inferiori in alluminio.

 

 

SITO WEB

 

www.trekbikes.com

 

 

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