Metallurgica Veneta MTB Pro Team: Swiss Epic, sempre lì ... sempre quarti!

La coppia italo-colombiana, Taffare-Arias, chiude ai piedi del podio dopo cinque giorni di battaglie sulle Alpi svizzere. Cinque tappe, un guasto fatale e un attacco finale da leoni: il team si conferma tra i top team internazionali con una prestazione solida e combattiva.

 

Cinque giorni, 340 km tra asfalto e sterrati, 12.000 metri di dislivello bruciati sotto il sole d'agosto. La Swiss Epic 2025 si è conclusa con un prestigioso quarto posto finale per Metallurgica Veneta MTB Professional Team.

La coppia formata da Nicola Taffarel e Diego Arias caparbiamente attaccata al quarto posto dalla prima all'ultima pedalata, ha dimostrato costanza e grinta in una competizione di altissimo livello contro team di rango mondiale sulle montagne dell'Engadina.

 

Tappa 1 - Davos-La Punt: l’esordio da protagonisti
Tra i boschi di larici e i pascoli di Davos, Taffarel e Arias tengono immediatamente testa ai big. Un quarto posto a solo un secondo dal podio che rappresenta un chiaro messaggio: Metallurgica Veneta MTB Pro Team non è una semplice comparsa in questa competizione.

"Oggi abbiamo dimostrato che le gambe ci sono... costanti dal primo all’ultimo chilometro!" twitta il team all’arrivo.

 

Nicola Taffarel Swiss Epic

Photo credits - Michael Chiaretta

 

Tappa 2 - La Punt: il podio sfugge per un soffio
61 Km e 1.950 metri di dislivello nell'aria rarefatta dell'alta montagna. Taffarel e Arias confermano la performance: ancora quarti, ma questa volta il podio svanisce negli ultimi metri decisivi.

"Siamo arrivati in volata per il terzo posto – spiega il team manager, Martino Tronconi – ma Diego non è uno sprinter. Il podio era lì, a portata di mano, ma è sfuggito negli ultimi metri".

 

Tappa 3 – Bernina Pass – La Punt: la maledizione meccanica
La cronometro di 55 Km si trasforma nella giornata più amara. Dopo aver fatto registrare i migliori tempi al primo intermedio, un problema tecnico blocca Taffarel per tre interminabili minuti, compromettendo le ambizioni di podio.

"Stavamo andando veramente forte! Senza quel guasto, salivamo sul podio di tappa" il rammarico di Arias. Sesto posto finale, e addio al terzo posto in classifica generale.

 

Diego Arias Swiss Epic

Photo credits - Marius Holler

 

Tappa 4 – La Punt -  Davos: la reazione d’orgoglio
Dopo la giornata nera, arriva la riscossa. I due rider Metallurgica Veneta MTB Pro Team riconquistano terreno e fiducia. Quarti ancora, ma con l’orgoglio di una rivalsa. "Non siamo qui per accontentarci" avevano promesso e, mantengono la parola.

 

Tappa 5 – Davos, l’ultimo assalto
"Oggi attacchiamo!" è il mantra in partenza. Nella giornata decisiva Taffarel-Arias lanciano un attacco per recuperare il gap dai rivali, portandosi da soli al comando a metà gara con 50 secondi di vantaggio sul gruppo formato dalle tre migliori squadre. A 10 Km dal traguardo vengono però ripresi, chiudendo quarti per la quarta volta, con il podio sfiorato ancora una volta.

"Abbiamo lottato come leoni” – commenta Taffarel – “ma il destino ha voluto così".

 

Le voci dei protagonisti

Nicola Taffarel

”Siamo partiti con l’obiettivo di Top 3 di tappa e provare anche nella generale. Purtroppo, nelle volate non siamo riusciti a spuntarla e, il problema tecnico in cronometro ci ha penalizzato. Ma il quarto posto finale, sempre a contatto con i migliori, è un risultato che ci dà grande fiducia. Abbiamo dimostrato di avere le gambe e il carattere per riuscirci, l’attacco di oggi è stato il nostro trofeo".


Nhicola Taffarel - Diego Arias, quarti alla Swiss Epic

Photo credits - Sam Clark

Diego Arias

“Gara magnifica ma durissima, con avversari di altissimo livello. Ho trovato subito un buon feeling con Nicola, ma l’altitudine mi ha creato qualche difficoltà. Nonostante sia colombiano, quando trascorro dei mesi a livello del mare perdo ogni vantaggio dell’adattamento all’altitudine. Riuscivamo sempre a essere lì davanti ma nelle volate, che non sono la mia caratteristica principale, ci siamo sempre trovati a concludere sempre al quarto posti. Nella crono, senza quel guasto meccanico, saremmo saliti sul podio di tappa. Nell’ultima frazione abbiamo attaccato per stravolgere la classifica, abbiamo lottato ma nel finale le coppie inseguitrici ci hanno ripreso. Speriamo di ritornare a fare questa gara con un maggiore esperienza per conquistare il miglior risultato possibile”

 

Il Team Manager non nasconde l’orgoglio
“Siamo piuttosto soddisfatti di questa Swiss Epic. I ragazzi sono stati competitivi in ogni singola tappa, sempre in prima fila. Nelle volate abbiamo pagato la mancanza di uno sprint esplosivo, ma la consapevolezza di poter lottare con i top team è stata fondamentale. Senza l’incidente meccanico della cronometro, il podio in classifica generale era assolutamente alla nostra portata. Questo risultato ci conferma ai vertici della disciplina e ci carica di motivazioni per il finale di stagione”.

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