24H MTB ITALIAN CHALLENGE: la parola ai protagonisti

La "Confraternita dei Sartori", così battezzata già dai primi comunicati del 24H Mtb Italian Challenge è quell'insieme di persone che hanno deciso di tenere in vita un paziente che sembrava destinato a spegnersi.

 

Le cause che hanno portato alla lenta agonia della 24h Cup sono molteplici e tutti in parte hanno contribuito ha portare un standard elevato e un format di successo verso il declino dopo 10 anni di grandi successi. Se ci mettiamo anche che la "consulta" non ha mai fatto più di tanto per cercare di ravvivare la disciplina endurance allora è semplice capire che in alcuni momenti la sola passione non basta. E' vero non basta ma è la cosa più importante e da lì si è partiti di nuovo, da quella passione per la mtb che tanti anni ha mosso cuori e menti e ha permesso al movimento endurance di arrivare a numeri importantissimi, da granfondo più che blasonate.

 

 

Ora è il momento di una nuova esperienza a partire del nome, 24H Mtb Italian Challenge fino ad arrivare alle menti pensanti che seppur in qualche caso le stesse portano sempre molto volentieri la croce e segnano la strada, armati di pazienza capacità organizzativa e ovvio, passione!!!

 

Questo nuovo comunicato ha il fine di provare a ripercorrere le tappe di una nuova unione tramite le persone direttamente coinvolte per capire il perchè di una nuova avventura, ma soprattutto il come, cioè come rinascere dopo aver quasi toccato il fondo. In ordine cronologico al momento raccogliamo i pareri di tre dei sei protagonisti/organizzatori. Totò Giordano (24 ore di Porticella), Max Ansoldi (24 ore di Cremona), Andrea Artico (24 ore di Stevenà). A loro la parola.

 

 

Max Ansoldi. Dodicesimo anno della 24 ore di Cremona, ormai entrata nella storia del panorama endurance italiano ma anche europeo. Senza passione e dedizione non si organizza nulla, men che meno un circuito 24 ore. Quali ingredienti deve avere un Challenge che faccia da traino per tutte le gare che aderiscono?:

 

"Innanzitutto deve possedere un'ottima sintonia tra i rappresentanti dei vari Comitati Organizzatori, per arrivare velocemente a definire linee guida condivise su cui poi poter operare. Poi avere un calendario importante che copra territorialmente tutta la penisola, con tipologie di percorso ben diversificate tra loro, attrattive nei confronti degli atleti. Poi l'immagine consolidata nel tempo da anni di attività organizzativa di gare endurance per MTB. Quest'anno poi aggiungere un pizzico di novità dovute al cambiamento di nome del circuito."

 

 

Andrea Artico vice presidente del La Roccia Team, organizzatore della 24 di Stevenà (Pn).

A metà anno più di qualcuno non credeva più in questo progetto e cioè nell'esistenza di un circuito 24 ore che raccogliesse le principali gare endurance italiane...poi? Cosa vi ha portato a "raccogliere i cocci" della vecchia cup e provarci di nuovo?

 

"Siamo partiti nel lontano ma non così remoto 2007 dalla 24 h di Cremona  continuando l'anno successivo alla 24h di Idro con buoni piazzamenti con team da 4 e da 8. Nel 2009 di ritorno dalla 24 H di Val di Norcia, con il nostro secondo posto oramai consolidato dai primi Geopietra Zaina, il nostro senatore del team  lanciò la sfida: " Corriamo sempre ma perché non organizziamo anche noi una 24 Ore".....siamo qui ora nel 2014 a pensare alla nostra 4 edizione.

 

 

Prima di giungere al "conclave" a Cremona eravamo demotivati e un po' affranti visti gli sforzi dell'anno precedente e i risultati ottenuti, ma sapevamo ed eravamo convinti che a quel tavolo c'erano e ci sono persone che credono nella mountain bike e nel movimento 24h, il nostro "Capogufo" ne è la dimostrazione. Il percorso storico che ha avuto la 24 Cup è stata una tappa fondamentale che rimarrà nella storia della mountain bike italiana tuttavia la federazione guarda in modo sfuggente a questa disciplina e ciò sicuramente gioca un ruolo di rilevanza nella perdita di smalto del movimento.

