Arriva "Kung Fu Panda" al timone del Lissone MTB

La squadra che l'anno scorso ha festeggiato il 30esimo anno di attività ha deciso di ripartire rinnovando il gruppo dirigenziale. Emilio Negro Cusa ha preso il testimone da "Pino" Celestino Pinessi.

In Italia le società di mountain bike che hanno compiuto trenta anni sono poche, una di queste è il Lissone MTB, è la squadra che sui campi di gara si riconosce per le maglie arancioni e perchè senza ombra di dubbio è una delle più importanti realtà amatoriali del nostro paese. Andiamo a rivedere il film di questi anni. 

 

 

XCO: lontanissimo 1999 a Telese Terme (BN) Alberto Vesci (MS), Alessandro Pasta (MT) e Fabio Calvetti (il papà di Serena) festeggiarono una fantastica tripletta della società di Lissone (MB) che al tempo era conosciuta come Bicimania Lissone. Poi arrivò il tempo di Veronica Sala, Davide Ciocca, Fabio Cappi e Roberto Maestroni. Gli ultimi successi si ebbero con atleti agonisti e che atleti: nel 2010 a Torre Canavaese un certo Samuele Porro vinse il tricolore tra gli Under 23, l'anno dopo toccò a Serena Calvetti.  

 

 

XCM: Nel 2003 a Ortisei si svolse il primo campionato italiano marathon, in casa Lissone MTB lo vinsero Michele Bencivenni (U23) e Roberto Maestroni, due anni dopo a Lugagnano Val d'Arda trionfò la bergamasca Michela Benzoni. Negli anni successivi emerse tra i Master il bergamasco Riccardo Milesi che si portò a casa parecchie maglie tricolori, una la vinse anche Stefano Bonadei. Recentemente invece sono arrivati due ori, uno con il valtellinese Stefano Lanzi (Nemi) e l'ultimo nel 2018 a Sestriere con Andrea Zampedri e Fabio Montanari.

 

 

Lissone MTB però non è solo questo, pensa anche il futuro che è rappresentato dai ragazzini per questo ha una rinomata scuola di MTB ed un numeroso gruppo di Giovanissimi. Oggi abbiamo deciso di parlarvene prendendo spunto da una loro bella intervista che hanno fatto al loro nuovo Presidente Emilio Negro Cusa.

 

Noi di PianetaMTB.it avevamo avuto l'occasione di scoprire la sua vera anima qualche anno fa alla Alta Valtellina Bike. Oltre ad essere una persona molto simpatica in compagna, al tempo ci aveva svelato il suo lato oscuro.....Emilio è una buona forchetta, quella fu una storia di panini all'ora di pranzo e di due persone affamate. Chi scrive e lui.

 

 

Conosciamo meglio il neo-presidente:

Nome: Emilio
Cognome: Negro Cusa
Soprannome: Kung Fu Panda
Anno di nascita: 1964
Residenza: Lissone
Professione: Odontotecnico

 

Quali sport hai praticato e come sei giunto alla MTB?

"Per quanto concerne lo sport ho praticato basket nell'APL Lissone. Dopo il servizio militare, e soprattutto dopo gli studi, accantono lo sport. Dopo il matrimonio, ovvero negli anni '90, periodo in cui emerge alla grande il rampichino, ed il fenomeno MTB, invogliato da uno zio ciclista (stradista ndr), mi avvicino al movimento off road". "Negli stessi anni mi avvicino causalmente allo squash praticandolo con la squadra del Fit Monza. All'alba dei 40 anni, per problemi fisici articolari, addio squash. Riprendo i panni del ciclista di montagna, con grande voglia di divertimento".


Veniamo al Lissone MTB: come ha avuto inizio la tua "carriera" dirigenziale?

"Sono entrato nel team nel 2011 come consigliere. In quel periodo ho lavorato molto per portare nuove leve amatoriali alle competizioni. Nel 2013 sono diventato vicepresidente. In quell'anno, casualmente, ho conosciuto il biker Stefano Lanzi e poi tanti altri grandi campioni della mountain bike. Sono anche portavoce di una gara di handbike, grandissimo sostenitore della scuola di MTB per i Giovanissimi e convinto dell'importanza del nostro vivaio rappresentato dallo Junior Team".

 

 

Il presidente, ci tiene, moltissimo, a ringraziare l'ex presidente: le sue parole:

"La storia del club si scrive da sola. Tante persone hanno lavorato con grande determinazione per tenere alti i colori del Lissone MTB. Una di queste è l'ex presidente Celestino Pinessi che mi lascia le redini della società e colgo l'occasione per ringraziarlo".

 

Obbiettivi?

"Portare un po' di aria nuova alla società. In primis l'idea di cambiare i colori delle maglie. Un discorso che approfondiremo alla presentazione della società. Diversificare la partecipazione dei nostri atleti nei vari circuiti e rendere la nostra struttura logisticamente più informatizzata. Ed ovviamente lanciare nuovi giovani talenti, e riconquistare titoli nazionali di specialità".

 


Cosa significa Lissone MTB nel mondo delle due ruote grasse?

"Vivendo all'interno della società non si percepisce molto l'importanza della nostra nomea. Ma, ascoltando le varie voci di corridoio, ed attraverso le parole degli "avversari" sportivi, noto con grande orgoglio la forte considerazione nei nostri confronti. Si percepisce una sorta di rispetto e di "grandezza". Lo dice, d'altro canto, la nostra storia, il nostro albo d'oro con i nostri 30 anni di attività. Il Lissone MTB, a differenza di alcune società che hanno abbassato il sipario, è ancora sul palcoscenico sportivo. Qualcosa vorrà pur dire!"


Un messaggio che lancia il presidente ai propri atleti?

"A tutti i ragazzi che corrono con i nostri colori, con la nostra maglia, voglio solamente ribadire, che la mia, anzi nostra, filosofia di sport e di team, consiste nel considerarvi prima di tutto degli amici. Amici appassionati dello sport. Poi sono pur sempre atleti e come tali devono dare il meglio per sé stessi, per la società, e per cercare di raggiungere i propri obiettivi. Più in alto salirete, più alta sarà la vostra gloria".

 

 

Intervistra tratta dal CS del Lissone MTB

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