Lugagnano Off Road, in vetrina Lorenzo Moschini

Giovane ma tenace. Determinato quando si parla delle due ruote, convinto quando sale in sella. Diamo spazio a Lorenzo Moschini, giovane biker classe 2006 (nato il 20 gennaio a Fiorenzuola Val d'Arda), studente all' ultimo anno all'istituto comprensivo Virgilio di Lugagnano Val D'Arda (PC).


Ciao Lorenzo raccontaci la tua giovane storia sportiva. "Quando ero piccolo, mia sorella Marta praticava mtb nel Lugagnano off Road, nella categoria dei giovanissimi. Purtroppo, il sottoscritto, avendo meno di 5 anni, non potevo gareggiare. Quando finalmente raggiunsi i 5 anni, purtroppo, non c'era più la squadra dei Giovanissimi, e decisi di provare a giocare a calcio. Due anni dopo venni a sapere che il Lugagnano off road riaprì le porte ai Giovanissimi, così iniziai gli allenamenti di Mtb. Ero al settimo cielo. L'anno dopo capii che lo sport più adatto a me era il ciclismo e abbandonai definitivamente il calcio".


Il biker di Lugagnano Val d'Arda, oltre al calcio, aveva anche praticato il nuoto. Ritorniamo alla mtb. "Nella categoria dei giovanissimi i percorsi erano molto semplici e perciò c'erano molte più possibilità di fare un ottimo risultato.  Salito di categoria i tracciati diventarono sempre più difficili e duri. Nonostante il podio era un obiettivo molto faticoso da raggiungere, le soddisfazioni sono state grandi".


Lorenzo ha sempre avuto una passione delle due ruote. "Fin da piccolo mi ha sempre appassionato il mondo del ciclismo. Imparai molto presto ad usare la bicicletta senza rotelle e ogni giorno andavo all' asilo in bicicletta. Ogni volta che ne vedevo una chiedevo al proprietario di poterla provare anche se spesso non erano adatte a un bambino. Ricordo inoltre quando accompagnavo mia sorella ai suoi allenamenti e volevo sempre allenarmi con i suoi compagni di squadra, ma dovetti aspettare un paio di anni per poterlo fare".


Da quando corri per il Lugagnano Off Road? "Sono esattamente 7 anni che faccio parte di questa meravigliosa squadra".


Cosa significa per te la mountainbike? "Per me la MTB è sudore e divertimento insieme. Mi ha insegnato che gli obiettivi si possono sempre raggiungere ma per farlo bisogna metterci impegno e costanza".


A casa in questo periodo come fai a divertirti ed allenare? "In questo periodo molto difficile mi mantengo in forma facendo i rulli e gli esercizi a corpo libero che ci sono stati dati dal nostro preparatore tecnico, e ho un percorso a ostacoli ideato da me dentro il mio cortile da eseguire in bici".


Lorenzo non molla mai: determinato, appunto! Il percorso che hai apprezzato di più? "In realtà sono tutti molto belli ma ce ne sono due in particolare che mi sono piaciuti molto. Uno è Laigueglia perché comprende salita, discesa e molta tecnica. L'altro è Nalles che è un percorso molto duro ma anche molto divertente".


Ricordiamo che per Lorenzo, il 2020, significava correre tra gli Esordienti II anno. La tua più bella soddisfazione? "La mia più grande soddisfazione è stata in una gara di ciclocross a Formigine nella quale, per un problema tecnico, ho perso molte posizioni. Nonostante questo sono riuscito a recuperarle arrivando al sesto posto. Un'altra soddisfazione è stata la mia prima gara di ciclocross nella quale ho bucato all'inizio dell'ultimo giro. Ma non mi sono arreso ed ho concluso la gara con la bici in spalla".


Tenace e grande carattere. La giornata no Lorenzo? "La mia maggior delusione è stata in una gara di Mtb nella quale, con una brutta caduta, mi si era incastrata la gamba in mezzo al telaio facendomi molto male. A causa del grande dolore sentito dovetti abbandonare la gara dato che non riuscivo più a camminare e soprattutto a pedalare".


Il biker che guardi con uno sguardo di ammirazione? "Marco Aurelio Fontana. Vuoi perchè abitando nella nostra zona lo vedevo allenarsi, ed  avevo modo di seguirlo sui social, agli allenamenti dei giovanissimi ed ho avuto anche occasioni di incontro. Durante una festa organizzata da lui stesso, sul percorso di Lugagnano, sono riuscito a fare un giro assieme a lui. Finito il giro mi fece un autografo che attaccai subito sull'armadio cosi da poterlo vedere sempre. E poi ha vinto tanto ed ha fatto onore al movimento nazionale della mountain bike".


Chiudiamo l'intervista con un saluto al team ed ai tuoi compagni di squadra "Nonostante il particolare e difficile momento che ci vieta di uscire e quindi di allenarci, torneremo più carichi di prima e lo sguardo rivolto ad un futuro migliore. Ciao a tutti tenete duro. Ci rivediamo sui campi di gara. Andrà tutto bene".

 

 

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