Durante questi anni sono entrate a far parte del progetto 24 H con comitati più giovani, con idee diverse e diverse sono poi diventate le velleità dei bikers nel concepire una 24 H.

Inoltre come tutti i movimenti, si possono avere dei cali dovuti semplicemente alla voglia di provare altre discipline quali downhill o enduro.

Ciò nonostante se non fossimo stati presenti a Cremona con i vari comitati 24 h per discutere del circuito, non avrebbe significato credere più nemmeno alla nostra 24 H; ma siamo qui insiem per dare forma a qualcosa non di nuovo ma di rinnovato che crei l'interesse che merita."

 

 

Totò Giordano, organizzatore della 24 ore di Porticella (Me). Le difficoltà che deve affrontare la vostra 24 ore per portare gente in Sicilia sono sicuramente maggiori rispetto alle altre che sono quasi tutte disposte nel nord Italia. Nella decisione di tornare a far parte del circuito 24 ore c'è anche la speranza che il circuito vi dia una mano a portare nella vostra terra atleti endurance? Quale sforzo state facendo per rendere la trasferta appetibile e possibilmente non molto costosa per chi deciderà di venire a prendere un po' di sole siciliano il prossimo 29 marzo?:

 

"La 24h di Porticella nasce sulla scia del racconto di un'avventura vissuta in quel di Finale Ligure da Gino Papa, un biker catanese, e su quanto letto successivamente su MTB Magazine.

Avendo a disposizione un bel circuito tutto all'interno di un'azienda agrituristica, quindi senza permesso, senza traffico, senza incroci da controllare , ci è venuto facile progettare e realizzare la nostra 24h.

Io sono personalmente convinto che la vera crescita deve avvenire sul posto, non possiamo sperare di crescere con i bikers che vengono da lontano, basta una crisi, delle difficoltà ed ecco che i numeri diventano asfittici. Crescere sul posto ed avere una base di fedelissimi che ti garantiscono la base di partenza è indispensabile, se poi vengono anche gli amici da fuori regione tanto meglio, ma lo zoccolo duro deve essere siciliano. Con i numeri del 2013 la voglia di gettare la spugna era grandissima; ma la telefonata di Capo Gufo ha riacceso la speranza. 

 

Ci auguriamo di ospitare un buon numero di atleti dal Nord Italia, anzi più sono è meglio è, ma non sarà tanto il numero ad essere importante quanto l'entusiasmo che ci auguriamo di risvegliare in tutta la Sicilia.Io non mollo e vado avanti. A tal proposito sto riproponendo un circuito siciliano e spero vada un po' meglio che nel 2012.La trasferta per i bikers è nelle mani di Riccardo Negro, organizzatore della 24 ore di Finale Ligure, che si è offerto di darci una mano. Noi ci metteremo cuore e passione per mettere a loro agio tutti coloro che vorranno onorarci della loro presenza.

 

In accordo con l'Azienda Porticella abbiamo predisposto un pacchetto di soggiorno agevolato per coloro che volessero abbinare alla gara "12^ 24H di Porticella" una breve vacanza con la propria famiglia in agriturismo. La stessa offerta vale anche per i bikers che anziché dormire in tenda volessero stare più comodi in un letto. Il circuito è proprio a ridosso dell'Azienda per cui se fra un giro e l'altro volessero riposare . . ."

 

Vi ricordiamo le date del 24h Mtb Italian Challenge e cogliamo l'occasione anche per lanciare finalmente il sito ufficiale del challenge nel quale potete trovare tutte le informazioni che desiderate: www.24hmtbchallenge.it.

 

Le date:

 

29-30/03/2014 24 Ore di Porticella (Me)

26-27/04/2014 24 ore di Cremona

17-18/05/2014 24 ore di Stevenà (Pn)

30-31/05-1/06 24 ore di Finale Ligure (Sv)

05-06/07 24 ore della Serenissima Barbarano Vicentino (Vc)

13-14/09 24 ore di Roma

 

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