Anche se il finale non è stato quello che si aspettava, Ole Hem ha concluso la sua carriera alla Südtirol Dolomiti Superbike, un finale che il campione norvegese di Metallurgica Veneta MTB Professional Team ha scritto con il cuore. Hem voleva chiudere con un bel risultato una carriera durata oltre 15 anni ed è riuscito, suo malgrado, seguendo il suo istinto umano e non quello agonistico a farsi voler bene ancora di più.
"Ero nel gruppo dei dieci all'inseguimento di Billi e non ci ho pensato due volte a fermarmi per controllare come stava il mio compagno di squadra dopo una brutta caduta ad alta velocità. Questo mi ha fatto perdere tanti minuti e sono ovviamente deluso di non essere riuscito a chiudere nel modo sperato la mia carriera, ma a volte i risultati non contano più e questo era sicuramente una di quelle! Non avrei mai lasciato un compagno di squadra a terra, e sicuramente non nella mia ultima gara"
Questo è Ole Hem. Nella sua mente è stato subito chiaro che la cosa giusta da fare era fermarsi, anche se questo ha compromesso il finale di carriera immaginato, una lezione di fairplay, un bellissimo gesto che ha colpito l'intero team che perde un campione nello sport e nella vita.
Metallurgica Veneta MTB Professional Team è passato da guidare la gara in una fuga epica con Jacopo Billi allo sconforto per un brutto incidente che fortunatamente ha visto uscire il rider torinese dal Pronto Soccorso di San Candido senza ferite gravi. Tutto è passato in secondo piano, anche la lotta per le prime posizioni e la posizione al traguardo di Ole Hem che fino a quando non è arrivata l'ambulanza è rimasto fermo a sincerarsi delle condizioni del compagno di squadra per poi riprendere la corsa e arrivare al traguardo insieme a Nicola Taffarel.
"Dopo aver ripreso la corsa ho chiesto sempre notizie di Jacopo alla squadra alle feed zone e mi ha tranquillizzato continuare a sapere che stava bene. Quando ho raggiunto sull'ultima salita Nicola, questo mi ha salvato un pò la gara, visto che combattiamo insieme da tanti anni è stato bello farlo ancora una volta e tagliare il traguardo insieme!", ha detto il campione norvegese.
La gara per Metallurgica Veneta MTB Pro Team era partita benissimo, Billi e Hem hanno attaccato insieme dopo la prima feed zone e sono riusciti ad allungare con un gruppetto di dieci corridori che inseguivano. Dopo 70 chilometri, quando Billi era da solo e aveva più di un minuto di vantaggio è caduto forte in discesa, fortunatamente l'infortunio si è dimostrato meno grave delle apparenze e tutto il team ha potuto tornare a concentrarsi sulla stupenda gara di Maria Zarantonello, chiusa dalla rider vicentina al quinto posto.
"Sono molto soddisfatta di come è andata la gara, la mia prima Dolomiti Superbike, era un percorso che per le mie caratteristiche aveva troppi tratti in pianura ma mi sono difesa piuttosto bene. Sono partita subito forte, ho voluto provare a fare un pò come alla Hero, restare nel gruppo di testa per vedere quanto ne avevo.
Sono rimasta con le prime due fino a poco dopo la prima feed zone, all'attacco della seconda salita, quando hanno aperto il gas mi sono staccata, ma ho sempre viaggiato tra la terza e quarta posizione. Prima della ciclabile del Lago di Landro ho visto da dietro che mi stava raggiungendo la Campionessa Europea, ho rallentato per farla rientrare e andare verso l'ultima salita insieme.
Sull'ascesa di Prato Piazza ci siamo giocate il quarto e il quinto posto finale, lei ha attaccato e io ho cercato di starle dietro, più che altro del difendere la mia posizione e ci sono riuscita per cui sono molto soddisfatta di questo risultato"