Test Bottecchia Ortles 297+

Il telaio front suspended top di gamma 2017 di Bottecchia è l’Ortles 297+ e se anche voi vi state chiedendo per cosa sta la sigla “297+”, allora vi possiamo dire che si tratta di un misto tra 29 e 27,5+. Infatti su questo telaio è possibile montare sia ruote da 29 pollici con gomme di larghezza fino a 2,35” che ruote da 27,5 pollici fino a 2,8”.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

Estetica e finiture

Saremo sinceri, il telaio Bottecchia Ortles 297+ ci ha sorpreso: le finiture e l’attenzione ai dettagli sono quelli che ci si aspetterebbe di trovare su un telaio dei brand più conosciuti (Specialized, Scott, Cannondale, Trek) e le soluzioni tecniche non sono da meno.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

Le guaine del cambio e i tubi del freno posteriore passano interamente all’interno del telaio, donando alla bici un look molto pulito e ordinato.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

La pinza del freno posteriore non si trova solo nascosta all’interno del triangolo del carro posteriore per motivi estetici, ma per diminuire la torsione del carro posteriore ed aumentare di conseguenza la potenza frenante. Il rosso opaco abbinato al bianco opaco è molto appariscente e insieme ai tubi del telaio molto spigolosi e massicci, questa Bottecchia non passerà di certo inosservata.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

Descrizione tecnica e geometrie

Il telaio Ortles 297+ è realizzato da Bottecchia con fibra di carbonio unidirezionale ad alto modulo monoscocca, con sterzo conico e movimento centrale press-fit 92x41. Lo standard per la ruota posteriore è boost e PP12, quindi pensato per mozzi da 148 mm di larghezza e perno passante da 12 mm. E' inoltre predisposto sia per gruppi cambio meccanici che elettronici Shimano Di2.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

Le geometrie sono "old school 29er", ovvero sterzo chiuso  e carro lungo. L'angolo sterzo misura infatti 71° e il carro con i sui 445 mm è abbastanza lungo. Il piantone di conseguenza è più chiuso e misura 73°.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

Il diametro reggisella è di 31,6 mm, il che significa da un lato avere un reggisella che assorbe meno colpi e vibrazioni, ma dall’altra parte si ha più scelta nel caso si volesse metterne uno telescopico. Il movimento centrale della Bottecchia Ortles 297+ è provvisto di un coperchietto sul lato inferiore, utile durante il passaggio guaine e tubo freno velocizzandone notevolmente il montaggio. Il peso dichiarato del telaio in taglia M è di 1.140 grammi.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

Allestimento Bottecchia Ortles 297+ in Test 

Gli allestimenti disponibili per la Ortles 297+ sono 5, noi abbiamo ricevuto in Test una bici che riprende l'allestimento "83R Ortles 297+", ma con le ruote Fulcrum differenti. Di serie vengono montate le Red Power mentre sull'esemplare test da noi provato aveva le Red Passion 3. 


- Gruppo: Sram Eagle X01 12 velocità
- Forcella: Rock Shox Reba SL 29 Boost 100 PL, PP15
- Manubrio, attacco manubrio e reggisella: Ritchey WCS
- Freni Shimano XT 8000

- Ruote: Fulcrum Red Passion 3 - 29 boost
- Gomme: Schwalbe Racing Ralph 29x2,25"

- Prezzo di listino 3.779 euro (83R - Ortler 297+ ma con ruote Red Power)

 

Bottecchia Ortler 297+

 

TEST

Come va in pianura

Scorrevole e agile sono gli aggettivi che la descrivono meglio quando usata in pianura su terreno compatto e liscio. La posizione in sella è comoda e non troppo corsaiola. Passando allo sconnesso però, l’Ortles 297+ diventa un po’ nervosetta e il feedback del terreno sul fondoschiena si fa sentire. 

 

In salita

Passando dalla pianura alla salita, sulla Bottecchia Ortles 297+ è sufficiente un semplicissimo movimento del pollice sinistro per bloccare la forcella Reba. Il blocco non è totale e cede leggermente, ma non è necessariamente uno svantaggio, anzi, permette di ammortizzare le piccole asperità senza affondare troppo quando ci si pedala in piedi.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

La rigidità laterale del telaio è veramente ottima, tanto da invogliare il biker a spingere sempre più forte.  Sullo stretto bisogna prenderci la mano con il carro lungo e l’angolo chiuso. I tornanti stretti in salita vanno presi larghi, molto più larghi che con bici con geometrie "new age". La sensazione è di avere una bici con un passo molto più lungo di quanto si ha in realtà. L’avantreno agile comunque ci aiuta parecchio in queste situazioni.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

In discesa

In discesa l’avantreno resta molto agile. Agilità, che alle alte velocità trasmette però una certa insicurezza sullo sconnesso. Il carro lungo stabilizza leggermente la bici, ma come anche in salita, sullo stretto ciò significa curve prese molto larghe con l’avantreno. Per mantenerla tranquilla e veloce in discesa, è necessaria molta concentrazione, guida pulita e soprattutto guida attiva. Visto che lo spazio tra gomma e telaio c’è, consigliamo di montare gomme più voluminose.

 

Bottecchia Ortler 297+

 

Componentistica

Il gruppo trasmissione è veloce, preciso ed affidabile. La scelta di rinunciare a freni SRAM/Avid in favore ai collaudati Shimano XT, non poteva essere più azzeccata. Ottima scelta Bottecchia!

 

Bottecchia Ortler 297+

 

Sebbene la Reba SL non sia sensibile come le forcelle di alta gamma, ci ha sorpreso in generale per equilibrio e soprattutto per quanto sia comodo il comando remoto meccanico di blocco/sblocco forcella..

 

Bottecchia 297+

 

A nostro avviso è decisamente migliore dello sblocco idraulico presente sui modelli top di gamma RockShox, infatti contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la forza necessaria per azionarlo è minore rispetto al corrispettivo idraulico. La sella è forse il componente più personale su una bici, quindi non ci esprimeremo sul comfort, ma ci è piaciuto notare la grafica Bottecchia “Red Lab” personalizzata sulla Selle Italia XR.

 

Abbiamo deciso di non esprimere il nostro giudizio sulle ruote Fulcrum perché come vi abbiamo già raccontato, la Ortles 297+ che abbiamo ricevuto in Test montava le Red Passion 3 che però non sono di serie (Red Power).

 

Bottecchia Ortler 297+

 

Conclusione

La Bottecchia Ortles 297+ è chiaramente indirizzata ad un utilizzo marathon/granfondo. Non per niente è utilizzata dal Bottecchia Factory team. Con questo telaio Alessandro Dal Grande in giugno al termine di 3 tappe ha vinto la 1000Grobbe. Le geometrie del telaio e il peso totale della bici si addicono di più a gare regolari e meno nervose. La possibilità di poter montare ruote da 27,5+ con gomme larghe fino a 2,8”, può tornare molto utile nei mesi invernali, dove il terreno è insidioso e ci si preferisce divertire piuttosto che andare  a caccia di KOM. 


Info

www.bottecchia.com

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