FRONT O FULL QUALE SCEGLIERE? 2 LEE COUGAN GEMELLE A CONFRONTO

Per dare una risposta a uno dei dilemmi che più arrovellano la mente di noi biker abbiamo provato due Mtb gemelle, una full e una front, sul medesimo tracciato, lo stesso giorno e guidate da un solo biker. Il verdetto? Scopritelo continuando a leggere…

SECONDO GIRO: FRONT ATTACK

 

Un veloce cambio d'assetto, beviamo un po' e mangiamo una barretta ed eccoci nuovamente in sella, questa volta sulla Lee Cougan Rampage Air. La prima sensazione è positiva, la geometria e la posizione in sella non sono stravolte, non avvertiamo uno stravolgimento, solo il manubrio flat e l'attacco dritto modificano leggermente la posizione delle braccia e alzano un pelo la schiena, una cosa che a noi sembra positiva per dare maggiore comfort in mancanza della sospensione posteriore. Arriviamo nuovamente alla prima salita e questa volta ci sembra di essere su un razzo lanciato nell'iperspazio.

 

 

Sarà grazie al telaio molto rigido che trasferisce tutta la potenza alle ruote, ma ci sentiamo di andare molto più veloci, la pedalata è rotonda e all’uscita dei tornanti ci viene spontaneo alzarsi sui pedali. Lo scollinamento arriva in fretta, quasi troppo in fretta, avremmo voluto avere ancora un po’ di salita. La discesa sui gradoni, al contrario, ci mette un po’ più in crisi, le rocce bagnate incutono maggior timore rispetto a quando eravamo sulla full e ci troviamo molto più arretrati, quasi sempre con la pancia sulla sella, rispetto al giro precedente. Arrivati al tornante stretto però il “nose press” risulta più facile, riusciamo ad avere un miglior equilibrio e passiamo senza piede a terra. La maggiore rigidità e compattezza del telaio ci ha permesso di superare il tratto tecnico con maggiore sicurezza.

 

 

Nel divertente tratto successivo la Lee Cougan Rampage Air 2018 si è dimostrata una vera spada, precisissima e filante, super precisa nei passaggi più stretti e in curva. Serve più “fisico” nella guida, per tenere la linea bisogna lavorare molto con lo spostamento dei pesi del corpo e sul tecnico ci si trova spesso ben arretrati sulla sella.

 

Nella lunga scalinata abbiamo dovuto tirare un po’ i freni, la ruota posteriore che rimbalzava continuamente ci ha portato a un alleggerimento dell’avantreno, cosa che ci ha tolto sicurezza nella guida. Abbiamo quindi abbassato un po’ la velocità e concluso il passaggio in sicurezza.

 

 

Era però tempo di affrontare la sfida più difficile, quel segmento avrebbe messo a dura prova una hardtail, ne eravamo certi, non a caso il segmento su Strava si chiama “pietrone scassone”.

 

Nel tratto in asfalto le gambe giravano tranquille, un po’ appesantite dal giro precedente, ma la leggerezza della Rampage Air facilitava il tutto. Appena entrati nella sezione finale, l’infida pietraia, abbiamo immediatamente perso in fluidità, scalando le marce e alleggerendo la pedalata siamo riusciti a trovare un buon compromesso, ma nonostante questo facevamo fatica a procedere, tronco e braccia lavoravano molto e noi passavamo continuamente da una posizione seduta a quella in piedi per riuscire ad assicurare una buona trazione al posteriore.

 

 

Più di una volta ci siamo trovati a dover buttare in avanti al bici per donargli l'abbrivio necessario a superare i tratti più difficili e ripidi, questo ha anche causato una caduta di catena che ci ha fatto perdere un po’ di tempo. Certo più che colpa della bici è stato a causa di un nostro giro di pedale all’indietro a voto per ritrovare il giusto bilanciamento, ma quando serve tutto il corpo per guidare sono errori che si commettono più facilmente.

 

Arrivati in cima, memori del giro precedente abbiamo optato per un’altra divertente discesa che sapevamo essere in buone condizioni. La Lee Cougan Rampage Air, come avevamo già potuto constatare nei test precedenti, facilita molto le cose sulle discese tortuose e lente. Facilissima da girare nei tornantini e ben bilanciata nelle contropendenze. Veloce e divertente, bella da guidare anche se richiede una certa malizia perché molto difficile da richiamare quando si ha fatto qualche errore di traiettoria. Arrivati all’asfalto ecco il momento di rientrare alla base e cercare di tirare le somme.

 

COSA ABBIAMO CAPITO?

Da questo bell’esperimento abbiamo ottenuto due tipi di risultati, quelli basati sui dati di Strava relativi a 4 segmenti del percorso e quelli personali basati sulle nostre sensazioni. Se guardiamo ai tempi le differenze tra le due Lee Cougan gemelle emergono davvero bene: sulla prima salita scorrevole la Rampage Air ha rifilato ben 18” alla Crossfire Air, la full ha invece guadagnato soli 4” nella breve discesa a gradoni seguente.

