SAM GAZE IMBATTIBILE IN VOLATA, SUO LO SHORT TRACK DI MAIRIPORA

La prima prova di Coppa del Mondo di XCC ha visto subito gli specialisti delle alte velocità mettere in fila tutti. Schwarzbauer ha fatto il lavoro sporco allineando il gruppo, Gaze in maglia di campione del mondo ha assestato l’attacco decisivo. Bene Schurter 8°, grande sorpresa di Vidaurre (3°), Braidot 24° e primo italiano…

di Federico Malpezzi, sab 13 apr 2024 17:45

Dal Brasile ricominciano le sfide più emozionanti di XCC e Cross Country, dopo il 2022, il Brasile riottiene l'apertura della Coppa del Mondo di MTB con due tappe in rapida successione.

Oggi, sabato 13 aprile, a Mairipora è andato in scena lo short track, la disciplina più esplosiva su 20 minuti di gara, il circuito ultra moderno con whoops tipo Nove Mesto, salti e paraboliche e anche il ritorno del pump track, si estende su 636 metri di anello con 44 metri di dislivello a giro. Una pista molto larga soprattutto nella salita principale per favorire sorpassi e sportellate. Il clima è stato quello più caratteristico del Brasile con molta umidità e temperature altissime che hanno obbligato a utilizzare ghiaccio sulla schiena dei rider per la partenza.

©Piotr Staron - Thomus Maxon

Schwarzbauer l'ha dichiarato in un'intervista pre gara, vuole a tutti i costi un nuovo titolo di Coppa del Mondo sacrificando anche gli altri appuntamenti più importanti della stagione. Il tedesco è stato il vincitore della classifica generale dello scorso anno di XCC e in questo inizio di stagione sembra aver tirato giù anche un po' di peso, è lui il rider più aggressivo in questa disciplina e dopo il via ha subito voluto prendere la testa della corsa per mettere in fila tutto il gruppo dietro di sé.

©Piotr Staron - Thomus Maxon

Sugli otto giri in programma nella gara maschile si sono visti protagonisti tanti francesi e la squadriglia svizzera con Jordan Sarrou, Victor Koretzky, la coppia Thomus con Flueckiger e Lars Forster ma anche il campione del mondo di disciplina Sam Gaze e Christopher Blevins.

©Piotr Staron - Thomus Maxon

Uno schema tattico preciso e semplice quello di Schwarzbauer aprire tutto sulla prima salita larga, tenere la testa nella parte intermedia e chiudere il gas a fine discesa, tenendo tutto il gruppo sempre allungato. Nessun attacco vero è stato messo in atto nella prima metà di gara, un gruppo con circa una 20ina di atleti è rimasta a studiarsi, Vidaurre e poi Gaze si sono alternati in testa sempre però sotto l'occhio vigile di Schwarzbauer e Sarrou i due più tattici di questa prova.

©Specialized Cile - Jonatha Jünge

L'attacco di Schwarbauer arriva al sesto degli 8 giri in programma, una piccola accelerazione per mettere la testa davanti a Gaze e replicando l'accelerazione sulla seconda salita dopo la pump track. Il gruppetto pronto a giocarsi la vittoria di questa prima tappa di Coppa XCC non include Blevins, ma è rimasto sempre in questo gruppo iniziale Nino Schurter mai partito così bene in un XCC.

©UCI MTB

Dopo che la grafica sull'arco ha fatto segnare Final Lap il gruppo è rimasto unito solamente fino all'attacco secco sulla prima salita di Sam Gaze, con lui rimane Schwarzbaruer, un grandioso Vidaurre, Koretzky, litscher e Dubau.

©UCI MTB World Series

Il neozelandese con la maglia di Campione del Mondo di disciplina Sam Gaze è il vincitore della prima XCC della stagione di Coppa del Mondo, grande tattica anche la sua che ha preso la testa del gruppo nell'ultimo giro e tenendola stringendo e limando tutte le curve, sul rettilineo finale, posto dopo l'ultima discesa, la velocità troppo alta ha reso impossibile anche una volata. Dietro di lui Luca Schwarzbauer che con un grande gesto di fair play ha indicato sotto l'arco il vincitore e uno strepitoso Martin Vidaurre che vuole dimostrare di che pasta è fatto.

©Specialized Cile - Jonatha Jünge

Dietro di lui Koretzky e Litscher. Il primo degli italiani è Luca Braidot che ha concluso in 24ª posizione, dietro di lui Juri Zanotti.

Dichiarazione di Sam Gaze: «Ho passato settimane difficili, ho cercato di concentrarmi molto su di me. Sono stato bravo e fortunato nel giro iniziale questa volta e da lì sono riuscito a recuperare piano piano. Il fatto incide veramente tanto ma sono contento di essere riuscito a tirare fuori tutto ciò che era necessario per vincere oggi. Sul finale io e Schwarzbauer abbiamo collaborato per avere una velocità simile e correre davanti e poi con quell'ultima curva prima del rettilineo credo fosse impossibile fare uno sprint ma questo è lo short track».