 

 

La vera differenza però emerge nei due tratti seguenti, la front tiene botta nella prima parte della discesa, ma accumula quasi 30” di ritardo sulla scalinata finale (lunga circa 100 metri, gradini intagliati nella roccia che era bagnata), recupera nel tratto di salita in asfalto, ma nel chilometro più difficile soffre particolarmente andando ad accumulare un ritardo di quasi 40” se non prendiamo in considerazione il tempo perso con la caduta di catena, altrimenti sale fino a quasi 3’, ma come abbiamo detto in precedenza quello è stato un “errore umano”.

 

Se ci dovessimo affidare ai dati allora potremmo dire che se il circuito che andiamo ad affrontare presenta un fondo compatto e veloce, con passaggi tecnici brevi e da affrontare lentamente, con tecnica trialistica allora ecco che la nostra scelta dovrebbe ricadere su una front, mentre se il terreno è particolarmente accidentato, con passaggi tecnici da affrontare in velocità e soprattutto abbiamo bisogno di una trazione costante ecco che la nostra bicicletta ideale diventa una full suspension.

 

 

DUE DIFFERENTI MODI DI GUIDARE

La cosa che abbiamo capito da questo test doppio e che la scelta della bicicletta è strettamente legato al nostro stile di guida. Da una parte abbiamo la front che ci obbliga a usare moltissimo il corpo, sfruttando le gambe come ammortizzatori, a lavorare maggiormente con le braccia per assorbire maggiormente le compressioni e le asperità, ma che ci permette anche una maggiore agilità e facilità nelle manovre tecniche (nose press, bunny hop, ecc..).

 

La front permette una guida molto nervosa ed energica, pompando con le gambe si ha una propulsione diretta alla ruota, la bicicletta letteralmente schizza via in uscita di curva o quando la lanciamo in volata, ma se la full disperde un poco la propulsione di contro ci permette di guidare un po’ più sporchi, ci dobbiamo preoccupare meno delle pizzicature sul posteriore o, come successo durante il test, delle cadute di catena. Con la full facevamo meno caso agli ostacoli, pensavamo meno a cosa c’era sul tracciato, passavamo dritti, forse a volte uscendo anche dalle linee migliori e ritrovandoci a dover rilanciare in uscita.

 

Lee Cougan Rampage Air e CrossFire Air 2018

 

Dove abbiamo notato la maggiore differenza sono stati i tratti veloci, in quel caso la Lee Cougan Crossfire era letteralmente attaccata al terreno, noi dovevamo solo controllare leggermente il manubrio, mentre in sella alla Rampage Air il nostro corpo era in costante tensione pronto ad assorbire gli ostacoli, un lavoro che alla lunga si sente sulla schiena che si stanca prima e richiede alcuni momenti di distensione, benché la Lee Cougan Rampage Air si sia dimostrata una delle hardtail più “comode” messe sotto torchio nel 2017.

 

ABBIAMO LA NOSTRA RISPOSTA? MTB FRONT O FULL?

Eravamo partiti con un dubbio amletico: ora possiamo entrare da un negoziante specializzato e portare a casa con certezza la bicicletta che fa al caso nostro? Non possiamo dare una risposta esatta al 100% per tutti, ma sappiamo su quali tipi di tracciati vorremmo avere a disposizione una o l'altra, cosa che può aiutare non di poco la scelta.

 

 

La mtb front la sceglieremmo negli XC su fondo scorrevole e con tratti tecnici lenti e trialistici, oppure in presenza di single track particolarmente stretti e nervosi dove serve continuamente rilanciare. Parlando di GranFondo e Marathon la nostra scelta ricadrebbe su una hardtail su quei tracciati con salite molto lunghe su fondo compatto (una Alpe Lusia per fare un esempio), prove lunghe in cui serve risparmiare sul peso per arrivare con qualche energia in più alle fasi finali, per potersi giocare le miglior posizione.

 

La mtb full sarebbe sicuramente la nostra prima scelta in un tracciato con un fondo particolarmente accidentato oppure in condizioni climatiche difficili, insomma quando serve avere sempre una perfetta trazione sul posteriore e quando sappiamo che non riusciremo a guidare super puliti e precisi. Il peso maggiore potrebbe farsi sentire nelle gare più lunghe e farci consumare qualche energia extra, ma se ultimamente abbiamo un po' trascurato lo stretching e la preparazione fisica sulla parte alta del corpo la doppia sospensione ci salverà dal mal di schiena dopo molte ore in sella.

 

 

Dopo questo doppio test sappiamo che il nostro personale stile di guida meglio si adatta alla hardtail, ma questa è una considerazione puramente personale con la quale vogliamo stimolarvi ad approfittare il più possibile di quelle occasioni in cui i brand mettono a disposizione biciclette test (come Bike Shop Test o Bike Experience) per capire a vostra volta quale sia la piattaforma che più si adatta a voi e al vostro stile.

 

Intanto purtroppo le due Lee Cougan gemelle le abbiamo dovute restituire... peccato, ci stavamo quasi abituando a poter scegliere tra le due Air.

 

Per informazioni sulle due bici: www.leecougan.com/

 

 


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